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Mentre leggevo, ho cominciato a scrivere su dei post it alcune frasi, alcune immagini, alcuni pensieri che le pagine mi suscitavano. Pezzi che mi sono rimasti più impressi. Qualcosa di significativo per me.
Mi piacerebbe cominciare ad utilizzare questo metodo quest'anno, per i libri che leggo. Per segnarmi più a fondo ciò che mi colpisce, per ricordarlo meglio in futuro.
L'avidità senza fondo dell'uomo. O, meglio parlare di un Sentimento del Destino Individuale.
Ricorda l'Uomo del Sottosuolo.
Le giornate in bilico. Immobilità. La trappola della stanza.
Joseph presta a Kitty "Gente di Dublino".
L'impossibilità di cambiare, di trovare strade nuove.
La descrizione del cielo, le nuvole. La nuvola dentro di noi.
La morte, inevitabile. Il futuro, impensabile.
L'uomo in bilico, l'uomo caduto. Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie.
Tram, poliziotti, ambulanze, diner. Nebbia, vicoli, edicole, immondizia.
Donne isteriche, donne stupide, donne che non si lasciano plasmare, donne cattive. Uomini ambiziosi, imprenditori, uomini che fanno domande e uomini che pensano al proprio orticello.
Ricchezza come valore. Le scarpe, gli abiti. Sei un pezzente.
Tosse, piedi bagnati.
Il pericolo di credere alle possibilità senza limiti.
Essere privi di significato. Morire.
Ma io devo sapere cosa sono.
Sogni terrificanti o fissare il soffitto di notte o di giorno le tapparelle, senza sapere che fare. Immobilità. Attesa.
Sappiamo che ci cerca, e ci aspettiamo di essere trovati. Ma come sarà?
Descrizione di volti, caratteri, stanze, luci. Dettagli e accostamenti insoliti.
Che uso fai della tua libertà?
Alienazione. Debolezza di visione.
Come affrontare il caos? Trovare delle risposte. Costruzioni ideali insufficienti.
Collerici verso l'altro. Per ragioni d'amore, solitudine e disprezzo verso noi stessi.
Una vita che continua vuol dire aspettative. La morte abolisce la scelta.
Non c'è dignità.
La ricerca è per tutti la stessa.
Desiderio della pura libertà.
Raffica di domande cui rispondere. Sotto torchio.
Joseph è cambiato, non si riconosce più nel Joseph di un anno fa. E nemmeno gli altri lo riconoscono. Sempre irascibile.
Ai pezzenti non è dato scegliere.
A volte dialoga con lo Spirito delle Alternative:
Preparasi alla vita, prepararsi alla morte.
Vuoi che io adori l'antivita. Io dico che non ci sono valori al di fuori della vita.
Tutti sono in bilico. Per ora un equilibrio non lo puoi trovare. Qual è il mio ruolo come uomo?
Credi di essere in grado da solo di rispondere a tutte le tue domande? Pura follia!
Ho il diritto di sottrarmi al destino di tutta la mia generazione?
"Se stesso" è diverso da "la propria vita".
Preservare se stessi. Non possiamo renderci immortali. Possiamo decidere solo ciò che possiamo decidere. Ancora, l'inevitabilità, la certezza della morte. La mente si può preservare, non la carne.
Siamo responsabili del nostro Io. Noi dobbiamo governare, non il caso.
Ma abbiamo paura. Vogliamo rinunciare alla nostra libertà. Chiediamo un guinzaglio.
Incapacità di essere liberi. Abbiamo un destino individuale, al di là di tutto?
Ricorda Ivan che parla con il diavolo (devo rileggerlo).
Volere, non riuscire a fare.
Niente posta. Chiudere le persiane, non aprire il giornale, lasciare la guerra fuori.
Parla in francese, a frasi fatte, mangia sempre fuori.
Il vicino di casa tossisce per attirare l'attenzione, non chiude la porta del bagno, ruba i calzini e li butta nel cespuglio fuori dalla finestra insieme alle bottiglie vuote.
La padrona di casa è malata; dall'inizio del libro (dicembre 1942) dicono che non si sa quanto ancora durerà. La morte arriverà, ma quando? È marzo 1943.
Primavera. I fiori hanno coraggio ad uscire. Tornate indietro, non sapete quel che vi aspetta!.
Promessa = minaccia.
Passeggiare, andare a zonzo e sentirsi in colpa. Retaggio di quando si andava a scuola.
Impossibile speranza. Impossibile ringiovanimento. L'uomo è diverso dalla natura in primavera.
Una farfalla inopportuna, un po' estranea all'intera condizione di questo secolo.
In onore alla trasformazione del tempo, farsi belli. Allo specchio: nuove rughe. Non riconoscersi nemmeno fisicamente. Inevitabile, il prezzo dell'esperienza. Non si ha altra scelta.
In banca, il direttore guarda i suoi documenti e poi lui in faccia. "Come faccio a sapere che questa persona è lei?".
Un anno fa avrei... Un anno fa non sarei...
Imbarazzo.
Dire di NO. Non spiegare perché. Avere princìpi nascosti da qualche parte, con la P maiuscola.
In passato non facevi... In passato non eri...
Doversi arrendere, ma con un sospiro di sollievo.
La mia vita era già abbastanza lunga da contenere periodi quasi dimenticati.
Sentirsi vecchi. Capire il significato di "irrecuperabile".
Visioni complete della vita, dall'alto. Tutto si fa più piccolo. Rivelazione degli accordi effimeri con i quali regoliamo la nostra vita.
Ora c'è. Prima non c'era. Poi non ci sarà.
Non ci si può fidare della realtà. Gli oggetti ci tradiscono.
