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April 17,2025
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Hemingway ist ein ziemlich kranker Typ (gewesen). Aber ich mag das - vor ein paar Jahren konnte ich mit seinem Stil sehr wenig angefangen, aber irgendwann hat es dann klick gemacht.
Jetzt mag ich seine klaren Sätze.
Leider habe ich nicht den zweiten Band zu 49 Stories gefunden. Entweder war er nie da oder jemand hat ihn schon vor mir aus dem öffentlichen Bücherregal bei der Plasmaspende genommen. Hier enthalten war auch die Kurzgeschichte "Schnee auf dem Kilimandscharo". Im Buchladen sah ich diese schon oft als Einzelversion liegen - ein paar Seiten und nur 6 Geschichten in einem potthässlichen Paperback. Ich mag meine alten, vergilbten und lädierten Editionen. Die sind alle viel gelesen - was für mich heißt, dass jemand sie mal genau so geliebt hat wie ich.
April 17,2025
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The conventional wisdom is that Hemingway wrote short, choppy sentences and was fundamentally a bloodthirsty person, possibly as a consequence of insecurity about his masculinity. I don't think either is quite true.

As for the first point, I just don't find it to be anything but a stereotype perpetuated by people who haven't read him very carefully. Hemingway wrote a lot of sentences the length of which would have made Faulkner envious (though Faulkner was fond of the short, choppy sentences people usually give Papa Ernest credit for... but I digress). One of his favorite tricks (particularly when writing about Africa) was to go from a landscape to a single person and back again in the context of a single sentence. Not really the habit of a devout minimalist.

As for the second point, I can understand people's misgivings about Hemingway's hypermasculine posing, but ask yourself this: why would an unquestioning misogynist write "Hills Like White Elephants?" Would there be much of a point (if that was your worldview) in going on and on about what castrating shitheels women can be? He did write some terrible female characters, but he also explored the corrosive effects of isolation from women on the male psyche (I'm thinking here of the story about Nick Adams' wartime experiences.) As for the violence, in Hemingway's short fiction it usually consists of exhilaration alloyed with horror. People also occasionally portray him as an opportunistic war tourist, but it was no small feat joining the Lincoln Brigades during the Spanish civil war, and he should get a lot of credit for having done so.

[Oops. After having written this I had this nagging sense of having been wrong, and I was: Hemingway was an ambulance driver in WWI before having been a writer, and was wounded; he was then a reporter during the Spanish Civil War, and World War II and was wounded more than once in each.]

In (I think) "The Short, Happy Life of Francis Macomber" one of the macho characters Hemingway was widely noted for says something like, "When you jaw things up too much, they lose their meaning." And yet it's a long and fairly verbose story. Hemingway's writing was at war with itself, and I think he should be given the benefit of the doubt, particularly in his early short fiction, before he settled into his tics. Short works mercifully deprive him of the chance to underinterpret female motive, and I think his best stories are sometimes the snapshot-like vignettes.

Anyway, this collection of shorts is exemplary and worth reading, even if it's not everyone's cup of tea. Can't remember how many of the Nick Adams stories are in here, but those are my favorites, alongside "Hills", "Kilimanjaro", "Macomber", and this great one about a child watching his father attempt to deliver a baby. There's a lot of peevishness that goes around about Hemingway, and it's a shame - at the same time as he reified masculinity he also detested the burdens it placed on him, the same way he both enjoyed the perils of warfare and recoiled at its reality. That attitude might be a cliche now, but it wasn't when Ernest invented it.
April 17,2025
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Some of the stories herein are better than others, but Hemingway’s voice throughout the collection is palpable. The dude got style
April 17,2025
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In questa raccolta ci sono due dei migliori racconti che non solo Hemingway abbia scritto ma che in generale siano mai stati scritti: La breve vita felice di Francis Macomber e Le nevi del Kilimangiaro.
La raccolta vale anche solo per questi due capolavori di perfezione narrativa.
Sono come un distillato di un romanzo, conclusi, non una parola di troppo né una di meno, né una che vorresti sostituire.
L'ambientazione di entrambi è casualmente uguale, un classico di Hemingway: l’Africa, due episodi di safari dove l’esperienza della caccia diventa una metafora della morte, un modo per l’autore per cercare di sconfiggerne l’ossessione, tutto dentro la cornice di una natura aspra e suggestiva intorno alla quale Hemigway avrebbe potuto calcare la mano, facile quando il paesaggio offre un destro così agile, e invece mantiene il controllo della scrittura senza strafare, ma con due colpi di pennello descrive un luogo, ed è come se d’un tratto ci si trovasse lì.

