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April 17,2025
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Tired of dragging myself around my small local library for hours, not finding what I wanted to read, I decided to challenge myself by reading a number of the Best 100 books by Time, Modern Library, etc. Some books (ahem, Ulysses - sorry Bloomians, but the man was just showing off) have been torture, but with some it has been like discovering pearls in an oyster. The Assistant by Bernard Malamud is one of those pearls.

Summaries I have seen say it is a book about a Jewish grocer in the fifties and the assistant who steals from him. That is like saying Moby Dick is just about a whale. It is a fascinating account of a man who has seen his life go by in a little dark store but who still remembered the fields and open sky of his Russian boyhood. It is about a man who shows that redemption is possible and not just for novels. It is brought to us with writing that is so clear, I felt that I was standing there watching them.

I finished with a catch in my breath and my hand on my heart. I highly recommend this novel to all readers of true literature.
April 17,2025
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Ogni occhiata perduta, per uno che viveva di sguardi, era una perdita irrimediabile


Uno legge un libro e trova in esso ciò che desidera

Lo dice Malamud nella bella intervista che fa da appendice al libro. Io non so quanti di voi troveranno ciò che desiderano in questo libro. Si può desiderare di sentirsi addosso un'ansia strisciante? Di sentirsi respinti e allo stesso tempo attratti dalle pagine che si sta leggendo?
Questo libro è una partita a Snake. Il serpente riempie lo schermo e anche se sappiamo che finirà per mangiarsi la coda, c'è il desiderio di vedere quanto diventarà lungo prima che ciò accada.
Il serpente è Frank, il commesso, uno che si intrufola in negozio con l'inganno e striscia fra gli scaffali, il registratore di cassa e il retro bottega. Uno che ha adocchiato l'uovo della coppia di uccelli che gli ha dato lavoro, e sogna di farne un sol boccone. Gli uccelli sono Morris e Ida, due ebrei di mezza età gestori di un negozio malandato in un isolato spettrale di New York. Il loro uovo è la figlia Helen, ventitrenne, carina, sola e delusa dalla vita.
Malamud scrive con una prosa semplice, pacata, priva di passaggi teatrali. Il risultato è che tutti i cambi di direzione che opera appaiono inevitabili. Per assurdo questo (anche se non se ne riceve la sensazione) è un libro pieno di colpi di scena ma essi si mimetizzano nella storia proprio come farebbe un serpente nella vegetazione. E' un libro triste e proprio nella sua scena più triste diventa grottesco. E' un libro che sembra non offrire nessuna speranza e invece si chiude con una speranza di riscatto.

Uno legge un libro e quando trova ciò che desidera, lo apprezza.

Mi aveva già colpito la sua raccolta “Racconti” ve n'erano alcuni notevoli. Visto che in quel caso detti quattro stelle approssimando mezzo punto per difetto, questa volta ne accendo cinque e auguro a chiunque di trovare quello che desidera leggendo (non necessariamente Malamud)

April 17,2025
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"L'America era diventata troppo complicata e un uomo non contava più nulla. Troppi negozi, troppe depressioni, troppe ansie. Cosa aveva voluto fuggire, venendo qui?"

Ho letto finalmente questo romanzo, ormai vero e proprio classico della letteratura americana che mi è piaciuto tanto.
La storia di un uomo integerrimo risucchiato da una bottega di alimentari ormai stantia, una sorta di buco nero che ha risucchiato tutte le sue energie e quelle di sua moglie, una donna infelice e frustrata e perfino i sogni della loro figlia, una sognatrice intrappolata nella vita grigia dei suoi genitori. Per finire un ambiguo commesso, il personaggio più interessante della storia, un po' scapestrato, quasi tenero, decisamente imbroglione ma pieno di buone intenzioni che non sempre riesce a tradurre in realtà. Un uomo a tratti misterioso, a tratti assolutamente detestabile che ha fatto oscillare per tutta la durata della storia i miei sentimenti nei suoi confronti ma che, proprio per questo, ho trovato costruito da Malamud alla perfezione.
Sarà lui a sconvolgere le vite di tutti gli altri personaggi in una narrazione che mi ha lasciato addosso un incredibile senso di impotenza e tanta, tantissima malinconia.

Bernard Malamud possedeva una di quelle penne raffinatissime che per essere efficaci ed eleganti non hanno bisogno di abbellimenti, metafore ardite e di nessun tipo di gioco linguistico, ma che hanno nella semplicità il loro più grande pregio.

