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April 26,2025
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http://www.bbc.co.uk/programmes/b00h4w7j

Description: The story of Marguerite Gauthier, a Parisian courtesan who goes on a journey through worldliness, love, renunciation and atonement, thanks to the love of young Armand Duval.

1: Armand is distraught to return to Paris too late to see Marguerite, the love of his life, before she dies.

2: Armand remembers his first meeting with Marguerite and the beginning of their passionate love affair.

3: Armand is unable to stand his mistress Marguerite being with other men, and takes rash action in a fit of jealousy.

4: Armand and Marguerite have at last escaped to a rural idyll, but their happiness is shattered when Armand's father begs his son to leave his mistress.

5: Armand finally reveals the hidden sacrifice that Marguerite made for him, and how nobly she acted for love.

I'll stick to Verdi, this book is mere sentimental hogwash.


Marguerite ...... Ruth Wilson
Duval ...... Dan Stevens
Dumas ...... Joseph Kloska
Marguerite's sister ...... Manon Edwards
Gravedigger ...... Dick Bradnum<
April 26,2025
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RECOMMENDATION : Hãy đọc bản dịch của Hải Nguyên nhé! Những bản khác rất gớm!

Một chuyện tình bị cấm đoán, một tấm lòng cao cả bên trong một thân phận thấp hèn. Một câu truyện chân thực tàn khốc về địa vị xã hội đáng suy ngẫm đến lặng người. Tình yêu không phải là tất cả. Cuốn sách hiếm hoi làm mình rơi nước mắt đau lòng và không nghĩ là mình sẽ yêu nó đến vậy. (trừ 1 điểm trừ duy nhất làm mình không cho nó 5 sao trọn vẹn là anh nam chính có vẻ hơi yếu lòng và suy nghĩ linh tinh nhiều quá)

n  "Chỉ nên hiểu rằng cuộc sống, đôi khi có những đòi hỏi rất tàn nhẫn đối với trái tim, nhưng ta phải bằng lòng chấp nhận. Bên cạnh người tình, còn có gia đình, ngoài tình yêu còn có những bổn phận. Tiếp theo cái tuổi của những đam mê là cái tuổi mà con người, để được kính trọng, cần được củng cố trong một địa vị nghiêm chỉnh"n

Vừa đọc quyển này vừa nghe "Rewrite the stars" trong phim The greatest showman tự dưng thấy sao giống lời nhạc đến lạ....

"You think I don't want to run to you?
But there are mountains
And there are doors that we can't walk through

No one can rewrite the stars
How can you say you'll be mine?
Everything keeps us apart
And I'm not the one you were meant to find"
April 26,2025
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.
اسپویل خاصی نداره ولی صرفا جهت احتیاط
April 26,2025
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"Once I had a little dog who used to look at me with sad eyes when I coughed: he was the only living creature I have ever loved."

n  n
April 26,2025
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çevirmenden kaynaklı olarak okumayı uygun bulduğum, yabancısı olduğum fransız edebiyatından dumas fils'in çok genç yaşlarda kaleme aldığı, toplumsal ahlak kurallarının bireylere dayattıkları ile içsel huzur, erdemlilik ve fedakarlık duyguları ekseninde geçen aşk romanı.

beni okumaya teşvik eden ilk neden tahsin yücel çevirisi oldu. okuma yaparken de kitap boyunca ne kadar isabetli bir karar verdiğimi hissettim. çeviri; okura, türkçenin inceliklerini hissettiren tertemiz bir iş olmuş.

olumlu bulduğum ikinci özellik ise eserin akıcılığı oldu. daha en başından itibaren sizi içine çeken üslup, dikkatinizin dağılmasına hiç fırsat vermeden, hızlı bir okuma yapmanıza fırsat sağlıyor. bu yüzden 230 sayfalık eseri iki kere elime almamla bitirme şansı buldum.

içeriğe gelecek olursam, anlatıya klişe diyemiyorum çünkü 1848 gibi çok erken bir dönemde kaleme alınmış. ancak benzeri hikayeleri anlatan ileriki dönem eserleri, dumas'yı örnek almış diyebilirim. dönemin parisinde sıkça yaşandığını ancak anlatılmasının pek de iyi karşılanmayacağını düşündüğüm, yaşam tarzından dolayı toplumda hor görülen bir fahişe ile saygın bir ailenin genç oğlu arasında geçen aşk hikayesi, hikayenin temelini oluşturuyor.

genç bir elit erkek ile çevrelerde "yosma" olarak ünlenen bir kadının hikayesi, bu aşk için kim daha çok fedakarlık yapacak yarışı, konu bakımından pek ilgi çekici gibi gelmese, günümüze göre fazla romantik görünse de yazıldığı dönem için cesaret istemesi, dil ve üslup özellikleri, çevirinin güzelliği ile okunmayı hak eden bir klasik.
April 26,2025
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Quanta amarezza!

