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April 17,2025
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Non so bene se sono io o che... di pescare tra i classici e pensare di tirare su solo carpe dorate e ritrovami con copertoni usati. Forse non trovo io il fiume giusto o le mie esche sono andate a male, ma io credo che non c'è niente di peggio che mettersi a leggere un libro pensando di andare sul sicuro e poi ritrovarsi in mano delle alghe puzzolenti.

Il mondo nuovo è stato scritto nel 1932 e beh non è che è poi tanto nuovo nel 2021 e neanche un usato sicuro a dire il vero, più che altro è invecchiato male... Ritorno al mondo nuovo è del 1958 e qui molti spunti ci sono e si capisce che l'autore da il meglio di sé come saggista, ma anche qui quanto scritto, a parte alcune idee di fondo, sono state travolte dalla caduta del comunismo e dall'arrivo di internet che fa sembrare quanto scritto dall'autore sulla televisione e la stampa praticamente appartenente ad un'altra era geologica.

Per tornare al romanzo, si sentono tutti i suoi quasi cent'anni e sembra di aver già letto (e visto) ripetutamente di utopie negative del futuro, dove le masse sono controllate attraverso vari sistemi più o meno originali, con scopi più o meno malvagi (e in ogni caso 1984 o Fahrenheit 451 sono su un altro livello, per citare altri classici da paragone); qui la popolazione non viene tiranneggiata con la repressione e la violenza ma stordita con giochi, soddisfazioni materiali, sesso libero e una droga che ottenebra la mente con sogni fantastici e viaggi mentali, sembra di vedere una sorta di impero romano portato nel futuro.

Una divisione in classi, una popolazione allevata in provette, un predisposizione genetica e un addestramento mentale dalla nascita impartito mediante varie tecnologie che inquadrano le persone a secondo della loro funzione predestinata da un'oligarchia che governa e professa una stabilità demografica dove tutti sono felici (anche nelle caste inferiori perché programmate geneticamente ad accettarlo), tutto molto interessante sembrerebbe... solo che... che la storia e i personaggi sono davvero un disastro totale... i protagonisti mi sembrano recitare una parte (da cani per giunta) dove più che sembrare reali sembrano semplicemente professare e divulgare le idee dell'autore. Oltretutto molti si muovono e pensano (una pagina in un modo e in un'altra in tutt'altro) in maniera incoerente e quasi a caso come se più che essere chi conduce la storia ne siano completamente alieni; ma veniamo al personaggio principale: John, il "Selvaggio", che viene trovato per caso in una "riserva" di non "civilizzati" e catapultato nella Londra del futuro: pensate un po' si ribellerà e finirà male, caspita che trovata geniale! Un Tarzan del futuro che per lo più cita Shakespeare, puritano e moralista, che manco si toglie lo sfizio di consumare un coito per il piacere almeno dei lettori... macchè giù a flagellarsi la schiena con la frusta a nove code come nel peggior periodo nero del Medioevo (ma perchè?! ma che c'entra?!).

