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Ok, mi sento in dovere di recensire a parte questo volume di 1850 pagine.
Come hanno già fatto notare diverse altre persone, le note a questo volume sono assai carenti, e non parlo dell'ennesima citazione di Omero o di qualche tragediografo greco che di tanto in tanto vi compare. Che, sebbene siano utili ad un classicista come me ed in un certo qual senso indispensabili, da sole non rappresentano certo il massimo. Il curatore di questo volume, il compianto Giovanni Reale, probabilmente si sarebbe giustificato dicendo che non c'era abbastanza spazio per inserirvi le note criticheriassuntive dei vari passaggi, ma come giustificazione non regge considerando che altri volumi della stessa collana presentano spesso un numero di pagine che abbondantemente supera quello del presente volume. Invece ci ritroviamo spesso con note che di fatto sono una pubblicità del suo volume "Per una nuova interpretazione di Platone alla luce delle “dottrine non scritte”", che, sono sicuro, è una lettura profonda ed illuminante, ma almeno poteva sforzarsi di riassumerne per sommi capi il contenuto nelle relative note. Solo le note a "Parmenide" si avvicinano a qualcosa di lontanamente accettabile. Poi parliamo un attimino del prezzo del volume, che dalla sua pubblicazione ha visto pochissime modifiche: davvero far pagare 60 euro oggi per un tomo così vi sembra accettabile? Anche tenendo conto dell'inflazione, mi sembrano troppi. 38 euro, prezzo a cui l'ho comprato io nel lontano 2009-2010 è ed era accettabile (ma sono comunque parecchi, tenendo conto del fatto che per esempio il volume della Newton Compton con tutti i suoi scritti costava non più di 20 euro, ed aveva pure il pregio di avere il testo a fronte); 60 euro, pur scontato del 5%, mi paiono un po' eccessivi.
Che posso dire del pensiero di Platone e dell'autore stesso? Che si tratta senza ombra di dubbio di un filosofo parecchio sopravvalutato e che chi ha detto che "tutta la storia della filosofia occidentale è una nota a Platone" (Alfred North Whitehead) ha detto una grandissima cazzata; la filosofia moderna ed in particolare la tradizione analitica oggi sono andate molto oltre il pensiero di Platone.
Faccio ora una piccola lista delle opere contenute in questo volume che a mio parere vale la pena leggere, tutte le altre per me sono una perdita di tempo o costituiscono solo un [certo] interesse storico:
- Apologia di Socrate
- Critone
- Eutifrone (inconcludente ma OK)
- Fedro
- Fedone
- Gorgia (questo è probabilmente uno dei migliori tra quelli citati, veramente da 8.5/9 su 10)
- Menone (solo per la sua dottrina riguardante la memoria ed il conoscere come ricordare)
Forse ne dimentico alcuni, e sì, non includo di proposito la Repubblica perché l'ho trovata decisamente troppo lunga e non sufficientemente stimolante. Tutti gli altri al massimo quelli a cui ho dato 3 o più stelle, ma nemmeno. (Potrei aggiornare questa recensione in futuro ed aggiungere altri particolari, per ora questo era tutto ciò che mi andava di menzionare.)
Come hanno già fatto notare diverse altre persone, le note a questo volume sono assai carenti, e non parlo dell'ennesima citazione di Omero o di qualche tragediografo greco che di tanto in tanto vi compare. Che, sebbene siano utili ad un classicista come me ed in un certo qual senso indispensabili, da sole non rappresentano certo il massimo. Il curatore di questo volume, il compianto Giovanni Reale, probabilmente si sarebbe giustificato dicendo che non c'era abbastanza spazio per inserirvi le note criticheriassuntive dei vari passaggi, ma come giustificazione non regge considerando che altri volumi della stessa collana presentano spesso un numero di pagine che abbondantemente supera quello del presente volume. Invece ci ritroviamo spesso con note che di fatto sono una pubblicità del suo volume "Per una nuova interpretazione di Platone alla luce delle “dottrine non scritte”", che, sono sicuro, è una lettura profonda ed illuminante, ma almeno poteva sforzarsi di riassumerne per sommi capi il contenuto nelle relative note. Solo le note a "Parmenide" si avvicinano a qualcosa di lontanamente accettabile. Poi parliamo un attimino del prezzo del volume, che dalla sua pubblicazione ha visto pochissime modifiche: davvero far pagare 60 euro oggi per un tomo così vi sembra accettabile? Anche tenendo conto dell'inflazione, mi sembrano troppi. 38 euro, prezzo a cui l'ho comprato io nel lontano 2009-2010 è ed era accettabile (ma sono comunque parecchi, tenendo conto del fatto che per esempio il volume della Newton Compton con tutti i suoi scritti costava non più di 20 euro, ed aveva pure il pregio di avere il testo a fronte); 60 euro, pur scontato del 5%, mi paiono un po' eccessivi.
Che posso dire del pensiero di Platone e dell'autore stesso? Che si tratta senza ombra di dubbio di un filosofo parecchio sopravvalutato e che chi ha detto che "tutta la storia della filosofia occidentale è una nota a Platone" (Alfred North Whitehead) ha detto una grandissima cazzata; la filosofia moderna ed in particolare la tradizione analitica oggi sono andate molto oltre il pensiero di Platone.
Faccio ora una piccola lista delle opere contenute in questo volume che a mio parere vale la pena leggere, tutte le altre per me sono una perdita di tempo o costituiscono solo un [certo] interesse storico:
- Apologia di Socrate
- Critone
- Eutifrone (inconcludente ma OK)
- Fedro
- Fedone
- Gorgia (questo è probabilmente uno dei migliori tra quelli citati, veramente da 8.5/9 su 10)
- Menone (solo per la sua dottrina riguardante la memoria ed il conoscere come ricordare)
Forse ne dimentico alcuni, e sì, non includo di proposito la Repubblica perché l'ho trovata decisamente troppo lunga e non sufficientemente stimolante. Tutti gli altri al massimo quelli a cui ho dato 3 o più stelle, ma nemmeno. (Potrei aggiornare questa recensione in futuro ed aggiungere altri particolari, per ora questo era tutto ciò che mi andava di menzionare.)