La prima cosa che mi viene da dire è che è una storia attuale.
Escort, baby prostitute che si vendono per beni di lusso, il disprezzo dell’opinione pubblica sempre pronta a condannare chi si prostituisce e non chi paga.
Sono tutte questioni più che attuali, per non parlare di quegli atteggiamenti da stalker da parte di uomini che, incapaci d'accettare la fine di un amore, si vendicano con meschinità perché se non puoi essere mia, non dovrai essere di nessun altro e, per questo, devi soffrire.
In questo caso ancora più crudele perché la povera Marguerite ha fatto, semplicemente, un sacrificio d’amore (ha sacrificato se stessa per ben due volte).

Speravo di uccidermi rapidamente, a forza di eccessi, e credo che questa speranza non tarderà a realizzarsi.

La persona più pura è quella che si vendeva per vivere.

Ecco tutta la verità, amico mio: giudicate e perdonatemi, come io vi ho perdonato tutto il male che da quel giorno mi avete fatto.

Io credo che Armand sia il personaggio più sciocco e inetto di cui abbia mai letto.
È ingenuo, infantile, fin troppo idealista e, soprattutto incostante e meschino.
Non mi piace. Non ci voleva un genio per capire quali erano le motivazioni dell’abbandono di Marguerite.
Faccio anche fatica a definire i suoi sentimenti come amore, il suo è desiderio di possesso, il vanto della conquistata della “cosa” irraggiungibile.

la dignità senza sdegno con cui Marguerite rispondeva a tutti i miei attacchi, facendomela sentire superiore a me, m’irritavano ancora di più contro di lei.

Il padre di Armand, per quanto ipocrita e moralista, se non altro è coerente con le sue idee e, nonostante tutto, riesce a capire che quello di lei è amore vero.
Però mi chiedo: una volta capito che era vero amore, il più puro e giusto, è legittimo sacrificare la  felicità del figlio a favore di quella della figlia? Una è più importante dell’altra? È giusta una felicità che, per garantire la sua esistenza, praticamente condanna a morte una persona e un'altra all’infelicità?

Sorrideva al ritorno del fratello, ignorando, la casta fanciulla, che, alla sola invocazione del suo nome, una cortigiana, lontana da lei, aveva sacrificato la sua felicità.

E che dire della tolleranza ad avere e mantenere un amante ma guai a viverci assieme come una normale coppia che si ama?

Che abbiate un’amante, va benissimo, che la paghiate come un galantuomo deve pagare l’amore di una mantenuta, va ancora meglio;

Trovo riduttivo il modo in cui nel finale sono descritte le mantenute; alla fine, eccetto Marguerite che si è sacrificata per amore, tutte le altre sono meschine e si vedono solo per piacere ed opportunità.
A questo proposito non è neanche stato chiarito come lo sia diventata Marguerite, non so quale sia il suo background, se è stata una sua scelta o se è stata indotta a ciò, per necessità o cos’altro. S’intuisce che in tutta la sua vita non ha mai ricevuto dell’affetto incondizionato, ma nulla più.
Mi sarebbe piaciuto saperlo perché così sembra abbia avuto la conversione sulla via di damasco e sembra quasi che per questo debba essere grata al (presunto) amore di Armand.

"Che ne pensate?", mi chiese Armand quando ebbi finito di leggere il manoscritto.
“Penso a quanto avete dovuto soffrire, amico mio, se tutto quello che ho letto è vero!”.


O.o ma stiamo scherzando? Lui, Armand ha sofferto? Ma Vaff@#@#!!!

”Siete andata via così in fretta, stamattina, che ho dimenticato di pagarvi. Ecco il prezzo della vostra notte”.