Più che un romanzo, un saggio mascherato, ma soprattutto una noia che dimostra tutti i suoi cent'anni e a mio discapito posso dire che trovo molto più attuali e leggibili che so... Dostoevskij, Tolstoj e Dumas.
April 17,2025
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Dopo i saggi, i distopici sono i libri che preferisco! Mi proiettano in un futuro che può essere catastrofico, mostrando quello che potrebbe accadere se non si presta attenzione al progresso e alla scienza (in questo caso si è innescata l'illusione del piacere e della felicità)... oppure, più raramente, in un futuro migliore e rigoglioso.
Questo testo, inoltre, ci ricorda che l'efficienza perfetta non lascia spazio alla libertà e all'iniziativa personale. Huxley ha intuito, nel 1932, come oggi questa autonomia o addirittura il desiderio di essa sia in disastroso declino... in alcune parti del mondo è già palesemente scomparsa. L'incubo, la crisi permanente, è dietro l'angolo che ci attende, ma il governo della manipolazione è già in atto. Interessante, infatti, il discorso sulla sovrappopolazione: la nostra rimarrà una specie vivipara che si riproduce a casaccio, stremando la terra; perché il problema del rapporto fra rapido accrescimento della popolazione e risorse naturali, stabilità sociale e benessere dei singoli, è un gran problema, direi per uno sregolato capriccio. E il tempo è contro di noi.
C'è bisogno di un'educazione alla libertà - libertà valore supremo - basata anzitutto sui fatti e sui valori.
Riassumo l'ultima parte del libro con queste parole: lavaggio dei cervelli; persuasione; propaganda tossica; falsa istruzione. E questo mi rimanda a:
"La dittatura perfetta avrà la sembianza di una democrazia, una prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno mai di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù".
L'anno inizia bene, stelle 5-
April 17,2025
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What would happen if you were designed in a lab? If things like hair color, height, and IQ, were determined by a Greek letter? Brave New World is a book where people are born in test tubes. They are then decided to be in the Alpha, Beta, Gamma, Delta, or Epsilon class. Then they decide all of your characteristics, based on what class you are in. As you group up, you are taught morals through the hypnopaedic process (sleep-teaching). One of these morals is to not like being alone. But, there is a man named Bernard Marx who has different ideas. He prefers solitude to company. This makes him unique to the society, which threatens England’s moral structure.
A theme from the book is “Having people have diverse thought processes is important.” Something that the author did great was portraying a possible future. Also, he did a great incorporation of complexity and simplicity. It was a very interesting style of writing to read.
The book Brave New World is a classic for a few reasons. One reason is the quality of the writing. Another reason is the genius involved in the book. Finally, The book’s plot is very interesting and complex.
Clearly, the book, Brave New World, is an amazing work of art.
April 17,2025
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Tonight, I finished "Brave New World", a book published in 1932, by Aldous Huxley. Ironically I was wearing work boots and pants, and on the clock for a fortune five hundred company. A pawn, an epsilon if you may, in this world run on time, money, and class. His visions have come true in a sense, but just the fact that we can read such things proves different. But, it does give proof that maybe his new society had it right. If I had never read this book, or any book, or any free form of entertainment, I wouldn't know any better than what's right in front of me. Oblivious happiness. So, maybe the secret is to care a bit less, and stop looking so deeply? Well, if you never know, and if you never dare to know, then what the fuck is the point? To just work your life away, have meaningless sex, watch oatmeal tasting movies, and not know any better? To just pop a pill and settle for the mundane. To not think differently ever. Huxley for me confirms beliefs in the way I was brought up and taught to think and believe. To never stop asking questions, to always search for more, and to not be afraid of failure, in fact, embrace it, and learn from it. Keep dreaming, and keep learning.
I recommend this and "Island" for a bit of an escape of everyday life.
April 17,2025
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Questo è uno di quei libri che piacciono a me, quelli che ti fanno mettere in discussione la tua visione del mondo, o semplicemente la tua visione su un aspetto del mondo. Non è quindi un libro che mi aspetterei di vedere tra le mani di un sudato bagnante intento a trascorrere quelle due settimane di evasione dal mondo del lavoro stravaccato su di un lettino tanto scomodo quanto costoso. O forse sì, d’altronde i lettori durante le loro vacanze marittime sono esseri difficilmente qualificabili.
Il mondo nuovo, oh mirabile mondo nuovo, offre una visione tristemente plausibile dove la stabilità è ciò che regola la vita delle persone, una stabilità nata dall’ignoranza, letteralmente, delle persone.
Un mondo dove ogni persona è felice, e non a modo suo, ma nel medesimo modo degli altri. Persone ridotte, tramite condizionamenti che prendono il via fin da prima della nascita e proseguono per tutta la loro vita, a vivere felici, secondo il concetto di felicità dettato dall’alto e non perseguito dal singolo. E, appena scaturisce un sintomo di infelicità, o d’inquietudine, dettato dalla semplice riflessione, nessun problema, c’è il soma. Una droga che, in base al dosaggio, ti riporta a essere felice, a nascondere quei sintomi, facendoti dimenticare il tuo stato precedente e le tue riflessioni (nel nostro mondo questo viene fatto in modo molto più velato, ne siamo vittime inconsce).
E poi c’è la fetta di mondo dei selvaggi, i non civilizzati, che subiscono con un silenzio d’accettazione di fungere da animali nello zoo per i civilizzati del mondo nuovo. Vedere i loro modi eccentrici e fuori dalle righe, vedere delle famiglie, assistere a riti e usanze anche violente, fa divertire, e genera al tempo stesso orrore, i paladini della felicità e della stabilità. E tutto è così vero, così attuale, ma è anche tabù, un mare limpido di tabù.
E il discorso, a più battute, verso la fine tra uno dei protagonisti e il governatore (un uomo intelligente che ha coscienza dello stato in cui fa vivere le persone ma che ha anche idee ben argomentate a suo favore) è un chiaro esempio di come ci sono certe cose, certe questioni, del mondo che non si possono affrontare, devono rimanere lì stabili e radicate dentro più persone possibili, altrimenti quella finta armonia che appiattisce ogni volontà di cambiamento con la retorica cesserebbe di essere accettata, o quantomeno verrebbe messa in discussione.

