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April 16,2025
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" Everything here is full of nostalgia, maybe because there are few countries in the world where this feeling is so repetitive.
To the first Spaniards, because they missed their homeland from afar, then to the Indians, because they longed for the lost freedom, the very meaning of their existence ; and finally, to immigrants, because they missed their homeland, their wonderful habits, the Christmas holidays next to the fire ".

It is a book I read before " The Tunnel ", but to which I had some reluctance to make a synthesis, maybe you will understand .

" Héros et Tombes " - is a tunnel-book, with an obsessive background, and that arouses obsessions. It is dense and intense, misty and distressing, it is not for every mood.
It can be seen that he came out of an intellectual and spiritual ferment in great tumult.
A dynamic book, in which one thing and its opposite are tried and presented as options. A book full of devils, of devil's advocates, and of beings tormented by them, who try, in their own way, to find not a mausoleum, but à shelter .
To make everything even more complicated, towards the middle of the novel, Sabato inserts a completely strange, disconcerting section - Report of the Blind - a confession that describes in détail borderline experiences that would accumulate evidence for the existence of a conspiracy of the blind - the source of Absolute evil. (...) This part of the book , revolting through all sorts of radicalisms, continues with a series of apocalyptic visions and nightmare passages, all rendered from the perspective of a paranoid. It functions as a kind of black heart of the book, in which all the poisons circulating in the life and thoughts of the characters are metabolized.
There is also a love story, which consolidates a mystifying mythology of the troubled woman, a woman who disturbs, a destructive and self-destructive being.
Sometimes, over the years, such books arouse the fear of the one who was overwhelmed by them at the first reading, of the one who introduced them into his system maybe at more immature ages.
As a memory, this novel stuck in my mind as a collage of ghostly images of Buenos Aires, the bitterness of a shattering sad love story, and a taste for ultimate discussions, always nocturnal.
April 16,2025
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داستانی پیچیده، چند لایه و گنگ!
هنوز قسمت‌هایی از کتاب در ذهنم گنگ باقی مونده. گمونم راهی ندارم جز دوباره خواندن، بلکه رمزگشایی بشه.
از ساباتو قبلا تونل را خوانده بودم و بسیار جذاب بود. توصیه میکنم قبل از خواندن این کتاب بخونیدش. چون در قسمتی از کتاب، داستان تونل به عنوان یکی از اتفاقات ماجرا تعریف میشه.
نحوه داستان پردازی ساباتو این مدلی هست که لایه‌های روانی افراد را در قالب داستان میاره و یه وقتایی شکل هذیان‌گونه میگیره. برای همین قسمت‌هایی از داستان خیلی گنگ و غیرقابل فهمه. یه بخش‌هایی هم از ذهنیات یک آدم پارانویید سادیسمی داشت که روانم رو تحت فشار قرار داد.
April 16,2025
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Grandísima narrativa.
Pero mucha, mucha historia. Tres partes un tanto dispares que nos alejan de la columna vertebral y de los personajes iniciales. La tercera parte, muy espesa, de datos históricos argentinos que a veces me son ajenos. Me quedo con el personaje de Alejandra y el de su padre, sin duda de los más interesantes que he conocido este año lector. Por ellos vale la pena quedarse hasta el final.
April 16,2025
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Romanzo da leggere e poi rileggere. Sopra eroi e tombe è innanzi tutto storia di storie: da quella di Alejandra e Martìn, a quelle dei membri della famiglia di Alejandra, da quelle di Cicìn e Humberto J. D’Arcangélo detto Tito a quella di Fernando e alle altre mille che popolano il racconto. Ma non solo, è anche un romanzo dove si alternano i registri e che, soprattutto, presenta un’architettura straordinariamente moderna. Parlo di quell’alternanza di generi che ho ritrovato in diverse opere recenti: romanzo classico, storico, poliziesco, cronaca, diario, riflessioni letterarie… il tutto perfettamente tenuto insieme da una trama che, pur perdendo un po’ di linearità tra la prima e la seconda parte, regge perfettamente il peso del romanzo. Un libro con una prima parte di stampo dostoevskijano (la storia di Alejandra e Martìn mi ha richiamato alla memoria quella di Nastas’ja Filippovna e del principe Myškin) e una seconda quasi kafkiana, con riferimenti anche a Platone (penso alla Caverna), che per certi aspetti mi ha fatto pensare a Gombrowicz e che deve aver influenzato non poco anche autori contemporanei come Cărtărescu. Sopra eroi e tombe è un romanzo che partendo dalla storia di un amore contrastato si apre in mille direzioni diverse: c’è l’aspirazione all’Assoluto di Martìn, il ragazzo che coltiva la folle idea di arrivare attraverso Alessandra alla Bellezza più pura e c’è anche la rappresentazione della medesima aspirazione declinata alla maniera di Fernando, che trasformerà la sua indagine in un’ossessione, finendone