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100 reviews
April 1,2025
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Bella riscrittura in prosa dell'Iliade, sotto diversi punti di vista di eroi achei e troiani. Ottima la postfazione finale, quasi poetica.
April 1,2025
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Ho bisogno di rileggere nuovamente l'Iliade per purificarmi.
April 1,2025
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**

Ma anche no.

- Come ultimamente si suol dire -

Per me.

- Come spesso sono solita sottolineare -

Non mi è piaciuto questo libro.
Letto con speditezza, ma, ahimè, niente affatto apprezzato.

Forse, in futuro, lo rileggerò.
Ma, per il momento, è così.

**
April 1,2025
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"Non sono, questi, anni qualunque per leggere l’Iliade. O per “riscriverla”, come mi è accaduto di fare. Sono anni di guerra. E per quanto “guerra” continui a sembrarmi un termine sbagliato per definire cosa sta accadendo nel mondo (un termine di comodo, direi), certo sono anni in cui una certa orgogliosa barbarie, per millenni collegata all’esperienza della guerra, è ridivenuta esperienza quotidiana. Battaglie, assassinii, violenze, torture, decapitazioni, tradimenti. Eroismi, armi, piani strategici, volontari, ultimatum, proclami. Da qualche profondità che credevamo più sigillata, è tornato a galla tutto l’atroce e luminoso armamentario che è stato per tempo immemorabile il corredo di un’umanità combattente. ..."
Alessandro Baricco - postilla sulla guerra - luglio 2004

La storia è un continuum, un circolo
vizioso senza scampo e l'uomo di oggi è lo stesso di Omero.
Non ho mai letto l'Iliade perché è difficile e diventa noioso se nessuno te la spiega.
Baricco è stato un fantastico insegnante. Ho apprezzato il suo lavoro e ho colmato una lacuna.
April 1,2025
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Bignamino inutile e senza senso dell'Iliade. Un elenco infinito di morti ammazzati che riduce una delle storie più affascinanti dell'umanità ad una lista della spesa.
April 1,2025
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Title: Iliad
Author: Homer
Adapted By: Alessandro Baricco
Publisher: La Feltrinelli - Milan
Pages: 162
Review
This is a simplified version of the Iliad, written by Homer, it is like a theatrical representation, where at the center there is the masculine innate love for the war as a synonym of virility, beauty and attraction for the evil and the love for Elena.
In the shadows of this poem, it is clear that the women are more rationals rather than the man, because the masculine ego is summarised in this phrase at page 118 when Achilles said: that the reason of the war was Elena being a promoter of the masculine's wrath, able to enter inside the soul of a wise man and able to confuse his mind and bring inside the mind wrath and rancor.
Reading this pages I've been fascinate by the epic description of the war, so powerful and engaging, it is clear that in every human being, mostly masculine, are affascinated by the war.
My philosophical provocation is the following: if we lived in a society prevailed by women, there was this war?
If we look at Elena and other women we see clearly that they are peace oriented, being more rational and intelligent, have a look at Cassandra and her intuition about the Troy's horse.
The worst human condition for the humanity is at page 65 where there is written that the destiny is the same for everyone if you are a hero or a coward.
April 1,2025
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Increíble y bellísimo lo que hizo Baricco con la Ilíada. Todos los cambios, recortes y modificaciones que construyen un relato nuevo que, de todas maneras, conserva la médula del poema de Homero.
April 1,2025
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I found myself wondering, as I read the introduction to this modern retelling of Homer's "Iliad", if anything useful or worthy could be gleaned by reading this book. What on earth is the point of taking one of the world's greatest stories and retelling it in a different style than the one in which it was written? As it turns out, not much.

The attempt at making the "Iliad" more accessible to modern readers is a worthy one, but Baricco is unable to pull it off. He strips the story down, eliminates whole passages, deletes all appearances of the gods, and at times even adds his own words (in italics of course) to the narrative, leaving this book with none of the beauty or cadence and few of the insights and themes found in the original.

