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Pensavo, l'altro giorno, al titolo di questo libro: Se questo è un uomo.
E' una frase molto enigmatica, la si può leggere come una domanda: Se questo è un uomo? Nel senso, sei un uomo? Oppure potremmo valutarla come un'affermazione di esserlo effettivamente, un uomo. ecc...
Ma, in questo libro, la questione è ben più complessa, perchè Levi ci chiede e si chiede se questo sia davvero un uomo, in quel preciso periodo storico e cioè la vita all'interno dei Lager nazisti.
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Cos'altro dire dopo queste parole? Nulla, anzi bisognerebbe informarci sempre di più, non prendere tutto per assodato, non dimenticare il passato, anzi enfatizzarlo sempre più, soprattutto ai giovani, ricordare ciò che è stato, perchè, purtroppo, tutto ciò potrebbe ripresentarsi sotto mentite spoglie e quindi la conoscenza e lo spirito critico, sono le nostre uniche "armi" perchè ciò non accada mai più.
Le idee che proclamavano non erano sempre le stesse, e in generale erano aberranti, o sciocche, o crudeli; eppure vennero osannati, e seguiti fino alla loro morte da milioni di fedeli. Bisogna ricordare che questi fedeli, e fra questi anche i diligenti esecutori di ordini disumani, non erano aguzzini nati, non erano (salve poche eccezioni) dei mostri: erano uomini qualunque. I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere veramente pericolosi; sono più pericolosi gli uomini comuni, i funzionari pronti a credere e ad obbedire senza discutere, come Eichmann, come Hoss comandante ad Auschwitz, come Stangl comandante di Treblinka, come i militari francesi di vent'anni dopo, massacratori in Algeria, come i militari americani di trent'anni dopo, massacratori in Vietnam.
Un libro imprescindibile, necessario come "Il diario di Anne Frank" ed altre testimonianze, perchè la memoria non svanisca nel nulla, come una comunissima nebbia in una mattinata autunnale.
E' una frase molto enigmatica, la si può leggere come una domanda: Se questo è un uomo? Nel senso, sei un uomo? Oppure potremmo valutarla come un'affermazione di esserlo effettivamente, un uomo. ecc...
Ma, in questo libro, la questione è ben più complessa, perchè Levi ci chiede e si chiede se questo sia davvero un uomo, in quel preciso periodo storico e cioè la vita all'interno dei Lager nazisti.
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Cos'altro dire dopo queste parole? Nulla, anzi bisognerebbe informarci sempre di più, non prendere tutto per assodato, non dimenticare il passato, anzi enfatizzarlo sempre più, soprattutto ai giovani, ricordare ciò che è stato, perchè, purtroppo, tutto ciò potrebbe ripresentarsi sotto mentite spoglie e quindi la conoscenza e lo spirito critico, sono le nostre uniche "armi" perchè ciò non accada mai più.
Le idee che proclamavano non erano sempre le stesse, e in generale erano aberranti, o sciocche, o crudeli; eppure vennero osannati, e seguiti fino alla loro morte da milioni di fedeli. Bisogna ricordare che questi fedeli, e fra questi anche i diligenti esecutori di ordini disumani, non erano aguzzini nati, non erano (salve poche eccezioni) dei mostri: erano uomini qualunque. I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere veramente pericolosi; sono più pericolosi gli uomini comuni, i funzionari pronti a credere e ad obbedire senza discutere, come Eichmann, come Hoss comandante ad Auschwitz, come Stangl comandante di Treblinka, come i militari francesi di vent'anni dopo, massacratori in Algeria, come i militari americani di trent'anni dopo, massacratori in Vietnam.
Un libro imprescindibile, necessario come "Il diario di Anne Frank" ed altre testimonianze, perchè la memoria non svanisca nel nulla, come una comunissima nebbia in una mattinata autunnale.