Community Reviews

Rating(4.1 / 5.0, 73 votes)
5 stars
28(38%)
4 stars
24(33%)
3 stars
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1 stars
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73 reviews
April 26,2025
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I really enjoyed this novel, I think it fed into some of my darker ideas about justice/injustice in politics. I really enjoyed learning more about this time period as well. It's kind of forgotten as it falls in-between the infamous Cardinal Richelieu and Louis XIV's golden years. If you've ever read and enjoyed Dumas this book is definitely worth your time.
April 26,2025
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Plot twists, intrigue, characters intwined mysteriously in each other's past and current lives. I was lulled into an enjoyable read, following the political turns of war and loyalties, amazing escapes, both like-able and dastardly characters - then - Wham! - the pace took off and I couldn't expect what was coming or believe it when it did! Okay, I even teared-up a little. Nobody wraps up a plot like Dumas, and he is gracious enough to give conclusions to all his characters.
April 26,2025
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n  "Voi vi occupate di politica, e ciò è molto noioso, io faccio l'amore, e ciò è molto divertente"n


Meglio specificarlo subito: se si è in cerca di un novello pirotecnico d'Artagnan o d'un altro spietato vendicatore come Edmond a cui consacrare il proprio cuore, qui si casca male.
La guerra delle donne è un romanzo storico corale, privo di un protagonista catalizzatore; un'opera in cui, spiace dirlo, si avverte da parte di Dumas e Maquet una certa fretta espositiva. Mancano parecchie motivazioni ai sentimenti che spingono all'azione i molteplici personaggi, e spesso le semplici comparse risultano più memorabili dei tanti co-protagonisti. La stessa Storia, quella che il sommo Alexandre con la sua opera di scrittore si fregiava di saper mettere in scena come nessun altro al mondo, in questo caso più che altrove è un mero contorno alle vicende romanzesche.

Tuttavia, per quanto privo della forza, dello slancio e della portata omerica dei capolavori di Dumas, il romanzo è ugualmente trascinante, rutilante, inaspettato, sorprendente. Si legge che è un piacere e arrivati alla fine se ne vorrebbe ancora.
Gli argomenti toccati da Dumas sono come sempre fra i più varî: l'indole umana, la follia amorosa, l'ipocrisia dei potenti, l'assurda crudeltà delle guerre civili, l'arte di arrangiarsi, il prezzo della fedeltà in un vuoto ideale e molto altro ancora.
Ma il vero fulcro del romanzo, il suo motore romanzesco, è una scintillante commedia degli equivoci, un pirandelliano giuoco delle parti fatto di ripetuti travestimenti, scambi di persona, mascheramenti, qui pro quo, una giostra di continui colpi di scena in un crescendo di suspense e tensione narrativa che nel finale arriva a sfiorare le vette della miglior produzione dell'imperatore dei feuilleton.

Non manca mai, nei romanzi di Dumas, un'acuta riflessione sull'agire umano; nello scenario storico caratterizzato dalle lotte di potere della Fronda, fra bellicose principesse, nobili cavalieri, dame incantevoli e pericolose, fedeli amici e astuti scampaforca, una domanda sembra sgorgare dalla penna dell'Autore: chi porta davvero la maschera? Le pedine della guerra che, chi inseguendo un ideale, chi per amore, chi per tirare a campare, sono costrette a ricorrere a mille travestimenti e sotterfugi, oppure i potenti, coloro che tutto possono, silenti colpevoli che nascondono i propri volti ipocriti sotto il velo dell'innocenza e della giustizia derivanti dal loro diritto divino a governare?
Emblematico in tal senso il capitolo finale, in cui Dumas stesso scioglie l'enigma:  i gran signori, dopo essersi odiati e aver alimentato una guerra fratricida che ha ignominiosamente macchiato di sangue le loro mani, si allontanano tutti insieme a braccetto da ottimi amici, come se nulla fosse mai accaduto; mentre i veri protagonisti della storia raccontata in queste pagine che si erano votati anima e corpo alla causa ne escono annientati, hanno perso tutti, o la vita, o la ragione per cui vivevano.
Finale amarissimo, come capita sovente con Dumas.

Non il miglior Dumas di sempre, dunque, ma un intrattenimento di tutto rispetto; ad avercene di libri così!
April 26,2025
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Avrei dovuto leggerlo in 4 settimane con un favoloso gruppo di lettura a cui sono debitrice di questo nuovo avvicinamento ai Grandi Romanzi Dumasiani, della cui lettura mi sono privata in tutti questi anni non so neanche io perchè, e invece l'ho letto in qualche giornata. Non so se l'insonnia notturna degli ultimi due giorni sia stata causata dal desiderio di finirlo, o se avendo a disposizione un paio di notti insonni io ne abbia approfittato, fatto sta che l'alba è sorta sulla parola fine (e sulla consapevolezza che Dumas ah Dumas, boia d'un vigliacc direbbe un romagnolo, dove vigliacc non significa vigliacco ma ribaldo).

Perché iniziare un qualsiasi romanzo di Dumas (senior) significa farsi prendere da una malìa inarrestabile che costringe a leggere capitolo dopo capitolo, rimanendo fissi col pensiero a cosa accadrà successivamente. Anche quando i personaggi non sono particolarmente simpatici o interessanti*, la capacità di costruzione delle storie singole intrecciate alla Storia di Dumas è fenomenale. Più lo sfondo è complicato, più Senior gode a infiorettare, fregandosene sostanzialmente dell'accuratezza, poiché quello che gli interessa è un arazzo di fondo con qualche figura che si staglia, un ordito su cui incastonare le sue gemme sfavillanti, le pietruzze colorate, i fili opachi, i nastri, i festoni.
Mi sono buttata sui capitoli mai sazia, come una Madame Tourville mai sazia di piani di guerra, e mi sono fatta prendere la mano incredula che ancora una volta l'amore sarebbe finito male e avrebbe prevalso la faccia tosta ma soprattutto l'indifferenza dei reali.

