The BFG

There are a number of books that shape the youth of a child. This was one of those books for me, alongside a handful of other Roald Dahl classics. I remember reading it (and having my father do so as well) and getting lost in the story, which I did again today. Young Sophie finds herself unable to sleep one night at the orphanage in which she resides. Peering out the window, she sees a shadowy figure passing down the road, with an odd contraption he uses while poking his head into surround windows. When Sophie spots this figure, a colossal giant, she is scooped up and taken off. Kidnapped, of a sort, Sophie learns that this giant is even larger than he appeared in the shadows, but nowhere near as frightful. That said, the odd giant patois he speaks leaves Sophie to wonder how calm and peaceful he might be. It is in the Land of the Giants that Sophie learns a little more about her captor, the Big Friendly Giant, 'BFG', and the other giant-figures in the area, who have a penchant for human flesh. Sophie also learns that the BFG possesses the ability to instil and inject dreams into the bedtime thoughts of any person, children in particular. He shoots the magic dream dust into his special pipe and, POOF, off it goes and the individual is left to stream the thoughts through their subconscious. Armed with this information, Sophie has an idea after learning from her new friend of the recent kidnapping number of children across Britain by these foul giants. They will alert this highest authority to ensure these evil giants are captured and brought to justice. Next stop, Buckingham Palace! The BFG and Sophie work together to convince the Queen, through a dream sequence, that these events have taken place and that Sophie is the key to helping find the giants. A trip into central London earns Sophie and the BFG an odd morning visit with Her Majesty, during which time all is revealed. Can the Queen use the powers at her disposal to hunt down the kidnapping giants, or will everyone be left with a taste as bitter as snozzcumbers in their mouths? Dahl takes readers on a wonderful journey through some interesting ideas to present one of the central stories known to many young Dahl readers. Perfect for any age, but especially those with an open and vivid imagination.

Dahl continues to marvel with all his ideas and variances on a similar theme. Those who have read a great deal of the author will know he drops references of other books into the narrative, while always keeping things fairly unique and individualised. Dahl offers up a new set of curious characters and some completely horrible villains, as well as the amusing 'power elite' in our actual world. With much gibberish found in many of Dahl's pieces, this one is chock-full of offbeat words and giant patois, which will have the younger reader (or listener) giggling as the story continues. There is little left out in this piece that warms the heart as well as gets the its pulse elevated. Perhaps in my top five all-time, this Dahl piece is exquisite in its presentation and delivery.

Kudos, Mr. Dahl for keeping me excited throughout this piece. I could not have found a better way to spend a few hours and hope to introduce these to Neo before too long.

Like/hate the review? An ever-growing collection of others appears at:
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بدون تردید رولد دال یکی از محبوب‌ترین داستان نویسان کودکه که بیشتر از کودکان، بزرگسالان کتابهاش رو میخونن و عاشقشن.
این داستان فانتزی، یکی از محبوب ترین داستانهای زندگی منه. غول بزرگ مهربونی که شبها وقتی ما خوابیم، از جلوی پنجره مون رد میشه و رویاهای شیرین بهمون هدیه میده. همه خوابهای خوب و شیرینی که می‌بینیم رو بی اف جی بهمون بخشیده.

My first ever Roald Dahl book! While it definitely felt like it was written in the 80s, still so much fun! I can see why kids gobble these up!

I had about 3-4 hours of household things to do and this was a perfect book for it! A very sweet story.
The narrator is so good! I haven't listened to anything from him before that. I felt like Sir Ian or Stephen Fry was reading the book. And he was doing the impression of queen's voice so accuratly! Definitely worth a try!

«Io è un diverso! Io è un gentile gigante confusionato! Io è il solo gentile gigante confusionato in tutto il Paese dei Giganti! Io è il GRANDE GIGANTE GENTILE! Io è il GGG. E qual è il tuo nome?»

Vi confesso un segreto. Questo è il mio primo Roald Dahl. Scandaloso, lo so: vero che non lo direte a nessuno? Conoscevo due storie di Dahl attraverso il filtro del cinema (Matilda sei mitica aka la mia infanzia & La fabbrica di cioccolato), ma non avevo mai letto niente di suo, pertanto era arrivato il momento di colmare questa vergognosa lacuna. Meglio tardi che mai, no?

Il GGG è la storia dell’amicizia tra l’orfanella Sofia e un Grande Gigante Gentile, che una notte rapisce la bambina dal dormitorio dell’istituto dove vive. Sofia è trasportata di peso nel Paese dei Giganti, i quali sono esattamente come la tradizione li dipinge: altissimi, mostruosi e ghiotti di esseri umani (popolli, per dirla come il GGG). Per la fortuna di Sofia, il GGG è l’unico gigante “vegetariano” di quella terra, anzi, un gigante buono, il cui lavoro consiste nel soffiare sogni nelle camere dei bambini addormentati. Superate le reciproche diffidenze, Sofia e il GGG si coalizzeranno per neutralizzare gli altri giganti e impedire loro di continuare a divorare indisturbati i popolli della terra.

