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La cosa più importante in una storia e ciò che non si racconta.
Dura descrivere a parole un romanzo del genere (almeno per me….) .
Una volta terminata la lettura e capito il senso ci si rende conto della genialità che c’è dietro alla sua costruzione.
Per apprezzarlo e comprenderlo è fondamentale sapere che è stato scritto da Piglia nell’Argentina di fine anni 70, l’Argentina della dittatura, della Guerra Sporca e dei desaparecidos.
Ci troviamo di fronte ad un romanzo che non ha una trama compiuta, dobbiamo considerarlo come un lascito, un’eredità che viene dal passato, perché scrivere non è altro che riscrivere, utile per condividere ciò che accade e/o potrebbe riaccadere.
Storia, filosofia e letteratura si mescolano per dare origine a qualcosa di oggettivamente unico.
Da leggere e subito rileggere per apprezzarlo ancora di più.
We had the experience but missed the meaning, and approach to the meaning restores the experience
La storia è l'unico luogo dove riesco ad alleviare il peso di questo incubo da cui tento di risvegliarmi.
So che semplicemente per il bisogno costante di difendersi si può arrivare a indebolirsi al punto di non potersi più difendere. Allora per me il pensiero, in questi casi, è come l'albero maestro che affiora alle acque e al quale il naufrago si aggrappa, non solo per sopravvivere ma anche per chiedere aiuto, agitando le braccia nell'immensità del mare, con la speranza che qualcuno possa venire a soccorrerlo.
Wittgenstein intravide molto chiaramente che l'unica opera che potesse somigliare alla sua in quella restituzione suicida del silenzio era l'opera frammentaria, incomparabile, di Franz Kafka. Joyce? Tentava di risvegliarsi dall'incubo della storia per poter fare dei bei trucchi di prestidigitazione con le parole. Kafka invece si svegliava, ogni giorno, per entrare in quell'incubo, e cercava di scrivere su di esso.
Dura descrivere a parole un romanzo del genere (almeno per me….) .
Una volta terminata la lettura e capito il senso ci si rende conto della genialità che c’è dietro alla sua costruzione.
Per apprezzarlo e comprenderlo è fondamentale sapere che è stato scritto da Piglia nell’Argentina di fine anni 70, l’Argentina della dittatura, della Guerra Sporca e dei desaparecidos.
Ci troviamo di fronte ad un romanzo che non ha una trama compiuta, dobbiamo considerarlo come un lascito, un’eredità che viene dal passato, perché scrivere non è altro che riscrivere, utile per condividere ciò che accade e/o potrebbe riaccadere.
Storia, filosofia e letteratura si mescolano per dare origine a qualcosa di oggettivamente unico.
Da leggere e subito rileggere per apprezzarlo ancora di più.
We had the experience but missed the meaning, and approach to the meaning restores the experience
La storia è l'unico luogo dove riesco ad alleviare il peso di questo incubo da cui tento di risvegliarmi.
So che semplicemente per il bisogno costante di difendersi si può arrivare a indebolirsi al punto di non potersi più difendere. Allora per me il pensiero, in questi casi, è come l'albero maestro che affiora alle acque e al quale il naufrago si aggrappa, non solo per sopravvivere ma anche per chiedere aiuto, agitando le braccia nell'immensità del mare, con la speranza che qualcuno possa venire a soccorrerlo.
Wittgenstein intravide molto chiaramente che l'unica opera che potesse somigliare alla sua in quella restituzione suicida del silenzio era l'opera frammentaria, incomparabile, di Franz Kafka. Joyce? Tentava di risvegliarsi dall'incubo della storia per poter fare dei bei trucchi di prestidigitazione con le parole. Kafka invece si svegliava, ogni giorno, per entrare in quell'incubo, e cercava di scrivere su di esso.