Un piccolo appunto: la storia è piena di difetti dal punto di vista narrativo, pure l’autore stesso ne ha evidenziati alcuni, ma vi assicuro che non vale la pena soffermarsi su di essi perché non è la storia dei protagonisti a caratterizzare il libro.
April 17,2025
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Il futuro dipinto da Huxley è un 'mirabile mondo nuovo' in cui lo 'Stato mondiale' recita impietosamente il suo motto: 'Comunità, Identità, Stabilità'.
L'identità fisica e mentale fra gli individui viene raggiunta attraverso la biochimica applicata, la quale permette una standardizzazione genetica di uomini e donne. L'individuo, pertanto, privato del suo fondamento biologico, non è più un essere umano, ma un essere disumano. In partica, un automa. La dovizia di particolari su come tecnicamente questo avvenga, nei 'Centri di comunicazione e di condizionamento' rende lo scenario iniziale, già tetro e gelido, inquietante. Anche perché il mondo nuovo non si limita a covare embrioni, sostituendosi a madri e padri, ma li predestina a una condizione sociale. Ciascuna è utile, col suo compito prestabilito, al funzionamento del tutto e ciascuna è condizionata a essere cosciente della sua utilità, per la Comunità, di se stessa e delle altre. Il condizionamento avviene durante l'infanzia grazie alla psicologia e alla biologia applicata (ipnopedia). Il totalitarismo perfetto, però, perfetto ancora non è. I centri commettono, anche se raramente, dei piccoli errori, creando degli automi che mentalmente possiedono ancora la capacità di porsi interrogativi. É il caso di Bernard Marx...
buona lettura!
April 17,2025
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n  Brave New Worldn

A difficult book to rate. I thoroughly hated the journey. Random thoughts that popped into my head along the way included:

-tI’d like to go to Iceland. Right now.
-tI could really use a soma tablet.
-tDystopia is so not my cup of tea

The ideas communicated are both profound and profoundly disturbing, but the vehicle used to communicate them to the reader is simply excruciating. Lame, shallow characterizations along with a simplistic and simply boring plot = a lethal combination. In the excellent foreword (which I don’t recommend reading until the end), Christopher Hitchens suggests that the characters are two-dimensional for a reason – because the Society of BNW has snuffed out their emotional and intellectual depth. This may be so, but it makes for painful reading. Nabokov detested the “novel of ideas” for very good reason – they just aren’t much fun.

And yet I thoroughly enjoyed the climactic conversation between the Savage and the World Controller. Here we get to hear Aldous – channeled via Mustapha Mond – brilliantly lay out his full dystopic vision. I just couldn’t bear the path taken to get me there.

n  Brave New World Revisitedn

The earlier chapters on population pressures, over-organization, and propaganda are quite prescient and interesting. I lost interest once he began delving into how the future state will brainwash and distract the individual, and I suspect he did as well. In the end notes, Huxley is quoted as saying, upon completing BNW Revisited, “I am sick and tired of this kind of writing."

Finally, it must be said that Huxley was a futurist but was also inevitably a product of his time. His obsession with eugenics, his belief in the hereditary nature of intelligence, and his obvious anti-Semitism detract and distract from his core message.

Still, I couldn’t have hated it all that much as I just added n  Islandn and n  Point Counter Pointn to my GoodReads queue…

April 17,2025
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Reclamiamo il diritto di essere infelici

Chi si interessa di ingegneria ed automazione sa che di fronte ad un determinato problema il progettista ha l'abitudine mentale di analizzarlo, individuarne i dati e le variabili in gioco, fissare gli obiettivi e quindi procedere alla progettazione del sistema per ridimensionarlo, con metodo. Senza tenere conto di fattori etici o legati alla morale.

E se tentassimo di risolvere i problemi del mondo attuale con la stessa logica, funzionerebbe?

Obiettivo: eliminazione guerre. Soluzione: creare un governo mondiale che assicuri a tutti ordine ed pace, secondo il motto: "Comunità, Identità, Stabilità”.

