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99 reviews
April 25,2025
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É tão tão bom e reconfortante regressar a quem sempre nos deslumbra e delicia!!!

Não é o meu favorito de Saramaguinho, mas tenho um carinho deveras especial pelo Raimundo revisor!

Opinião detalhadinha aqui: https://www.youtube.com/watch?v=M1_5q...

NOTA - 09/10
April 25,2025
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Come faccio a recensire un libro di Saramago? Ogni volta che termino un suo libro, non riesco mai a commentare, a descrivere le emozioni, la bellezza che questo scrittore sa regalare senza apparire banale o scontata.Ma bando alle ciance e cominciamo.
Una storia nella storia che coinvolge non solo l'assedio a questa città, ma anche un correttore di bozze e decisioni che possono cambiare la sua vita. Tra fantasia e realtà, Saramago ci accompagna in un mondo in cui la storia si fa presenza e diventa parte integrante della vita del protagonista.Un Saramago che non delude, anzi, e d'altronde come puoi deludere i tuoi lettori quando hai insito in te il DNA del genio?
Grazie per avermi regalato l'ennesima opera sublime.
April 25,2025
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Прекрасний текст, багато в чому іронічний і сатиричний, містить записи знакових (псевдо)історичних подій ХІІ століття, що переносять то у місто маврів, то у військовий табір португальців, поперемінно з описами щоденного простого життя головного героя в сучасному Лісабоні, і неочікувано стає пристрастною романтичною історією.
Сарамаґівській стиль написання, щільно насичений метафорами та аллюзіями, який завжди зачаровує.
April 25,2025
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Saramago really was one of the most talented writers from the last 50 years. This was a bit of a challenge, the way it's written is unique maybe a bit off putting but once you get going it's great.
April 25,2025
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من وحي رواية قصة حصار لشبونة / جوزيه ساراماغو..