travolto. E c’è l’abisso, il mare profondo che separa le nostre vite e ci rende simili a isole (abitanti solitari di due isole vicine, ma separate da insondabili abissi). Anche quando i personaggi di Sopra eroi e tombe provano a instaurare rapporti interpersonali, questi non riescono quasi mai ad essere equilibrati: Martìn/Alejandra, Fernando/Georgina, Fernando/Bruno… c’è sempre una situazione di dipendenza, di squilibrio che condiziona la relazione. Ognuno di noi è solo, ha bisogno dell’altro, lo cerca, può riuscire anche a stabilire con lui una forma di contatto, ma si tratterà solo di un legame equivoco e limitato nel tempo, perché in realtà non riusciamo mai ad aprirci completamente e rimaniamo chiusi dentro la nostra torre con i nostri ricordi. E d’altra parte come sarebbe possibile mostrarci per quello che siamo se neppure noi conosciamo la nostra vera identità (come ricordava Bruno, «persona» vuol dire maschera e ognuno ha molte maschere: quella di padre, quella di professore, quella di amante. Ma qual era la vera? E ce n’era realmente una vera? In alcuni momenti pensava che l’Alejandra che ora vedeva lì che rideva alle battute di Quique, non era, non poteva essere la stessa che conosceva lui e, soprattutto, non poteva essere la più intima, meravigliosa e terribile Alejandra che lui amava. Ma spesso (e col passare delle settimane se ne convinse sempre di più) tendeva a pensare, come Bruno, che tutte le maschere erano vere e che anche quel viso-boutique era autentico e in qualche modo esprimeva una delle anime di Alejandra)? Il dramma dell’uomo (moderno): siamo isole che non possono fare a meno di cercare di gettare ponti verso l’altro, nonostante siamo consapevoli che i nostri tentativi sono destinati a fallire. Forse è proprio l’abisso quello che ci attrae (mi affascinava – dice Martìn a proposito di Alejandra – come un abisso tenebroso), un’attrazione che nasce “dentro” e che non si può spiegare, che è frutto più della necessità, di un bisogno, piuttosto che dell’amore (penso che farei bene a non rivederti mai più. Ma ti rivedrò perché ho bisogno di te. – dice Alejandra a Martìn). La contraddizione dunque è parte della nostra natura, perché siamo spirito ma anche carne, e lo spirito per salvare se stesso dovrebbe stare solo, ma ha bisogno, si esprime attraverso la carne. Contraddizione che Sabato esprime molto bene anche attraverso le parole di Bruno quando dice che “la pura verità non si può dire quasi mai quando si tratta di esseri umani, perché provoca solo dolore, tristezza e distruzione. Credo che la verità vada benissimo in matematica, in chimica, in filosofia. Non nella vita. Nella vita è più importante l’illusione, l’immaginazione, il desiderio, la speranza. Inoltre, sappiamo forse che cos’è la verità? Se io le dico che quel pezzo di finestra è azzurro, dico una verità. Ma è una verità parziale, quindi una specie di bugia. Perché quel pezzo di finestra non è solo, è in una casa, in una città, in un paesaggio. È circondato dal grigio di questo muro di cemento, dall’azzurro chiaro di questo cielo, da quelle nuvole allungate, da infinite altre cose. E se non dico tutto, assolutamente tutto, sto mentendo. Ma dire tutto è impossibile, anche in questo caso della finestra, di un semplice pezzo di realtà fisica, della semplice realtà fisica. La realtà ha infinite sfumature, e se dimentico una sola sfumatura, mento. Allora puoi immaginare com’è la realtà degli esseri umani, con le loro complicazioni e tortuosità e contraddizioni. Che cambia, infatti, ad ogni istante che passa, e ciò che eravamo un momento fa non lo siamo piú. Siamo, forse, sempre la stessa persona? Abbiamo, forse, sempre gli stessi sentimenti? Si può voler bene a qualcuno e improvvisamente disprezzarlo e perfino detestarlo. E se quando lo disprezziamo commettiamo l’errore di dirglielo, quella è una verità, ma una verità molto parziale, che non sarà piú verità fra un’ora o il giorno dopo o in altre circostanze. E invece la persona alla quale la diciamo penserà che quella sia la verità, la verità per sempre e da sempre. E sprofonderà nella disperazione.” Romanzo duro quindi, apparentemente senza speranza, se non fosse per il finale, con l’apparizione (quasi da deus ex machina) di Hortensia, la donna che forse riuscirà a salvare Martìn dalla catastrofe mostrandogli come nonostante tutto nel mondo esista anche la bellezza. Una bellezza senza maiuscola, limitata alle piccole cose, ai piccoli gesti. Lontana da quel concetto di Assoluto a cui lui aveva dedicato la sua vita, ma magari sufficiente per tirare avanti.
April 16,2025
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Τον Μάρτιο του 2016 διάβασα το "Το τούνελ", ένα σχετικά μικρό βιβλίο που όμως με κούρασε και δεν με άγγιξε σε σχεδόν κανένα σημείο του. Ίσως να μην του έδωσα την αρμόζουσα προσοχή, ίσως να μην είχα και την κατάλληλη διάθεση τότε για τέτοιου είδους βιβλία, πάντως δεν μου άρεσε. Όμως τον συγγραφέα δεν τον διέγραψα και, μάλιστα, είπα να πάρω μαζί μου στις φετινές καλοκαιρινές διακοπές το συγκεκριμένο τούβλο, απλά και μόνο για να δοκιμάσω τις αντοχές μου.