Mi è piaciuto moltissimo.
April 17,2025
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Despre capodopere, ce ai putea scrie? Despre “celelalte” cărți este mult mai lesne de scris câte ceva. Dar capodoperele grăiesc deplin despre sine.
April 17,2025
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La historia se desarrolla en la década de 1950 en Brooklyn, Nueva York, y gira en torno a la vida de un inmigrante judío llamado Morris Bober, un hombre que ronda los sesenta años, trabajador y empobrecido, que posee una pequeña tienda de ultramarinos. Está casado con Ida, una mujer de fuerte personalidad pero con problemas de salud, y tienen una hija llamada Helen. A pesar de su dedicación y determinación, la tienda de Morris apenas logra cubrir gastos y él se enfrenta con dificultades financieras. Un atraco en la tienda, en el que resulta herido, lo deja al borde de la bancarrota.

Frank Alpine, un joven vagabundo ítaloamericano, entra poco después en la vida de Morris y se “autocontrata” como dependiente en la tienda a cambio de comida y alojamiento, a pesar de la reticencia de Morris e Ida, que no pueden pagarle un sueldo.

La novela explora temas como la adversidad, la pobreza, la miseria, la moralidad, la culpa o la redención; examina los dilemas morales y la lucha interna de los personajes entre el bien y el mal, al tiempo que compone un retrato muy vívido de la inmigraciòn judía en América. Ahonda en los conflictos de los inmigrantes y refleja el choque de culturas entre la identidad judía y la gentil. La novela presenta una representación muy auténtica de la década de 1950 en Brooklyn, Nueva York, y de las tensiones y dinámicas culturales de la época. Esto proporciona una base sólida para la historia y brinda una inmersión más completa en el entorno en el que se desarrolla la trama.

Los personajes de la novela están bien desarrollados y tienen dimensiones complejas; son imperfectos y, en ocasiones, sombríos. El autor logra retratar sus luchas internas, conflictos morales y evolución personal, lo que los hace realistas y cautivadores para el lector. A través de los personajes de Morris y Frank, la novela examina la naturaleza humana, mostrando la capacidad de los personajes para cambiar, crecer y encontrar redención en medio de desafíos y dificultades. Este enfoque en la condición humana y la búsqueda de significado hace que la historia resulte conmovedora y memorable, aunque también pesimista y falta de esperanza.

Recomendaría la lectura de esta novela a aquellos lectores que disfrutan de la literatura clásica con una narrativa introspectiva y detallada, o que buscan reflexionar sobre la moralidad y la redención, pues la obra plantea preguntas profundas sobre la moralidad y la ética, y explora temas de redención y cambio personal.
April 17,2025
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Siamo in un povero quartiere della Manhattan degli anni ’60, un microcosmo costruitasi in seguito all’ondata delle emigrazioni. Morris Bober è un povero proprietario ebreo di un angusto negozio di alimentari, che manda avanti con mille sforzi e mille privazioni. Accanto a lui la moglie Ida, un occhio vigile, guardingo e timoroso, e la figlia Helen, giovane e bella ma dedita a un frustrante lavoruccio da segretaria e schiacciata dal rimorso di non aver potuto proseguire gli studi. Su di loro, lo spettro del figlio Ephraim, morto giovanissimo per una malattia non chiarita. Quando nel loro negozio e nella loro vita entra Frank, giovane commesso italiano, tutto sembra subire una lenta impennata per poi precipitare inesorabilmente verso il fondo.
Quelle dei personaggi di “Il commesso” sono tutte vite miserevoli, minute, spinte da ambizione e onestà ma, nonostante questo destinate, quasi fosse scritto nel loro DNA, al fallimento: Emile Zola, che nell’ “Assommoir” ha raccontato una storia dalle simili dinamiche di fondo, seppur ambientata in altri luoghi e in altri tempi, si sarebbe leccato i baffi. Non c’è salvezza nonostante i buoni propositi, non c’è respiro nonostante momenti di apparente stasi, non c’è nemmeno un amore vero, tutto pare soffocare sotto un destino avverso. Perché? Forse perché c’è gente che nasce davvero sfortunata? O che è talmente influenzata dalla famiglia e dall’ambiente in cui vive, che non potrà mai cambiare del tutto il corso della sua vita, come la buona Grevaise dell’ “Assommoir”? O forse perché l’onestà vera, priva di un briciolo di furbizia e amor proprio, non ripaga mai del tutto? Insomma, siamo davvero noi gli artefici del nostro destino o, al di là di questo, abbiamo sempre e comunque la forza e le possibilità per ribaltarlo?
“Il commesso” è un romanzo che andrebbe studiato come un classico, vista la complessità di temi e dinamiche celati sotto una scrittura semplice. E che, dopo una narrazione apparentemente apatica, precipita in un finale prevedibile, lasciando addosso una patina di malinconia. Un capolavoro della narrativa americana contemporanea, una cronaca di struggente delicatezza.
April 17,2025
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È un romanzo strano, non contiene passaggi eccezionali, insiste nel tenere lo stesso passo e lo stesso tono fino alla fine, eppure lacera e strappa e procura un dolore sordo.