امتزاج "الحدث" الذي وقع لا محالة و الذي لا يقبل القسمة على اثنين مع ما نريد "تصديقه" او "الإيمان به" هو "العمود الفقري" الذي يشكل "روح" قصة "التاريخ" او حتى قصة "الحياة" التي مررنا بها فأصبحت وراءنا من "الذكريات".
نسير على نسق التطور "الداوريني" فتصيبنا"طفرات" على مستوى "الوعي" و "الادراك" و "الفهم" و تتطور ذواتنا في "إتقان" الجديد من "ترجمة" الأحداث و "قولبتها" ب "لغة" جديدة ضمن "منظور" حداثي قد "ينسف" او "يُعدل" من صياغة "القصة" مهما بلغت "سخافتها" او حتى "تعقيدها"، فنخلق "شخصية اعتبارية" جديدة لذلك "الحدث"، نمجده و نقدم له "فروض الطاعة"، و قد نخوض "نزاعات" و نفتعل "خصامات" في سبيل رفع "لواء" الشخصية الاعتبارية الجديدة ل "الحدث" ، و قد تخوض دول "معارك" سياسية او حتى حربية في "محاكاة" طبيعية لتصرفات "بني البشر".
ننسج في "مخيالنا" الخصب "الف" قصة لذات "الحدث" ، فنعيد توزيع "الأدوار" على مسرح "النفس"، و ندخل في "مهمات" سرية الى "نفوس" أبطالها لترجمة ما "يخفونه" من مشاعر و انفعالات داخلية و ما يضج به "عقولهم" من أفكار "غير منطوقة" ، فنتطوع ل "التحدث" باسمهم حسبما "تفتقت" به "عبقريتنا"، فيتسرب كل ما "خلّقناه" من "قصص" منطوقة الى "اللاوعي" من ذواتنا، و يصبح "إيمانا" ثابتا لفترة من الزمن، الى أن "تنتفي" الحاجة من "وهجه" على "دواخلنا" فنعيد "بناءه" من جديد في سلسة "استقراءات" جديدة حسبما "تهوى" النفس. 
إن كنا نحن أصحاب "الحدث" نعيد رواية  "تفاصيلها" الف مرة، فلماذا نُلبس "قصص" تلك "الأحداث كل هذه "القداسة" و ننفي عنها "التحوير" او على الاقل "عدم الدقة"، فمن "الفطنة المحمودة دائما الشك في الشك ذاته"
إيمانا بأن "البشر لا يستطيعون قول من هم إذا لم يكونوا قادرين على الزعم بأنهم شيء آخر"، و إيمانا بأن "هناك أناساً يستهويهم المظنون أكثر من المؤكد، و بقية الشيء أكثر من الشيء نفسه، و الأثر على الرمال أكثر من الحيوان الذي تركه، و هؤلاء هم الحالمون" .
يبقى أن "الكلمات هناك في الهواء، و بوسع اي إنسان التقاطها" و إعادة تشكيل "القصة" حسبما "يهوى" .
April 25,2025
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A delightful, mature and sensitive love story surrounded by a bizarre fictionalized narrative of the bloody and violent expulsion by Portuguese Christians of the Islamic Moors from Lisbon in 1174. A simple quiet 50 year old bachelor meets an attractive and successful 40 year old divorcé. She likes him and politely seduces him. He likes her. They’re happy together. The intimacy of the bedroom scenes is touching and sincere. A beautiful feel good story oddly surrounded by hatred and death, but also accomplishment, as Lisbon does become Portuguese. Cool book. Fun to read. My new favorite Saramago. Five stars!
April 25,2025
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L'amore ai tempi dei Mori a Lisbona
Noto che ultimamente i romanzi che più mi piacciono sono spesso quelli in cui c'è una commistione tra antico e moderno in cui l'autore cerca di descrivere il passato, o un evento del passato, tentando di filtrarlo con occhi contemporanei, prova quanto sia sempre difficile colmare le distanze temporali.
Due narrazioni corrono intersecate: la storia dell'assedio di Lisbona nel 1147, occupata da secoli dai Mori che i portoghesi tentano di liberare, e una storia contemporanea di un amore nascente tra un revisore di testi e il suo superiore (donna).
C'è un equilibrio perfetto tra le due parti.

Oggi tendiamo a credere di essere più complessi dell'uomo antico perché la nostra complessità, dal 900 in avanti è stata teorizzata e vivisezionata dalle varie discipline, e nel romanzo moderno si affaccia forse per la prima volta l'uomo nel suo flusso di coscienza ed entriamo davvero nei suoi pensieri e meccanismi psicologici, non ci limitiamo a seguirne solo le azioni.
Ma è davvero così?
L'uomo è cambiato? È cambiato il suo modo, per esempio, di amare nel tempo?
Probabilmente no.
È cambiato il modo di esprimerlo.
Oggi c'è chi pensa che con un cuoricino rosso pulsante su uazap ha espresso qualcosa.
È cambiato il linguaggio.
E sono questioni che il nostro revisore, il protagonista del romanzo, si chiede continuamente quando da revisore diventa autore e riflette come affrontare, all'interno del romanzo che a sua volta sta scrivendo, come nasca e possa svilupparsi l'amore tra un soldato crociato e una donna del popolo, e sono pagine di una vibrante passione
Come era l'amore ai tempi dei Mori a Lisbona, parafrasando l'immenso Marquez, come un sentimento che è universale abbia cavalcato le epoche.
Come lo esprimevano un uomo e una donna del tempo.

Ma i temi che Saramago indaga in questo romanzo complesso dalla prosa sontuosa e dal periodare arduo (ma non c'è mai bellezza che si dia tanto facilmente) sono molti e anche altri.
C'è il tema dell'ecumenismo religioso.
C'è la bellezza della descrizione dell'assedio, i piani strategici per sfondare le mura della città, i problemi organizzativi, il morale delle truppe.
E c'è una riflessione costante di metaletteratura sull'attività autoriale, e, in anticipo sui tempi, Saramago si fa anche carico delle fake news, soggetto così incandescente oggi, a causa del quale non riusciamo (non riesco) per esempio ad avere una lucida fotografia del conflitto ucraino.
Il romanzo infatti prende l'avvio proprio da un errore (ma fatto e voluto consapevolmente dal revisore) il quale aggiunge un NON ad una frase, venendo così a negare il contributo dei crociati alle truppe portoghesi.
Saramago riscrive la storia e dà forma ad un romanzo che può anche essere letto come ucronico, il romanzo dei se.