Οποία έκπληξις! Το βιβλίο πραγματικά με ενθουσίασε. Μιλάμε για ένα τούβλο 683 σελίδων (διάβασα την ωραία μετάφραση των εκδόσεων Μεταίχμιο), το οποίο ζήτημα να με κούρασε ή να με μπέρδεψε σε δυο-τρία σημεία, δηλαδή σε πολύ, μα πολύ λίγες σελίδες (τις οποίες με απόλαυση ξαναδιάβασα!). Ο Σάμπατο κατάφερε να με υπνωτίσει και να με μπάσει σ'έναν κόσμο σκοτεινό και ολίγον τι παρανοϊκό, να με κάνει ένα με τους ιδιαίτερους χαρακτήρες και τα δύσκολα προβλήματά τους. Αν και πρόκειται για ένα βιβλίο αρκετά βαρύ (τόσο κυριολεκτικά, όσο κυρίως μεταφορικά), πολυσύνθετο και περίπλοκο εδώ και κει, εντούτοις το διάβασα σαν να ήταν κάποιο καταιγιστικό θρίλερ με χαλαρή γραφή. Για πολλές ώρες ξέχασα το καλοκαίρι, τα παγωτά, τις παραλίες, τις γκόμενες με τα αποκαλυπτικά μαγιό (λέμε τώρα!), και βυθίστηκα στο καταθλιπτικό σύμπαν του.

Η γραφή του Σάμπατο είναι αν μη τι άλλο εξαιρετική, διεισδυτική και οξυδερκής, γεμάτη δυνατές εικόνες, έντονα συναισθήματα και βαθύτερα νοήματα για τη ζωή. Όπως πολύ σωστά λέει το οπισθόφυλλο της ελληνικής έκδοσης, πρόκειται για ένα σκοτεινό έπος πάθους, φιλοσοφίας και παράνοιας στο Μπουένος Άιρες, το οποίο δεν θα αφήσει αλώβητο κανέναν σκεπτόμενο αναγνώστη. Ίσως να μην είναι ιδιαίτερα καλοκαιρινό ανάγνωσμα, αλλά οι μεσημεριανές ώρες της καλοκαιρινής ραστώνης καμιά φορά βοηθούν στο να κυλήσουν σαν γάργαρο νερό μυθιστορήματα της λεγόμενης βαριάς λογοτεχνίας, όπως το συγκεκριμένο. Τολμήστε το!