At times the writing made me cringe and more than once made me want to compare it to the original (translated) passage. Although I didn't refer to the original while reading, I will now to give an idea of how ridiculous this book really is.

Here's a scene from Book One - a quote from Achilles - as the original was translated by Alexander Pope:

"...when bleeding Greece again
Shall call Achilles, she shall call in vain.
When, flush'd with slaughter, Hector comes to spread
The purpled shore with mountains of the dead,
Then shall thou mourn the affront thy madness gave,
Forced to deplore when impotent to save:
Then rage in bitterness of soul to know
This act has made the bravest Greek thy foe."

And here's how Baricco tells it:

"The day will come when the Achaeans, all of them, will long for me. When they are dropping under Hector's assaults they will long for me. And you will suffer for them, but will be able to do nothing. You will only remember the day that you insulted the best of the Achaeans and go mad with rage and remorse."

Now I'm certainly no scholar, but the first passage seems superior to me. If Pope's translation is believed to be a true one (and I have no idea if that's the case), one could argue that Baricco actually changes the meaning of Achilles' words in this passage!

Do yourself a favor and read a more traditional translation of this epic poem. I certainly want to after reading Baricco's version.

April 1,2025
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Interesante reescritura del texto homérico. Baricco lo transforma en algunos aspectos importantes: en lugar del narrador objetivo le cede la voz a los propios protagonistas, quienes cuentan desde su subjetividad. Además, se centra en el plano humano, de modo que los omnipresentes dioses casi que desaparecen lo que redunda en una mayor agilidad del relato. Además prescinde de los pasajes formularios y las repeticiones, que en la versión homérica facilitaban la tarea del recitador pero que no son sustanciales para alguien que se enfrenta con un texto escrit. Valioso es además un epílogo en el que el autor reflexiona sobre la guerra y su sentido. ¿Las dos estrellas que faltan? Van a la cuenta de Homero.
April 1,2025
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Pianeta aNobii, 30 giugno 2009