Obiettivo: miglioramento della specie. Soluzione: creare un ordine mondiale che regoli le nascite dei bambini in laboratorio per via extrauterina, cancellando gravidanze e parti. Manipolare geneticamente gli embrioni dividendo la società in classi, secondo le capacità intellettive e fisiche dell’individuo. "Tipificare" uomini e donne in infornate uniformi, ossia applicare i principi della produzione in massa alla biologia.

Obiettivo: miglioramento della stabilità e della qualità della vita. Soluzione: controllare la popolazione con tecniche di indottrinamento e di condizionamento mentale durante il sonno, per convincere ciascuno della propria felicità e del proprio ruolo nella società, smorzando gli istinti egoistici e competitivi. Abolizione della famiglia tradizionale e del matrimonio. Incoraggiamento dei comportamenti sociali di tipo consumistico e dell'uso di droghe, che riducono lo stress; incoraggiare la sessualità per sviare qualunque impulso di ribellione e tensione nei confronti della società. Programmare la vita fino a sessant'anni senza decadimento, con successiva morte serena e senza traumi. Eliminare handicappati, omosessuali e vecchi dalla società.

Obiettivo: stabilità economica. Soluzione: provocare disgusto per libri, fiori e per sport all'aria aperta che non necessitino di complicate attrezzature costose. Promuovere i consumi con slogan "Più sono i rammendi e minore è il benessere", "È meglio buttare via che aggiustare" etc.

Funzionerebbe, certo. E anche bene, probabilmente.

Ma questa ipotesi, che ci descrive benissimo Huxley ne "Il mondo nuovo" del 1931, ci appare invece come un inferno, perché va a minare l'unicità dell'uomo auspicandone la standardizzazione.

In realtà noi amiamo le nostre imperfezioni, le nostre sensazioni, i nostri sentimenti, le nostre debolezze, la nostra libertà. E una vita senza queste cose sarebbe inutile e senza senso.

"Io voglio Dio, voglio la poesia, voglio il pericolo reale, voglio la libertà, voglio la bontà. Voglio il peccato." "Insomma" disse Mustafà Mond "voi reclamate il diritto di essere infelice."

Purtroppo non siamo così lontani dal modello ipotizzato da Huxley e credo dobbiamo fare un notevole sforzo per evitare che questo approccio scientifico possa essere applicato estensivamente al "nostro" mondo.

Curioso cosa scriveva Huxley riguardo ai candidati politici:

"Contano davvero solo due cose: la personalità del candidato e la maniera in cui la sanno proiettare gli esperti della pubblicità. Il candidato deve essere bello, in qualche modo, o virile o paterno. Deve saper intrattenere il pubblico senza annoiarlo. Il pubblico, avvezzo alla televisione e alla radio, vuole lasciarsi distrarre, e non ama che gli si chieda di concentrarsi, di compiere una lunga fatica intellettuale. Perciò i discorsi del candidato attore devono essere brevi e scattanti. I grandi problemi del momento debbono esser liquidati in cinque minuti al massimo. La natura dell'oratoria è tale che fra i politici e i chierici c'è sempre stata la tendenza a semplificare le questioni complicate. Dalla tribuna o dal pulpito anche al più coscienzioso degli oratori è difficile dire tutta la verità. I metodi che si usano oggi per vendere il candidato politico, come se fosse un deodorante, danno all'elettorato questa garanzia: egli non sentirà mai dire la verità, su niente."

Inquietante, inquietante davvero...
April 17,2025
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n  "Libero come un uccello"n

Insieme a "1984" di George Orwell e "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury, "Il mondo nuovo" forma La trilogia della letteratura distopica per eccellenza. Ognuno dei 3 libri descrive, come un mondo governato da un potere assoluto e totalitario non sia conveniente, anzi che mina l'individualità personale.
Scritto anni prima dei 2 sopracitati, "Il mondo nuovo" delinea un futuro che, nel 2011 anno della mia lettura, le profezie e le previsioni di Huxley non sono lontanissime dal vero, anzi...
Da leggere e rileggere assolutamente, prima o poi nella vita!
April 17,2025
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I thought at first: wtf. Who can think of such a thing? the book leaves a thoughtful impression. you learn to look at the sciences, religions and art, as well as social interests in a new way. Awesome book!
April 17,2025
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This one just didn't live up to the hype I had built up about it. I feel bad giving it 3 stars but I just didn't enjoy it that much. I'm sure I should have read it long ago.
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