Mi sarebbe piaciuto che fosse svelato il perché per venticinque giorni al mese, le camelie erano bianche, e per cinque erano rosse, io ho la mia teoria, volevo vedere se era giusta ^^
Le quattro stelle sono, soprattutto, per la commovente (quante lacrime) parte finale del diario di Marguerite.
April 26,2025
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Che tristezza.
Una cortigiana, Marguerite, che vende la sua bellezza prima, che si innamora poi, che decide di cambiare vita, ma che per amore dell’altro – e questa volta per davvero, mica è uno di quei beceri casi di “sono io, non tu” – torna a quello che sa fare meglio. Una cortigiana che è sola quando è circondata da lusso e amanti; che è ricca quando è insieme al suo Armand e vende ogni cosa; che è di nuovo sola quando in preda alla malattia s’incammina lungo la morte, senza opulenza, senza bellezza, senza Armand.
Un borghese, Armand, che si innamora subito di Marguerite, appena la vede; che viene deriso, ma persiste nel suo amore silenzioso per due anni; che alla fine verrà ricambiato; che dice di accettare la vita della sua compagna, ma la verità è che non ce la fa e verrà lasciato – per evitargli uno scandalo, ma lui non lo sa, non sospetta nulla in preda alla gelosia che non lo fa ragionare – e decide così di vendicarsi, facendo soffrire in ogni modo possibile un’anima e un corpo già in fin di vita.
Qui la vittima è l’amore, un po’ lo è anche Armand (poco poco), ma Marguerite, questa donna intelligente e colta, è forse la vittima più grande, vittima della società, degli scandali, della lussuria, degli uomini, pure dell’uomo che amava.
“Spesso ci si rallegra per delle stupidaggini ed è cattivo distruggere tale gioia quando, lasciandola vivere, si può rendere ancora più felice colui che la prova.”
April 26,2025
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He leído La dama de las camelias en un suspiro. Aunque, como todo clásico, es previsible, no he podido separarme de la historia de amor de Armand y Marguerite. ¿Será el frenesí de la narración? ¿Será la atmósfera de los ostentosos teatros, salones y óperas de la belle París? ¿O será que soy un romántico que no sabe resistirse a una muestra más de la eterna y trágica lucha entre la sociedad y los amores individuales que se atreven a contradecir sus normas? ¡Cuánto sacrificio, cuánto amor rendido, cuántas ilusiones perdidas ante las ridículas y sucias exigencias de una sociedad amargada!

Reseña completa: https://trotalibros.com/2018/06/09/la...
April 26,2025
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Los romances instantáneos y trágicos nunca han sido una de mis grandes pasiones. Dentro del género, suelo estar más interesado en el aspecto psicológico y en el proceso de enamoramiento, y no tanto en ese amor tan profundo que llega a doler. De la misma manera que me ocurría con Romeo y Julieta, el exceso de drama y sentimentalismo no me permitía comprender a los personajes ni encontrar coherencia en sus actos. Pese a ello, La dama de las camelias posee ciertas cualidades que compensan esta situación.

El autor narra con gran maestría el romance entre Armand Duval y Marguerite Gautier, una famosa cortesana de París en el siglo XIX con una belleza conocida por toda la ciudad. Su amor estará lleno de prejuicios sociales y piedras en el camino que complicarán la felicidad de la pareja.

Destaca un estilo directo a lo largo de toda la novela. Dada la vasta extensión de las obras de su padre, entiendo que esta característica no la heredó del autor de títulos como El conde de Montecristo o Los tres mosqueteros. En este caso, las descripciones resultan escuetas y muy puntuales. Así, Alexandre Dumas hijo prioriza los diálogos y la comunicación entre los personajes, en detrimento de una mayor caracterización de la ciudad y del entorno en el que se desarrolla la acción.

Sin embargo, los diálogos no siempre ofrecen información certera al lector. Dumas recrea estupendamente una sociedad cargada de habladurías y cotilleos, en la que los prejuicios acaban guiando el devenir de los acontecimientos.

Otra característica que me ha sorprendido es la creación de los dos personajes protagonistas. Parece mentira que el autor comprenda mucho mejor a Marguerite Gautier, con ideas liberales que no se conforman con generalizar el concepto de la prostitución. Al contrario, se trata como una situación verdaderamente compleja en la que se pone de manifiesto su propia opinión y moralidad. Al contrario, las acciones de Armand Duval, especialmente al inicio de la novela, se presentan actualmente algo arcaicas y no han conseguido adaptarse al paso del tiempo. La romantización extrema de ciertas situaciones se debería de percibir a día de hoy con más rechazo que comprensión.

En definitiva, La dama de las camelias acaba sorprendiendo por la fragilidad de cada una de sus palabras y por la breve (pero sin duda acertada) descripción de una sociedad rancia y aburrida
April 26,2025
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Qué librazo. Reúne todas las condiciones que debe tener un libro para dejarme con un humor particular (tristeza, enojo o lo que sea): una buena historia, escritura impecable, personajes vibrantes y un final medianamente impredecible. Alexandre Dumas (no confundir con el padre, el autor de Los tres mosqueteros ) se luce, casi que se pavonea, con este libro. Y es que, a pesar de que la historia parecía ponerse pesada por momentos, había algo que no me permitía quejarme. Realmente me interesaba lo que estaba pasando en ese amor exagerado, destructivo, entre Armando Duval y Margarita Gautier.