Di questa storia ho apprezzato particolarmente l’ironia e il linguaggio. Ho trovato davvero buffa e divertente la strampalata lingua in cui il GGG si esprime, fornendo spunti per simpatiche gag. Avendo letto il libro in italiano, non so esattamente che lingua Dahl abbia immaginato per il suo personaggio, ma la traduzione di Donatella Ziliotto è spassosa, e tanto mi basta.

Credo che, al di là della sua destinazione infantile, il romanzo si presti a sottili spunti di riflessione. Mi ha particolarmente colpito un dialogo tra Sofia e il GGG, che scelgo di riportare per intero:

«Tu non dimentica» l’interruppe il GGG «che tra i popolli c’è tanta gente che scompare di continuo, anche senza che i giganti se li ciuccia. I popollani si fa fuori l’un l’altro molto più spesso di quanto i giganti li divora».
«Ma gli uomini non si mangiano reciprocamente» disse Sofia.
«Anche i giganti non si mangia tra loro» disse il GGG. «E loro nemmeno si uccide! I giganti non sarà educati, ma non si uccide tra loro. E neanche i cocodrindilli si uccide l’un l’altro, e i gattini non uccide gli altri gattini».
«Però i topi sì».
«Sì, ma lascia stare i loro concugini. I popolli della terra è i soli animali che uccide i suoi concugini». […]
«Io non riesce a capire i popollani» riprese il GGG; «tu per esempio è una popollina e dice che i giganti è abominoso e monstrevole perché mangia la gente. Chiaro o scuro?»
«Chiaro».
«Ma i popollani si imbudella tutto il tempo tra loro, si sparapacchia coi fucili e va sugli aeropalmi per tirarsi bombe sulla testa ogni settimana. I popollani uccide per tutto il tempo gli altri popollani».
Aveva ragione. Era evidente che aveva ragione, e Sofia lo sapeva. Stava cominciando a chiedersi se davvero gli uomini fossero migliori dei giganti. «Tuttavia» disse, cercando di difendere nonostante tutto i suoi simili, «ciò non impedisce che sia riprovevole che quegli orribili giganti se ne vadano ogni notte a mangiare gli esseri umani. Gli uomini non hanno mai fatto loro nulla di male».
«È quello che dice ogni giorno anche il porcellino. Dice: “Io non ha fatto mai nulla di male agli uomini e allora, perché loro mi mangia?”»
«In effetti…»
«I popolli inventa regole che gli va bene, ma sue regole non va bene al porcellino. Chiaro o scuro?»
«Chiaro» ammise Sofia.
«Anche i giganti inventa regole, e le sue regole non va bene ai popolli. Ognuno fa regole che va bene solo a se stesso».

Chiaro o scuro?

شخصیت سوفی و غول بزرگ مهربان خیلی زیاد دوست‌داشتنی و شیرین بودن و من مجذوب نحوه‌ی روایت داستان از نشر ماه‌آوا شدم. احساس می‌کردم یه دختربچه‌ام که داره به یه قصه‌ی جذاب بانمک گوش می‌ده.
امتیازم بهش ۵ بود تا یک چهارم نهایی کتاب که یه مقدار از فاز اصلی خارج و جذابیتش برای دختر کوچولوی درونم کم شد.
در مجموع خیلی دوستش داشتم و توصیه می‌کنم اگر قصد خوندنشو دارید، نسخه‌ی صوتیش رو از ماه‌آوا بگیرید و گوش بدین. اولیپن بار بود که به نظرم نسخه‌ی صوتی یه کتاب از متنیشم بهتر بود.

Scarier than I remembered (damn those monsters really ate little kids!)

But of course this is another Dahl classic. I guess I was charmed the most by The Queen's appearance in the story (Does The Queen know about this? Has she read "The BFG", did Wills and Harry read it as kids- like we all did- and think, "Hey, that's Gran!"? -All good questions.)

I also liked the part at the Castle when they had to make a really big table, chair, plate, ect... so the BFG could have breakfast with them, this was the stuff I just loved as a kid.

Un piccolo libriccino straripante di avventure. Chi conosce Roald Dahl sa bene con quale immediatezza sia in grado rendere le sensazioni più complete e le descrizioni più magiche, terrorizzando e addolcendo, ma anche costruendo divertentissimi siparietti. Di recente adattato per lo schermo da Steven Spielberg, si è ben conservato, anche grazie alla mediazione delle illustrazioni di Quentin Blake.
http://athenaenoctua2013.blogspot.it/...