E' la storia, autobiografica, di una relazione tossica ambientata nella New York dei primi anni '60. Sporca, disperata, poetica come un pezzo di Lou Reed. Scrittura eccellente, non so se sia perché Michaels è un genio dell'immediato o un maestro del meditato. Libro tralaltro brevissimo che si divora, e fa male. Voglio leggere i suoi racconti.
Ci si può nutrire l'uno dell'altra? Ci si può amare o mostrare il proprio bisogno d'amore facendosi del male? E la follia può essere contagiosa? Un romanzo che parte in maniera strana ma che piano piano travolge.
Excellent succinctly written story about a beautiful love (and anti-love) story capturing a tumultuous marriage. Equally beautiful, equally terrifying in the small everyday gestures. Reeks of domestic power in the most simplest subtle forms.
Una storia d'amore? Non credo: la storia di un matrimonio tra una persona fortemente problematica, con un vissuto doloroso e complicato, e una persona almeno apparentemente sana. Questa somma produce una relazione disturbata, fatta di violenza, disperazione, piccole ripicche, ossessione, gelosia. La cosa davvero conturbante è che, in piccole dosi, alcuni atteggiamenti descritti nel libro possono essere addirittura ritenuti normali: è ciò che più mi ha fatto riflettere. La scrittura è essenziale, alterna narrazione a estratti di diario e trascina in questa coppia folle, a volte portandoti a chiederti: Ma io sarei stato/a in grado di comportarmi diversamente? Riporto qualche estratto che mi è particolarmente piaciuto.
Sarebbe stato facile lasciare Sylvia. Fosse stato difficile, forse l'avrei fatto.
Il sabato è passato cercando di compensare il venerdì. Abbiamo dormito, fatto l'amore, mangiato. Io non ho scritto, lei non ha studiato. Abbiamo cercato di riaddormentarci, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo rifatto l'amore. Non bene, ma fino all'esaurimento. Lei ha detto: "Non sei naturale". Abbiamo dormito.
Continua a dirmi che io penso che lei sia un cesso. Non le piace il suo viso, non le piace il suo corpo. Non voglio amarla più. Troppo difficile. Non ce la faccio.
La naturalezza del nostro essere insieme in quel momento mi fece riflettere: È questo l'amore? E, se ci si innamora di qualcuno, il sentimento per quella persona può mai finire?
Eccessivamente ripetitivo, noioso e claustrofobico. Ah, e non ho sopportato neanche i personaggi. Per quanto avrei davvero voluto immergermi in questa storia turpe e tossica, mi sono ritrovata a leggerla il più velocemente possibile per terminarla subito.
Mi rendo conto di quanto questo sia un giudizio molto soggettivo: non contesto l’abilità di scrittura né niente di simile, ma non mi è stato possibile riuscire a instaurare un legame con la narrazione, quindi non sono riuscito ad apprezzarlo. Peccato. Per me tempo perso.