Non ce la si può cavare da soli, la prossima mossa tocca al mondo.
Un altro libro giusto al momento giusto.
Mi piacerebbe cominciare ad utilizzare questo metodo quest'anno, per i libri che leggo. Per segnarmi più a fondo ciò che mi colpisce, per ricordarlo meglio in futuro.
L'avidità senza fondo dell'uomo. O, meglio parlare di un Sentimento del Destino Individuale.
Ricorda l'Uomo del Sottosuolo.
Le giornate in bilico. Immobilità. La trappola della stanza.
Joseph presta a Kitty "Gente di Dublino".
L'impossibilità di cambiare, di trovare strade nuove.
La descrizione del cielo, le nuvole. La nuvola dentro di noi.
La morte, inevitabile. Il futuro, impensabile.
L'uomo in bilico, l'uomo caduto. Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie.
Tram, poliziotti, ambulanze, diner. Nebbia, vicoli, edicole, immondizia.
Donne isteriche, donne stupide, donne che non si lasciano plasmare, donne cattive. Uomini ambiziosi, imprenditori, uomini che fanno domande e uomini che pensano al proprio orticello.
Ricchezza come valore. Le scarpe, gli abiti. Sei un pezzente.
Tosse, piedi bagnati.
Il pericolo di credere alle possibilità senza limiti.
Essere privi di significato. Morire.
Ma io devo sapere cosa sono.
Sogni terrificanti o fissare il soffitto di notte o di giorno le tapparelle, senza sapere che fare. Immobilità. Attesa.
Sappiamo che ci cerca, e ci aspettiamo di essere trovati. Ma come sarà?
Descrizione di volti, caratteri, stanze, luci. Dettagli e accostamenti insoliti.
Che uso fai della tua libertà?
Alienazione. Debolezza di visione.
Come affrontare il caos? Trovare delle risposte. Costruzioni ideali insufficienti.
Collerici verso l'altro. Per ragioni d'amore, solitudine e disprezzo verso noi stessi.
Una vita che continua vuol dire aspettative. La morte abolisce la scelta.
Non c'è dignità.
La ricerca è per tutti la stessa.
Desiderio della pura libertà.
Raffica di domande cui rispondere. Sotto torchio.
Joseph è cambiato, non si riconosce più nel Joseph di un anno fa. E nemmeno gli altri lo riconoscono. Sempre irascibile.
Ai pezzenti non è dato scegliere.
A volte dialoga con lo Spirito delle Alternative:
Preparasi alla vita, prepararsi alla morte.
Vuoi che io adori l'antivita. Io dico che non ci sono valori al di fuori della vita.
Tutti sono in bilico. Per ora un equilibrio non lo puoi trovare. Qual è il mio ruolo come uomo?
Credi di essere in grado da solo di rispondere a tutte le tue domande? Pura follia!
Ho il diritto di sottrarmi al destino di tutta la mia generazione?
"Se stesso" è diverso da "la propria vita".
Preservare se stessi. Non possiamo renderci immortali. Possiamo decidere solo ciò che possiamo decidere. Ancora, l'inevitabilità, la certezza della morte. La mente si può preservare, non la carne.
Siamo responsabili del nostro Io. Noi dobbiamo governare, non il caso.
Ma abbiamo paura. Vogliamo rinunciare alla nostra libertà. Chiediamo un guinzaglio.
Incapacità di essere liberi. Abbiamo un destino individuale, al di là di tutto?
Ricorda Ivan che parla con il diavolo (devo rileggerlo).
Volere, non riuscire a fare.
Niente posta. Chiudere le persiane, non aprire il giornale, lasciare la guerra fuori.
Parla in francese, a frasi fatte, mangia sempre fuori.
Il vicino di casa tossisce per attirare l'attenzione, non chiude la porta del bagno, ruba i calzini e li butta nel cespuglio fuori dalla finestra insieme alle bottiglie vuote.
La padrona di casa è malata; dall'inizio del libro (dicembre 1942) dicono che non si sa quanto ancora durerà. La morte arriverà, ma quando? È marzo 1943.
Primavera. I fiori hanno coraggio ad uscire. Tornate indietro, non sapete quel che vi aspetta!.
Promessa = minaccia.
Passeggiare, andare a zonzo e sentirsi in colpa. Retaggio di quando si andava a scuola.
Impossibile speranza. Impossibile ringiovanimento. L'uomo è diverso dalla natura in primavera.
Una farfalla inopportuna, un po' estranea all'intera condizione di questo secolo.
In onore alla trasformazione del tempo, farsi belli. Allo specchio: nuove rughe. Non riconoscersi nemmeno fisicamente. Inevitabile, il prezzo dell'esperienza. Non si ha altra scelta.
In banca, il direttore guarda i suoi documenti e poi lui in faccia. "Come faccio a sapere che questa persona è lei?".
Un anno fa avrei... Un anno fa non sarei...
Imbarazzo.
Dire di NO. Non spiegare perché. Avere princìpi nascosti da qualche parte, con la P maiuscola.
In passato non facevi... In passato non eri...
Doversi arrendere, ma con un sospiro di sollievo.
La mia vita era già abbastanza lunga da contenere periodi quasi dimenticati.
Sentirsi vecchi. Capire il significato di "irrecuperabile".
Visioni complete della vita, dall'alto. Tutto si fa più piccolo. Rivelazione degli accordi effimeri con i quali regoliamo la nostra vita.
Ora c'è. Prima non c'era. Poi non ci sarà.
Non ci si può fidare della realtà. Gli oggetti ci tradiscono.
Non ce la si può cavare da soli, la prossima mossa tocca al mondo.
Un altro libro giusto al momento giusto.