Un regalo - capitolo primo

Ieri pomeriggio ero stravaccato sul divano, in preda al torpore.
Mi ero scolato già la terza lattina di coca-cola zero e quindi non avevo di che pentirmi.
Mentre sonnecchiavo, però, ho avuto degli incubi. Nel sogno è apparsa la mia figlioletta, l’ho riconosciuta dalla lentezza dei movimenti, un marchio di famiglia. Doveva avere otto o nove anni. Aveva in mano una copia di Oceano mare autografata, e mi chiedeva di leggerle dei passi.
L’incubo non finiva qui. Insisteva: voleva sentire il pezzo del pittore. Quello che dipinge il mare con l’acqua del mare. Deus meus!
Avevo mangiato un panino con la mortadella. Doveva aver contribuito parecchio. Una coalizione di grassi saturi minava la mia stabilità mentale.
Ero dunque tra il sonno e la veglia quando squillò il telefono. Lo sento, ergo sono vivo, ho pensato. Vi figurate un paradiso sotto forma di angioletti che chiedono a gran voce letture bariccoliane? Ok, non volevo angosciarvi. Si fa per dire.
Mi alzo con fatica dal divano. Arriva mia sorella che mi passa il cordless e mi dice: - E’ per te, una chiamata da Torino.
Da Torino?
Faccio mente locale, e a parte aver familiarizzato in tutti questi anni con il cast di Centovetrine, non conosco nessuno a Torino tanto da ricevere una telefonata. Mi preparo, deve essere una questione di lavoro. Dei polipetti alle corde vocali mi danno il giusto tocco di raucedine per fare il brillante. In questi casi è fondamentale e io a telefono mi sono sempre giocato la carta baritonale. Mi sistemo metaforicamente il nodo della cravatta, due colpetti di tosse, poi rispondo con tutta la figaggine possibile: - Pronto.
- Sigurd, finalmente.
Voce di donna. Anzianotta. Seno cascante.
In un sol colpo mi sono chiari il sesso, l’età e lo stato.
- Ma chi parla?
Lascia passare qualche secondo, si fa attendere, gioca coi tempi, fa la furba. Poi d’un tratto scandisce solennemente:
- Sono io, la Bariccolessa.
Porca boia!
Mi passa pure in mente di dirle: - La bariccolessa madre o la bariccolessa moglie?
Non l’avessi detto!
- Non fare il furbo con me, giovanotto! Il figliolo puoi pure fregarlo, ma a me non mi freghi! Sono io, la nonna di Danny DDT Dabadan Dabadan Bim Bum Bam Gatorade Lemon Plus, meglio conosciuto come…
- Novecento.
- Appunto.
- Appunto.
- Sai perché ti ho chiamato?
- Nossignora.
- Lo sapevo, non lo sa nemmeno Alex.
Alex deve essere l’omuncolo.
- Sono tutt’orecchi, - dico.
- Il mio figliolo è alle prese con la sua opera definitiva.
- Ehilà, non posso che gioire insieme a lei per questa decisione. Definitiva definitiva?
- C’è poco da gioire Sig.
- Non lo nego.
- Mi ha svelato alcuni retroscena. La trama è pessima.
- Non avevo dubbi.
- Parla di una troia.
- Originale, - le dico. Sembra seriamente preoccupata. La Troia mi incuriosisce.
- Io avrei un ruolo secondario. Dovrei essere la seconda moglie di un certo Primo. Per farla breve, scoppia una guerra per una puttanella.
- Capisco. Deve essere una cosa molto triste.
- Tristissima Sig. Sig Sig (piange). Ma il fatto non è questo. Sai cos’è?
No, le vorrei dire. Ma ho un’intuizione: se non so cos’è, allora è… Mi interrompe.
- E’ che sono cazzi amari. L’immagine delle donne non ne viene fuori elegantemente, Sig. Insomma noi si è puntato tutto sulle giovincelle. Non vorrei che rovinasse tutto quello che ha fatto per una mignottella di provincia. E mandasse alla malora tutti i Boodmann, Baldabiou e Bartleboom (che originalità) di questo mondo. Soprattutto non vorrei cominciasse a piovere fango sulla fandango.
Che bariccolismi. Ero entusiasta. Mi stava simpatica lady BacoDaSeta.
Incominciò pure a piangere con il suono lamentoso dei bariccoli del mondo. Si riconosceva, era proprio lei, la madre. Il momento era di massima tensione. Ed era stato colto al volo. Tale madre, tale…
Mi lasciai quindi intenerire.
- E io dunque? Che dovrei fare io?
- Sig, mi colpisce questa tua tardezza. Ma è ovvio no?
Era ovvio, certo.
Una stroncatura sul nascere. Questo mi proponeva.
- Alex tiene così a cuore i tuoi commenti. Eviterà di pubblicarla quella roba.
Dissi di sì. Ma chiesi qualcosa in cambio. Quello che voleva. Come souvenir. Per la mia figlioletta almeno.
Mi disse: - Avrei qualcosa per te, adesso che mi ci fai pensare.
Emozione a mille.
- Dovrei vedere negli scantinati della Holden… ah sì, certo. Che ne dici di una tela di un pittore che dipinge il mare con l’acqua del mare? Le stiamo dando a metà prezzo. Ti piacerebbe?
- Mi renderebbe un uomo molto felice, signora.
- E vada per la tela allora! Saluti caro mio Sig. E mi raccomando!
- Saluti a lei e alla famiglia. La terrò presente, non si preoccupi. Mi saluti pure il figliolo. E gli dica di riposarsi un po’.
Chiusi, quasi con le lacrime agli occhi.
Mi credete?

Dopo tutto erano brave persone.
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