Υ.Γ. Τελικά θα ξαναδιαβάσω κάποια στιγμή το "Το τούνελ", μπας και τελικά έφταιγα εγώ και όχι το βιβλίο!
April 16,2025
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"Kažu" da je ovo Sabatov magnum opus (to me uvek podseti na B 5-1 u kaunter strajku, i mitraljez koji smo zvali "krmača" jer je najskuplji i najglomazniji)... svega ovde ima, kao dobra riblja čorba, ili sabatovski golema kanalizacija Buenos Airesa, gde svega ima, od fekalija do fetusa, svi zbrda zdola nabacani; od argentisnke istorije i unitarista i federalista, koji su pošto su razbili Špance 1810. odluičili da se međusobno poubijaju, jer su na rat svikli, a i oružja je preteklo, a i kada više nema mame imperije za vratom, deca mogu da se valjaju u blatištu i da se gađaju busenjem i šta sve ne. Za Sabata su Argentinci deca, tj. kao i sve mlade nacije, nacije u nastanku, oni pate od dečjih bolesti, i treba dosta krvi da krvi da bi krv stala da krvi.
ima tu još svega, od prve ljubavi (nesrećne naravno), preko Perona, fudbala (koji je nekada bio PRAVI, a ne k'o sada kada se fudbaleri kupuju za NOVCE! (("Šta da očekuješ od igrača koji se kupuju i prodaju?"), knjiga koje čitaju deca aristokratije, kasnije buržuja, i literature radnika i njine dece, kritike kapizalizma, socijalizma, komunizma, anarhizma, ali uvek sa naglaskom na najpotlačenije i ironizirajući poziciju viših-gornjih (koji u mladosti isto behu levičari), utvarne opsesije slepima koji vladaju svetom, do Patagonije - hladnoća, čistoća, sneg, samoća...