Esto es un relato enmarcado en un prólogo que pretende señalarnos que la protagonista fue real y que los acontecimientos no lo son menos. Luego empieza el relato, ya con las identidades “falsas”, de un hombre que asiste a la subasta de las pertenencias de una cortesana que acababa de morir, Margarita Gautier. Se interesa por un libro que lleva una dedicatoria y lo compra. Poco después, el hombre que escribió la dedicatoria con puño y letra, Armando Duval, se aparece en su casa pidiéndole el libro. Lo bueno es que estos dos hombres van a entablar una amistad y Armando le narrará largamente al otro hombre cómo fue su relación con dicha mujer.

Él se enamoró de una cortesana: el sufrimiento estaba garantizado. Pero la trama no va a carecer de celos, de angustias, de espionaje, ya que Armando está obsesionado con ella y Margarita, que distingue muy bien entre quién está a su lado porque le conviene y quién es sincero, le hará las cosas un poco difíciles. Es una historia trágica porque ya desde el inicio el lector se entera de que Margarita murió y de que ellos estaban distanciados.

No tengo ninguna queja sobre el estilo de escritura. Tanto el hombre que empieza el relato como Armando son narradores que están muy bien construidos, son distinguibles y tienen un vocabulario sencillo, que no molesta a nadie. Dumas supo poner en Armando las palabras adecuadas para contar su desgracia (la de perder a la mujer amada por situaciones ajenas) y el libro fluye. Si se vuelve pesado en algunos pasajes, es por los reiterados lamentos y deducciones de enamorado (un enamorado que, por cierto, en varias ocasiones es desagradable).

En cuanto a los personajes, son los típicos de las novelas francesas del siglo XIX: pasionales, movidos por intereses propios, violentos y nunca se sabe de qué trabajan. Armando se recibió de abogado, por ejemplo, pero vive de una renta anual porque no ejerce. La razón de su vida parece girar en torno a Margarita en cuanto la ve y aunque lo primero que consigue de ella es un desaire, insiste. Al principio sentí simpatía por él (me pareció un pobre tipo que no tenía otra cosa que hacer que perseguir a una cortesana), pero a medida que su “amor” crecía, dejó de caerme bien, ya que hace comentarios y cosas condenables a mis ojos. Por otro lado, Margarita es una mujer insoportable, joven, irónica y que desdeña a quienes le pagan el teatro (por así decirlo) que irá revelando su corazón a medida que avanza la relación. Creo que el crecimiento del personaje femenino, así como el derrumbamiento de Armando, están muy bien logrados. Los demás personajes secundarios ayudan a hacer esto o aquello en la trama y en algunos momentos hasta son consejeros de los otros, a pesar de moverse en zonas grises.

La dama de las camelias no termina bien, pero el camino hacia el final se disfruta. No faltan las intrigas ni los planteos de amantes ni las fiebres súbitas, así que resulta entretenido (mientras no se vuelva repetitivo). Es un gran libro, escrito de una forma bellísima, que trata de dar cierto mensaje moral con toda la sutileza que puede. Personalmente no me molestó y creo que algunas cosas son ciertas. Y quién mejor que Dumas para expresarse, ya que el libro está inspirado en su propia experiencia y juega con la realidad de una manera envidiable.


Reseña en Clásico Desorden
April 26,2025
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What happens to the pretty girl who trades off her looks for money when she is past her sell-by date? Then she has to hope the man who always loved her will stump up the cash she needs so badly despite her constant rejection when she was at the top of the game and judged him too poor to supply her with the luxuries she felt entitled to.

And hope he doesn't mind that she says she loves him only now she's desperate. Nor mind the sickness that has ravaged her body and destroyed her beauty, putting her out of work and losing her the gilded place in society and the envy, if not respect, of the women she never failed to lord it over?

Does being feckless go with the job of being a whore? Did none of them ever think of putting something by? Or is this just a literary device by the male authors who were looking to entertain rather than enlighten?

It does seem to be a preoccupation of French authors, the beautiful woman who used her looks to gain social stature and wealth, but in the end fell and got her comeupance as the whore she was deserved. The book was quite good and similar to Zola's Nana in many ways, although, good storytellers as they were, neither Dumas Papa or Dumas Fils were in Zola's league.

Rewritten Nov 23rd 2019
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