La vicenda ruota attorno al destino di una bottega disgraziata: un negozio di Brooklyn negli anni del secondo dopoguerra. La stessa unità di luogo per tutta la narrazione: un negozio di alimentari che patisce una crisi finanziaria e le difficoltà di sbarcare il lunario della famiglia ebrea che lo gestisce.

È l'anti-favola americana, il Sogno Americano spogliato delle illusioni e degli stereotipi. L'atmosfera è lugubre, eppure calma, piana, si annega lentamente nella frustrazione, nel dubbio, nel rimpianto e nella colpa. Vi si respira "un odore di tomba scoperchiata".

Morris, il proprietario, è un inetto che non conosce riscatto, incapace di dare una svolta al proprio destino, vive in un perenne senso di vuoto, di non compiutezza, in bilico tra desiderio e rifiuto, con la sensazione di aver sprecato la vita. È onesto e perseverante, ma non serve a nulla, perché gli affari vanno male.

I personaggi di questa storia attendono qualcosa che non arriva mai, invidiano il prossimo, si logorano i nervi, desiderano molto, non si sentono all'altezza, cadono in trappola, consumano i giorni, lottano contro un senso di ingiustizia e di disordine morale. Eppure insistono e sopra tutto aleggia una malinconia, una dolcezza disperata che fa ben sperare fino alla fine.

In questa parabola moderna è difficile separare il bene dal male, l'onestà dal tradimento. Il destino del commesso, figura che da il titolo all'opera, è abbandonato nelle mani di un Dio sordo, lontano e indifferente.

"In camera da letto abbassò sospirando le tapparelle scure. Era già mezzo addormentato, tanto era il piacere con cui pregustava il sonno. Era il suo unico vero svago; andare a dormire con entusiasmo."
April 17,2025
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Il romanzo è ambientato in un quartiere povero della New York anni '50, dove un negoziante ebreo e la sua famiglia vivono e faticano a sbarcare il lunario a causa della sfortuna, della concorrenza e dei debiti, affiancati da un commesso, protagonista e contemporaneamente antagonista, in perenne conflitto con la sua stessa natura: è un continuo, sfiancante e confuso altalenare tra virtù e disonestà. È quest'ultimo il perno attorno cui girano personaggi e vicende, la famiglia ebrea non si fida di lui, ma è suo malgrado costretta ad accettare il suo aiuto in negozio per evitare il fallimento. Personaggio forte e debole questo commesso, generoso ma non disinteressato, crudele e sentimentale, ladro e onesto allo stesso tempo; sembra quasi esser lui a decidere come debbano procedere le vite altrui.
Un libro delicato, commovente, infinitamente triste e contemporaneamente comico.
April 17,2025
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Tre personaggi distanti, con un senso della vita da riscattare o da migliorare, o da dimenticare, che ruotano attorno ad una bottega senza futuro. Malamud li intreccia con una scrittura lineare in un'atmosfera tra il tragico e il comico. Una storia che potrebbe essere quella di tante botteghe che hanno chiuso nelle nostre periferie, ma in quella di Morris Bober, Frank, alla fine, si rivela un personaggio epico, capace di riscatto nella quotidiana lotta per la sopravvivenza. Malamud ha meritato in pieno le mie 4 stelle.
April 17,2025
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Per Manganelli � semplice e criptico, e forse � proprio questo il motivo per cui questo libro mi � piaciuto cos� tanto: una storia commovente e amara, ma che scorre via nelle apparenti banalit� quotidiane che ha risvolti profondi e toccanti.
April 17,2025
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داستان جذاب و پر کششی بود توصیه میکنم از دست ندید.با اینکه کتاب بیشتر از شصت سال پیش نوشته شده ولی مشکلاتی که شخصیت اول داستان باهاش دست و پنجه نرم میکنه بسیار شبیه به مشکلات امروز زندگی ماست.شخصیت پردازی خیلی خوبی داشت و نویسنده خیلی خوب کشمکش های درونی شخصیت های داستان رو نشون داده بود من که از خوندنش خیلی لذت بردم امیدوارم شما هم لذت ببرید
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