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“New York era un luogo inesauribile, un labirinto di passi senza fine: e per quanto la esplorasse, arrivando a conoscerne a fondo strade e quartieri, la città lo lasciava sempre con la sensazione di essersi perduto. Perduto non solo nella città, ma anche dentro di sé.”
Onirico. Spiazzante. Affascinante. Speculativo.
Metaforico e metafisico (New York diventa un metaluogo, la narrazione metanarrazione).
L’atmosfera noir ripercorre i luoghi comuni del genere ma l’intreccio ne confonde le piste consuete.
Bisogna accettare di perdersi nel labirinto costruito abilmente da Paul Auster, consapevoli di non andare da nessuna parte… bisogna accettare che l’identità si disgreghi… che il tempo si avviti su se stesso…che l’origine sia irrimediabilmente perduta. E che sia scrivere la sua unica traccia. Scrivere per raccontare storie. Dove i protagonisti si perdono cercando Godot.
E poi bisogna abitare l’enigma, che è come dire vivere.
“In generale le vite sembrano sterzare bruscamente da un punto all’altro, urtare e sobbalzare, dimenarsi. Una persona prende una direzione, poi a metà strada svolta di colpo, si impantana, scarroccia, riparte. Niente è mai noto, e inevitabilmente giungiamo a una meta completamente diversa da quella verso cui eravamo partiti”.
“Non puoi sapere cosa è vero o falso. Non lo saprai mai.”
Onirico. Spiazzante. Affascinante. Speculativo.
Metaforico e metafisico (New York diventa un metaluogo, la narrazione metanarrazione).
L’atmosfera noir ripercorre i luoghi comuni del genere ma l’intreccio ne confonde le piste consuete.
Bisogna accettare di perdersi nel labirinto costruito abilmente da Paul Auster, consapevoli di non andare da nessuna parte… bisogna accettare che l’identità si disgreghi… che il tempo si avviti su se stesso…che l’origine sia irrimediabilmente perduta. E che sia scrivere la sua unica traccia. Scrivere per raccontare storie. Dove i protagonisti si perdono cercando Godot.
E poi bisogna abitare l’enigma, che è come dire vivere.
“In generale le vite sembrano sterzare bruscamente da un punto all’altro, urtare e sobbalzare, dimenarsi. Una persona prende una direzione, poi a metà strada svolta di colpo, si impantana, scarroccia, riparte. Niente è mai noto, e inevitabilmente giungiamo a una meta completamente diversa da quella verso cui eravamo partiti”.
“Non puoi sapere cosa è vero o falso. Non lo saprai mai.”