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Difficile aggiungere qualcosa di originale alla riflessione su un poema tanto immenso come l’Iliade - e già tanto studiato. E, infatti, mi pare che questo libro non aggiunga nulla. Mi è sembrato povero di idee originali e non sono riuscita a coglierne la portata innovativa. L’idea di un’Iliade senza dèi poteva essere interessante, ma credo che qui sia gestita male: pare niente più che una dimenticanza, piuttosto che una coraggiosa scelta autoriale. È stata una lettura che non mi ha dato molto e che non vedevo l’ora di finire. Mi sembra ci sia un fraintendimento dell’opera in generale, oppure solo un’interpretazione personale mal spiegata e di cui si fatica a cogliere il senso. Ad ogni modo, apprezzo sempre i tentativi di riflettere sulla ricezione dei classici e, pertanto, merita leggere questo libro perché parte di una riflessione più ampia.