Se i due racconti che ho citato sono auto concludenti e lo scrittore offre tutti gli elementi di comprensione al lettore in altri Hemingway è effettivamente un po' irritante, questo accade quando utilizza abbondantemente l’espediente stilistico che chiamava il principio dell'iceberg:

I sette ottavi di ogni parte visibile sono sempre sommersi. Tutto quel che conosco è materiale che posso eliminare, lasciare sott’acqua, così il mio iceberg sarà sempre più solido. L’importante è quel che non si vede

In questi casi si ha quasi la sensazione che le storie non siano state scritte per chi legge ma per qualcuno di privilegiato con cui l’autore ha cominciato un discorso e che è l’unico in grado di capire al volo e senza bisogno di spiegazioni, il lettore medio invece si sente tagliato fuori, un po’ come quando si è ospiti in un luogo in cui non si è ben accetti.
In questi racconti Hemingway non fa alcuno sforzo per chiarire i personaggi, i luoghi, le situazioni, l’antefatto. E’ una sensazione straniante, quando Hemingway fa così vorrei bonariamente prenderlo a sberle, ma è anche un aspetto che lo distingue da tanti altri scrittori.

I temi dei 49 sono i temi cari all'autore americano: la guerra, raramente però in azione diretta di combattimento sempre soprattutto in episodi collaterali all’esperienza militare in sé e molti ambientati in Italia, in Veneto, dove lo scrittore combattè nella Grande Guerra, e qualcuno anche a Milano cosa che mi ha doppiamente fatto felice; molti altri riguardano il mondo delle corride dove si esalta il coraggio ambivalente fra i duellanti toro e torero; ci sono racconti sul pugilato; immancabili e, così autobiografici, quelli dedicati alla caccia nei boschi e alla pesca nei torrenti. Certo a me la pesca piace, ho sempre avuto a che fare con pescatori, e della pesca amo la meticolosa preparazione che sta dietro, il rituale, la tecnica, l’atteggiamento predisposto ad una placida attesa, e la concitazione orgasmatica dell’abboccamento, ma comunque non serve amare la pesca per poterli apprezzare, né essere pro o contro la corrida per percepire comunque la profonda bellezza narrativa.
C’è poi il ciclo di storie che ha per protagonista Nick Adams alter ego dell’autore e che fanno capire molto sia di Hemingway uomo che di Hemigway scrittore.

I 49 sono racconti molto maschili (se è concesso usare una distinzione di genere) e non solo perché le donne sono sempre un po’ marginali, e questo corrobora l’accusa di misoginia che spesso gli viene attribuita, ma anche a rimarcare che si può essere un grande autore di racconti anche dimenticando per un po’ il punto di vista femminile.
Sono insomma quasi tutti grandi racconti, e di grande varietà di temi, come disse lo stesso Hemingway:

In questo libro ci sono racconti di ogni genere, spero che ne troverete qualcuno che vi piace.

A me è successo.
April 17,2025
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Soltanto lo scrittore "che ha cambiato il modo di scrivere di tutto il mondo".

Leggere i Quarantanove di Hemingway è stato come riascoltare tutti gli scrittori che avevo conosciuto esprimersi attraverso una sola voce. In Colline come elefanti bianchi, uno dei miei racconti preferiti, si ha l'impressione di leggere un primo Raymond Carver. C'è tutta la delizia del testo sotto al testo, quei rivoli quotidiani che si incagliano nelle apparenze di dialoghi innocui e ordinari.