Mislim, na primer, na Karlosa čije pravo ime nikada nisam saznao. Još ga vidim, još me gane njegova slika: vidim ga kako, nagnut nad onim jeftinim izdanjima knjiga od trideset ili četrdeset sentavosa, uporno i teškom mukom sriče slova, kako šakama upire u slepoočnice kao neki mladić koji se upinje, traži, konačno nalazi i otvara kovčeg za koji je čuo da sadrži ključ njegovog nesrećnog života, smisao njegovih patnji mladog radnika. Otadžbina! Čija otadžbina? na milione njih je došlo iz pećina Španije, iz ubogih selendri Italije, iz Pirineja, parije iz svih krajeva sveta, sabijeni u brodskim skladištima, imali su svoje snove: tamo ih čeka sloboda, više neće biti tegleća marva. Amerika! Mitska zemlja gde se novac zgrće na ulici. A umesto toga čeka ih dirinčenje, bedne zarade, radni dan od dvanaest ili četrnaest sati. Za ogromnu većinu njih ispostavilo se da Amerika znači bedu, suze, poniženje, bol, setu i čežnju. Kao deca zavedena bajkama i odvedena u ropstvo. A onda se oni, ili njihova deca, okreću drugim utopijama, zemljama budućnosti o kojima se govori u strašnim knjigama koje su istovremeno pune saosećanja za njihovu sudbinu, za njih jadnike, knjigama koje im govore o zemlji i o slobodi, knjigama koje ih pozivaju na pobunu. Zato je mnogo krvi teklo ulicama Buenos Airesa, mnogo je ljudi, žena pa čak i dece tih nesrećnika poginulo 1905, 1908. i 1910. godine. Stogodišnjica Otadžbine! Čije otadžbine? - pitao se Karlos bolno i zajedljivo. Otadžbina ne postoji. Zar ne znam? Postoji svet gospodara i robova. "Hleba i slobode!" izvikivali su radnici sakupljeni sa svih strana. A gospoda, zaplašena i besna, slala je policiju na tu svetinu. Pa je tako proliveno još mnogo krvi, a zatim su učestali novi štrajkovi i demonstracije, pa opet atentati i bombe. I dok se gospodski sin školuje u nekom švajcarskom, engleskom ili francuskom liceju, dotle sin bezimenog radnika dirinči u hladnjači za pedeset sentavosa na dan, navlači tuberkulozu u odeljenjima za duboko zamrzavanje i konačno umire u agoniji po prljavim bolnicama za sirotinju. Dok onaj prvi mladić čita Kitsa ili BOdlera, ovaj drugi, sričući sloba, odgoneta neki Malatestin ili Bakunjinov spis, kao što čini Karlos u ovom trenutku. Mladić po imenu Roberto Arlt na ulici stiče znanje o opštem smislu čovekovog postojanja pod kapom nebeskom.
April 16,2025
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من ارنستو ساباتو را با تونل شناختم. هجده ساله بودم و درگیر یکی از همان عشق‌های کلاسیک اوایل جوانی. دختری کشف‌ناشدنی، مرموز و با رنجی پنهان از من، درگیرم کرده بود. آن دختر و رنج‌هایش برای من جهانی ناشناخته بود که هر شب تلاش برای کشف آن لذت و رنجی توامان داشت. در آن روزها خیلی اتفاقی کتاب تونل را از ارنستو ساباتو خواندم. آن موقع با تونل که شرح یکی از همان ماجراهای عشقی با دختری مرموز و ناراحت و غمگین و عجیب بود بسیار ارتباط برقرار کردم و برای همیشه از آن کتاب و ساباتو در ذهنم تصویری خوشایند ساخته شد. و به همین ترتیب تونل شد بخشی از خاطرات جوانی‌ام.
خب از آن موقع، خیلی سال گذشته است و چند وقت پیش تصمیم گرفتم که کتاب قهرمانان و گورهای ساباتو را بخوانم. با ذهنیتی مثبت ناشی از آن خاطره خوب. اما، اما کتاب ناامیدم کرد و بعد از مدت‌ها من یک رمان را نصفه نیمه رها کردم. ماجرای کتاب تکراری بود و راستش دیگر در این سن، حوصله کتاب‌هایی که مرکزیتش یک دختر مرموز و غمگین و با رنج‌های فراوان و فلان و بهمان است را ندارم. شاید پیر شده‌ام و کم حوصله، دلم قصه می‌خواهد نه بالای منبر رفتن و لفاظی و مثلا تلاش برای کشف جهان‌های ناشناخته و بعضا خالی و رمانتیک.
April 16,2025
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Sabato mi ha stregata. Pensavo di seguire la storia di disamore tra Alejandra e Martìn, di sentire la versione di Bruno, o di seguire l'ossessivo e folle Resoconto sui ciechi di Fernando, ma mi sono persa a Buenos Aires, lungo le rive del suo fiume, nella città babilonica dove miseria e disperazione sono la condizione comune di milioni di uomini...ma ignoravo che la realtà è sorprendente e, data la natura dell'uomo, tragica.

Ho trattenuto il fiato per capire lo svolgersi dei fatti annunciati da incipit fulminanti: ”Quando è cominciato quel che ormai finirà col mio assassinio?” seguendo parola per parola metafore perfette, condividendo riflessioni e scoramenti: persona vuol dire “maschera” e ognuno ha molte maschere, che cambiano per ognuna delle parti che ci ha assegnato la vita: quella del professore, dell'amante, dell'intellettuale, del marito ingannato, dell'eroe, del fratello affettuoso. Ma quale maschera rimane quando si è soli, quando crediamo che nessuno, nessuno, ci osservi, ci controlli, ci ascolti, ci comandi, ci supplichi, ci diffidi, ci attacchi?, ma alla fine mi sono persa il motivo per cui Giorgina abbandona sua figlia, o perchè è scoppiato l'incendio con cui si apre il libro, cosa unisce Fernando a Alejandra... ma tanto alla fine non ha avuto nessuna importanza, perchè seguendo la memoria pietrificata del nonno Olmos, atavico personaggio del ramo decadente di una delle famiglie che ha fatto la storia dell'Argentina, mi sono ritrovata a cavalcare tra i centosessanta cenciosi della Legione che porta in salvo il cadavere ormai putrefatto del Generale Lavalle, per difendere il suo sogno di unire i popoli del continente, anche se ormai tutto è perduto.