Mai avrei immaginato che Saramago fosse capace di una così grande verità nel gestire in narrativa una storia d'amore (vedere le vibranti pag. 124 e125 della mia versione digitale) e mi domando sempre quando un autore descrive con un grado di veridicità così geometricamente esatto qualcosa se significhi che lo ha vissuto per saperlo esprimere così bene, oppure no.
Il Saramago più cinico e fustigatore delle bassezze dell'essere umano si è come addolcito.
Un Saramago che davvero ha superato se stesso, finora sono a quota 4 Saramaghi e questo è il migliore letto, ma lo è anche in valore assoluto, romanzo davvero straordinario.
April 25,2025
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I am no fan of Saramago (I tried to read Blindness and it was so devastating that I don't think I made it more than 20 pages), but a novel about proofreaders! Ahh!! An entire novel by a well-respected writer about the totally weird and nichey world in which I spend all my time?? Ahhh!!!
April 25,2025
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Este infelizmente terá de ser um DNF, tentei, juro que tentei.
Tinha como leitura obrigatória para o terceiro ano da licenciatura este livro e na altura por falta de tempo fiquei estagnada na página 90, apesar de não ter parado por não estar a gostar, também não fiquei muito preocupada já que este livro não estava a conseguir agarrar-me.
Mesmo assim decidi que não queria desistir da leitura sem dar uma segunda oportunidade e foi o que fiz, continuei a leitura. Infelizmente não consigo gostar da escrita de José Saramago, para mim é um tormento ler um livro onde não existe variedade de pontuação, quase não existem parágrafos, os diálogos estão todos seguidos e são unicamente identificáveis através de expressões como "... Até amanhã, disse a doutora Maria Sara..."(p.165).
Mas temos de admitir que a história em si é bastante interessante e muito curiosa para um revisor de texto, como eu, ou para um editor, já que podemos compreender o que acontece quando no decorrer de uma revisão, o profissional comete um erro, intencional ou não.
April 25,2025
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While typing up my brief review of One-Hundred Years of Solitude, i was reminded of this book, one of my favorites of all time, because like Gabriel García Márquez's book, this was beautifully written as well as an awe-inspiring translation effort.

For 15 years i was an editor of reference books. It shouldn't be a surprise, then, that a professional proofreader protagonist/narrator immediately compelled me and held my attention. The idiosyncratically minimalist punctuation and the pages-long comma-spliced sentences were so unbelievably perfect for me as a reader (and for this story) that i couldn't put it down despite the difficulties they presented for comprehension. Saramago was forcing me to read more carefully than when i was attempting to consume the entire science fiction canon in the mid-1990s.

Finally (for the time being anyway) i never would've thought that i could find so much enjoyment in what reasonably could be considered "merely" a love story. But let's not forget Pride and Prejudice.
April 25,2025
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“L’esperienza della comunicazione ha infine provato che questa abbondanza apparente di visualizzazioni non ha diminuito il bisogno delle parole. Ogni parola è un pericoloso apprendista stregone”.

Scrittori come Saramago riportano al centro la letteratura come arte unica, come esperienza diversa da tutto il resto, proprio nell’era della convergenza in cui tutti vogliono semplificare la prosa per renderla vicina alle sequenze delle serie tv o alla rapidità e all’istantaneità dei social. Al contrario, in questo Autore le parole non sono mai isolate, non c’è la ricerca a tutti i costi dell’immagine, della scena iconica. I suoi romanzi si avviluppano attorno a una cascata di parole, andando a formare testi che quasi non hanno pause, dialoghi senza virgolette, pagine che racchiudono pensieri, azioni, fantasie, presente, passato, futuro, tutto mescolato, tutto elevato a Letteratura.