*a grandissime linee, siamo dalle parti della Fronda dei nobili, il Gran Condé è in prigione a scontare i suoi tentativi di alzare la cresta e spodestare il reuccio, Anna&Mazzi. E così la principessa di Condé (moglie) chiama a raccolta i nobili per un braccio di ferro a chi ce l'ha più .... reale.
Ci sono due adorabili fanciulle, che si nascondono in vari modi (una sotto panni maschili, l'altra sotto sembianze di fanciullina ingenua) per manipolare i maschi che tentano di dirigere le loro vite, ci sono le principesse che per la causa sacrificano anche la parola data, ci sono le intelligenze che devono combattere quotidianamente per fare prevalere il buonsenso sulla forza bruta, ci sono le figure di contorno, a cui Dumas dedica forse le sue più belle pennellate.
Le scene d'amore in genere sono strazianti, sia per il contenuto che per la forma, tante lacrime, sospiri, sguardi tremuli, singhiozzi, mani che dicono tutto. Una noia. Mentre le scene di battaglia, ma soprattutto delle sommosse, ah, si vedono gli echi della rivoluzione!
L'ultimo capitolo sarà stato un pegno al bacchettonismo che stava invadendo la France.
Alla fin della festa la cara Nanon se l'è spassata assai; la povera Claire ha compreso che la politica se li mangia e poi li sputa, i comuni mortali; Cauvignac è pronto per nuove avventure e Noalles vivrà per sempre nel cuore di chi l'ha amato. Mentre la regina Anna e la principessa di Condè se ne vanno insieme in carrozza, regalmente superiori agli sfracelli che hanno causato nelle vite altrui
April 26,2025
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4 stars for the story; barely 1 star for the ending. Really, Dumas?
April 26,2025
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7 AUG 2016 - beginning the proofing of Volume 1 of 2. I am excited. Soon you will have the opportunity to download this book for free at Project Gutenberg.

27 AUG 2016 - Fantastic! This book has it all - intrigue, assumed identities, passions of the heart. I have completed the proofing of Volume 1 of 2. I will email asking for Volume 2 later today.

28 AUG 2016 - received Vol. 2 this morning. Will begin proofing this evening. I got so caught up in the "reading"/proofing of Vol. 1 that I had to start a section over because I just read over the errors (though there were not so very many).

11 SEP 2016 - Volume 2 completed.

Oh, goodness! What a great read this turned out to be. I loved every minute of it and my 5 stars reflect this. I am sad knowing these characters will not be waiting for me. I feel certain you will enjoy this novel, too. Please wait for it to be made available on Project Gutenberg (for free!). Enjoy!

23 Sep 2016 - available at Project Gutenberg

Volume 1 - http://www.gutenberg.org/ebooks/53124

Volume 2 - http://www.gutenberg.org/ebooks/53125

11 AUG 2017 - a reread because I will be leading a group read at the 19th Century Literature at Yahoo in the Autumn.

11 SEP 2017 - just as good the second time.
April 26,2025
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Dumas is the master of encapsulating physiognomy in writing. Reading Dumas feels like having a front row seat for a play. Characterization and dialogue are superb.

If you enjoyed The D’Artagnan Romances, including The Three Musketeers, you will likely also enjoy The Women’s War; another fabulous tale of historical fiction set during the early years of Louis XIV when Queen Regent Anne of Austria ruled France.

Although the main theme is somber with rebellious forces plotting to overthrow the throne, Dumas still manages to entwine witty humor throughout. I lost count of the number of times I laughed out loud. I empathized with nearly every character regardless of what side they were on; a clear sign of a job well done.

Several plot twists and turns exist, and some surprised me. The ending provides closure for all fo the focal characters. It was heart wrenching and I was in tears after finishing.
April 26,2025
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Com'è bella l'avventura!

Ambientato nella Francia del Seicento durante il periodo della Fronda, “La guerra delle donne” è uno dei tanti piacevoli romanzi scritti da Dumas (padre). Nanon de Lartigues e Claire de Cambes – innamorate dello stesso uomo, rivali in guerra e in amore, che combattono senza esclusione di colpi – sono le protagoniste che reggono le sorti di una vicenda dall’intreccio appassionante e divertente ma anche fosco e tragico, su un'epoca remota e da riscoprire. Qui gli uomini sono sullo sfondo, relegati a un ruolo da comprimari.
Il libro è godibile, la narrazione non è mai pedante e le emozioni, gli intrighi, le avventure si susseguono e rendono la lettura scorrevole. Parbleu, è pur sempre “Dumas-santosubito-padre”, e di Dumas non si butta via niente, ma questo romanzo è e resta un puro e semplice romanzo d'appendice in cui non c’è traccia dell'ironia, della potenza, della cialtroneria e del trascinate spirito avventuroso dei Tre Moschettieri. Decisamente meglio questi, a cominciare da lui, il tormentato, romantico Athos.

http://youtu.be/XBlhyaqzvL0

April 26,2025
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Very engaging book, compelling, I was even going to be a fan of Alexandre Dumas...Except he killed the hero! There you were at the edge of your seat and the hero kept on getting out of tight situations and then...! He is killed! I couldn't even finish the book! Very worth while though, more captivating to read than the Count of Monte Cristo.
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