E' andata così, ma non importa, perchè la storia non è tutto, anzi, non è quasi niente in questo libro, perchè l'opera d'arte è un tentativo, forse insensato, di restituire l'infinita realtà entro i limiti di un quadro o di un libro. Una scelta.
Anche se è proprio quando la verità è assente e forse impossibile che la sua ricerca si fa incessante
Non mi sono fermata un attimo. Non ho saltato una riga. E ora che l'ho finito mi vien voglia di ricominciare.
April 16,2025
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Βιβλίο- άθλος και για τον συγγραφέα και για τον αναγνώστη. Φιλοσοφικό θα το χαρακτήριζα, εν πρώτοις, καθώς σε πολλά σημεία σταματάς την ανάγνωση, για να σκεφτείς και να εμβαθύνεις αυτά που διάβασες. Αναμφισβήτητα, είναι μυθιστορία και είναι πολύ ενδιαφέρον να μαθαίνεις τόσα, εάν θέλεις να ψάξεις περαιτέρω, για την ιστορία της Αργεντινής. Είναι πολύ δυνατό το κεφάλαιο με τον Φερνάντο, καθώς μοιάζει σε αρκετά σημεία με αστυνομική λογοτεχνία, αλλά και γιατί αναφέρεται στην ψυχική του νοσηρότητα (δεν μπορείς να αποφύγεις παραλληλισμούς με το σήμερα). Στα πλην τοποθετώ την έλλειψη επιπλέον σημειώσεων για κάποια δυσνόητα σημεία, κυρίως ιστορικού περιεχομένου, ή ενός διαφωτιστικού επίμετρου. Επίσης, όπως και στον Μαρκές στα "Εκατό χρόνια μοναξιά", θα ήταν χρήσιμα κάποια σχεδιαγράμματα γενεαλογικών δέντρων.
April 16,2025
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"Pero siempre entendemos demasiado tarde a los seres que más cerca están de nosotros, y cuando empezamos a aprender este difícil oficio de vivir ya tenemos que morirnos, y sobre todo ya han muerto aquellos en quienes más habría importado aplicar nuestra sabiduría".


April 16,2025
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Argentina și sufletul ei. Buenos Aires și vibrația unui oraș-spirit, cu parcuri vii și multă lumină. Un aer blând, așa cum o spune chiar numele orașului.

În acest cadru solar descoperim romanul lui Sabato, o capodoperă cu o intrigă densă și complexă, ce face o analiză a profunzimilor întunecate și neexplorate ale minții și sufletului uman, făcând uz de un stil și o intensitate cu totul aparte.

Nu lipsesc reflecțiile uluitoare și obsesive despre viață, despre căutarea sensului existenței umane, dar și despre religie și istoria Argentinei.

Povești, experiențe, întâmplări din biografia personajelor constituie firul narativ principal și dau o poză de ansamblu a traiului în Buenos Aires, dar duc și la o înțelegere mai profundă a acestora.

Un adevărat tango al vieții.

"Sufletul nu se poate arăta privirii noastre decît prin mijlocirea materiei şi asta e o slăbiciune a sufletului, dar şi o curioasă subtilitate."
April 16,2025
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Ο Σάμπατο βρίσκει τον κόσμο βρώμικο, αλλά η καρδιά του μένει για πάντα πιστή σ' εκείνους τους αφελείς και λίγο παρανοϊκούς ήρωες

Που θα ήταν δυνατόν να συναντήσει κανείς ανθρώπους απαλλαγμενους από εκείνη τη βρωμιά, αν όχι στις σχεδόν ξένες στην ανθρώπινη φύση περιοχές της εφηβείας, της αγιότητας ή της τρέλας;

Υμνεί τα πάθη και τα μεγάλα όνειρα

Ω θεοί της νύχτας!
Ω, θεοί του σκότους, της αιμομιξίας και του εγκλήματος,
της μελαγχολίας και της αυτοκτονίας!

Ένα έπος για το χρόνο, τη μνήμη και την ελπίδα, παράλογη ή γελοία
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