Questa è la semplice storia di un revisore, Raimundo Silva: un tipo di mezz’età, magro e impettito, con i capelli malamente tinti, che vive chiuso in casa, triste come un cane senza padrone. A un certo punto Raimundo decide – mentre sta revisionando un romanzo storico sull’assedio di Lisbona che avrebbe portato alla cacciata dei Mori e al trono il primo re del Portogallo, Alfonso – di commettere deliberatamente un errore dov’era invece suo dovere correggerlo. Decide di aggiungere una sola parola, un “non” nel passaggio in cui si dice che i Crociati aiutarono i portoghesi nella liberazione della città. Ecco, allora che la Storia con la s maiuscola viene cambiata. I crociati non aiutarono i portoghesi. Ma perché? Questa è solo la prima di una delle tante domande che assediano il romanzo. Apparentemente il racconto iperbolico di un assurdo storico, nella sostanza una provocazione politica: un insolente attentato contro la solidità dei fatti storici che deve essere continuamente strombazzata e propagandata, difesa dagli eventi esterni, altrimenti si rischia di perdere il significato della nostra attualità con grave turbamento delle opinioni che ci guidano e delle convinzioni che sorreggono l’impalcatura sociale.

Ma c’è della nobiltà nel fatto che un uomo normale assurga al ruolo di oppositore e si metta nella posizione scomoda di mettere in dubbio ogni cosa e reinventare la realtà. Raimundo, un comune revisore, si prende la libertà di dire no, di resistere a una Realtà bigia e assediante. All’interno di questa storia di ribellione si innesta la storia reinventata dell’assedio di Lisbona, creando un intreccio fatto di corrispondenze continue tra presente e passato, un gioco di composizione, una storia nella storia. In nuce ci sarebbero tutti i temi presenti anche in un altro romanzo straordinario che celebra un singolo atto di ribellione, un canto di felicità e amore contro i compiti ottusi a cui ci piega l’omologante disciplina del Reale ovvero “Il Maestro e Margherita”. Anche qui, tra le righe di un racconto meraviglioso, leggiamo una riflessione metaletteraria sul perché si scrive: “Ogni romanzo consiste in questo, disperazione, tentativo frustrato che il passato non sia una cosa definitivamente perduta. L’unica cosa che non si è ancora appurata è se sia il romanzo che impedisce all’uomo di dimenticarsi, o se sia l’impossibilità dell’oblio che lo porta a scrivere romanzi”.
April 25,2025
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La Historia del cerco de Lisboa es la novela mejor narrada que he leído de Saramago (sin demeritar las otras dos que he leído del portugués). En sus páginas, se evidencia la cadencia, sensibilidad y entrega de un escritor a su obra. En cierto modo, la novela a veces se muestra como el meta-relato de un alter ego de Saramago, sumergido en los inconvenientes y virtudes del quehacer narrativo. Diferenciándose de la labor del historiador (aquel que genera un relato con base en las fuentes y los hechos conocidos), el literato funge como creador: es Dios en la tierra de las palabras. Su historia es la vida de lo que aún no ha nacido, que nace allí, que pretende vivir para sus lectores. Para alguien como Raimundo Silva, protagonista de la historia, la creación literaria es el último (y capaz único) riesgo de una vida que no ha sabido ser experimentada...hasta esa "falla", ese impulso por borrar de un "brochazo" la historia para hacerla literatura. Para contar de nuevo sobre lo ya vivido algo que nunca ha sido vivido.

Una linda novela. Exquisita en su composición y presentación. A mí criterio, La Historia del cerco de Lisboa es, en términos formales, la promesa con frutos de todo lo que Sobre héroes y tumbas insinuó y no logró del todo bien.
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