"Powinieneś zaspokoić ciekawość twego dziewczęcia mówiąc o tym, o czym nie masz nawet słabego pojęcia.
"Tu Tygrys błękitnowłosy – udzielaj objaśnień – a tu z wieńcem trzcinowym na czole zacna postać Eufratu..."
Ci jeńcy – to są wodzowie. Choć ich nie znasz – swoją drogą syp nazwiska pierwsze lepsze, co do nich pasować mogą".
Oj Owid, Owid, komu ty chcesz te kity wciskać? :)
"Sztukę kochania" potraktowałam z bardzo, bardzo dużym przymrużeniem oka. Bardzo dużym. Jak podchmielonego wujka na weselu, który opowiada o swoich podbojach i sposobach na kobiety. Niby śmieszne, ale trochę żenujące. Nie zamierzam więc na poważnie roztrząsać tych rad. W końcu faceci wiedzą lepiej od kobiet, czego kobiety pragną, nie? To co ja biedna będę się teraz uzewnętrzniać. Jakieś się pewnie łapały na te sztuczki :)
Była też jedna bardzo dobra rada:
"Niech twoja toga nie tworzy bezładnie zgniecionych kłębów. Nie miej poplamionej szaty. Nie zapomnij płukać zębów!".
Jako stomatolog – całym sercem popieram. Myjcie zęby dziewczyny, bo nie znacie dnia ani godziny :)
El contexto histórico explica, más jamás justifica; y es que Arte de Amar no solo es una obra atiborrada de misoginia, homofobia y racismo, sino que es una oda al engaño. Para Ovidio, el arte es una serie de estratagemas para cautivar, es mentir en orden de lograr algo que desde la perpectiva del hombre es un trofeo, y desde la mujer, un deber. La obra es además, peligrosa, pues el autor considera la negativa ante el cortejo cómo una invitación a la insoportable perseverancia, llegando a hacer incluso, apología a la violación. En conjunto, pésimo, completamente desechable, una socavación a la ética y una soberana pérdida de tiempo.
якби «мистецтво кохання» не було так добре написане й таке уважне до почуттів і відчуттів партнерки (чи партнера, бо поради для жінок тут теж є), його можна було б зі спокійним серцем назвати підручником з пікапу. або не так. у давньому римі навіть підручники з пікапу приносили насолоду від читання. яку державу провтратили.
These translations by Rolfe Humphries are more serviceable than eloquent; however, that seems to be almost universally the case with translations of Latin lyric poetry. (But not, for some reason, Greek poetry, and not for epic poetry.) The tongue-in-cheek humor of many of the Amores (short love poems) and especially of the Ars Amatoria - The Art of Love, the lengthy poem billed as a jokey manual for romantic relationships from which this volume takes its title - are apparent, but probably a lot funnier if one can read the original Latin. While these works do not achieve the poetic heights that Ovid would reach in his middle and late career, it was interesting to see a different side of his writing from what he shows in The Metamorphoses, and to see the small glimmers of his storytelling ability that he would perfect in his great epic poem. A fun read, but not a must-read.
Di solito diffido dei libri di auto-aiuto, self-help o simili, perchè sinceramente li vedo come se fossero scritti dalla "maestrina dalla penna rossa"! Comunque, decido di leggere "L'arte d'amare" di Ovidio perchè è un classico latino e quindi per trovarci una lettura filosofica e mitologica sull'Amore, infine soprattutto perchè vorrei leggere da tempo le sue "Le Metamorfosi". Così parto con la lettura e ad introduzione vi è un excursus storico del periodo di vita di Ovidio, troppo didascalico, pareva di leggere la lista della spesa. Poi alcuni commenti critici, che ho saltato e via, iniziamo con il poema vero e proprio. Diviso in 3 libri, Ovidio si fa maestro d'Amore ed "insegna" a maschi ed a fanciulle quest'arte, poi vi sono delle incursioni nella mitologia e le uniche parti che ho discretamente apprezzato: le note. Saccente, petulante ed autoreferenziale a livelli astronomici, Ovidio sale sul pulpito e spara... Intriso di un aberrante elogio all'imperialismo militarista romano, aggiunto a consigli che paiono esser presi da riviste patinate o dai bigliettini trovati dentro i baci Perugina, la lettura si fa pesantissima ed irritante, a corredo troviamo una decina di disegni a dir poco pessimi!
As much as I loved and plan to reread Les Metamorphoses, I can't say the same about this one.
Even if I make abstraction of the disturbing and unfair sexism in Ovid's stupid lessons on love, and give him a "written 2000 years ago" pass, the book is still cheap.
I don't think he put too much effort into it at all. It was as though he drank a few glasses of wine, played with himself a little and then grabbed a plume and ink or whatever and made himself laugh with these lessons.
Uh, Ovid, LOVE isn't about getting to third base, lifting someone's skirt at the circus, stalking, preying, lying, scheming, manipulating, baiting or worse, asking your lover to turn on his or her stomach because you can't stand their face.
Ah man. I promised myself I wouldn't go on a rant.
Okay, so... calmy I say, the book has its a value as a glimpse of Roman Culture in the Golden Age and had some interesting bits on Greek mythology, but then again he nearly copy pasted those out of his Metamorphoses... Again, too easy breezy.
That brings me to his Cover Girl act. Recipes for face masks and make up?
In French we say, "De quoi j'me mêle?"
Basically mind your own business. And I don't think Ovid's business was love. It was seducing and sex.
Which can be love on some level but I was looking for a book on The Great Love. Those feelings and acts that aim at the chiefest truth and that bring us bliss.
In the end, Ovid keeps talking about how good of a lover he is...
Passano i secoli, cambiano i vestiti e le case. Migliorano i mezzi di trasporto e di comunicazione. Le lingue mutano, le distanze si accorciano. La scienza e la medicina fanno passi da gigante. Migliorano la condizione di vita. Ma l'uomo no. Nè l'etica che gestisce i rapporti interpersonali. Alla faccia dei social network, alla faccia del "Ma oggi si fa così!", alla faccia delle gonne lunghe o corte, del topless si oppure no, della pillola e del preservativo, dei matrimoni gay e della fecondazione assistita, l'uomo resta sempre lo stesso e leggere Ovidio è rassicurante.
Gli uomini non devono essere troppo azzimati (un'eleganza sciatta è accettata) tuttavia deve essere pulito (unghie, barba, capelli e peli del naso); la gentilezza (anche se mirata) è sempre vincente così come l'insistenza. E le donne: non troppo truccate, non troppo ingioiellate, pulite e curate come sempre, bene educate a tavola e non devono esagerare col vino; evitare le menate agli uomini nè compiere il primo passo. Infine: a letto si è insieme e si deve godere tutti e due.
Cosa c'è di nuovo? Nulla e per questo mi è piaciuto da matti rileggere questo libro: per me, mamma con figli tra poco teenagers, che mi preoccupo di Facebook e di come lo useranno, questo scritto invece mi rinforza sul fatto che il modo di comportarsi non è affatto mutato, che vale la pena a comportarsi bene (anche con qualche giusta monellata, come ci indica Ovidio) perchè sia che si chiamino orge o i bunga bunga erano disdicevoli adesso come allora. Ma la vera chicca è il complimento impagabile (perchè sincero) di Ovidio per le "vecchie cerve" con cui il sollazzo occasionale è sicuramente più godibile che non con le giovanette! Solo per questo meriterebbe 10 stelline.