http://www.scratchbook.net/2015/05/he...
April 17,2025
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Quando si parla di raccolte di racconti, generalmente si sente parlare di gemme, gioielli isolati che brillano più di altri. E' perchè quasi sempre manca un criterio oggettivo d'unicità; qui vale più il castone delle gemme, il forte ed accogliente incavo della prosa di Hemingway.
Io che generalmente faccio la media aritmetica qui lascio cinque stelle intonse e luminose, senza sensi di colpa, perchè questo non è collage nè patchwork, è un unicum di altezza vertiginosa, un coro che fa scuola, un testo da magistero, una galleria d'arte che inaugura un genere.
Quel masculo sbruffone di Hemingway, antipatico ai più, indigesto agli animalisti, inviso agli intellettuali cagionevoli ed occhialuti, riversa in queste 500 pagine di commovente bellezza le sue passioni. Ma non ne fa un tronfio elogio; a chi si aspetta aridi manuali d'appostamento per la caccia o gloriose apologie della corrida, imploro di spogliarsi d'ogni pregiudizio e leggere questi racconti. Togliete solo un attimo il vostro Carver dall'altare.
Trovatemi compiaciuto machismo nel vecchio pugile Jack Brennan o nel torero apprendista Paco; solo dolore e insonnia, triste e grottesca sfiga. Morte e sconfitta. Rassicuratevi dunque, racconta la vita senza barattoli di spinaci.
Che genere di eroe sarebbe Henry, che sotto le nevi del Kilimangiaro maledice la moglie mentre la cancrena gli divora la gamba e il rancore gli divora l'ultimo giro di lancette?
Vi è una evidente dolcezza, un amarcord tutto italiano, in quella giovane turista americana che cerca un gatto sotto la pioggia torrenziale; ma c'è dolcezza perfino nel vecchio boscaiolo alpino che tiene in casa il cadavere ormai congelato della moglie, e appende la lanterna alla sua bocca per lavorare.
E vale forse meno l'amore di un figlio nei confronti di un padre che ha sempre vissuto di truffe alle corse? In fondo ci vuole un grande fantino per non far vincere un cavallo veloce; nulla è univoco, in questo folle mondo.
Hemingway sfreccia nella corsia di sorpasso, non cerca un cauto equilibrio e per questo canta il sangue delle terribili arene madrilene, dei ring e degli ippodromi, così come sa incantare il lettore con i grandi spazi silenziosi e bianchi delle Alpi o la piatta assolata savana africana.
April 17,2025
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Got this mainly for the boxing story "Fifty Grand", which was excellent. Unfortunately I'm not a fan of the 'nothing happens' variety of short story that make up 90% of this book. Sure, Hemingway's spare prose might be good, but when it services inconsequential tales filled with faint characters, there's just not much to enjoy.
April 17,2025
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De los cuarenta y nueve cuentos mis preferidos fueron:
Las nieves del Kilimanjaro
Allá en Michigan
Gato bajo la lluvia
Colinas como elefantes blancos
Un cambio radical
Padres e hijos
April 17,2025
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Selvom der sædvanligvis kan være LANGT i mellem at jeg læser noveller (trods min uddannelse som dansk- og engelsklærer), rør Hemingways noveller mig dybt, og de hører til blandt dem, jeg med glæde vender tilbage til ad flere omgange, - jeg opdager noget nyt hver gang, og flere og flere detaljer dukker frem og ser dagens lys.
April 17,2025
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Cos� ricolmi d'idee da essere cinquanta. Poche cose invecchiano come i gadget, gli aggeggi, le cornicine, le passamanerie civiche��� e non. I colori. In genere gli attributi. Ma gli attributi danno sostanza. Per secoli il procedimento di ripulitura, di sfrondatura, di eliminazione ha illuso moltitudini che fosse la strada per giungere all'Essere. Essere che una volta ridotto all'essenza, diventava oggetto dannatamente ostico per discorrervi sopra, cos� ostico da non poterci dire praticamente nulla, dimostrandosi cos� che l'Essere � il nulla. Hemingway su quella strada procedette a lungo ma si ferm� prima, se ne accorse dove si arrivava: "Di cosa aveva paura? Non era n� paura n� timore. Era un niente che conosceva troppo bene. Era tutto un niente, e anche un uomo era niente. Era soltanto questo, e tutto quello che ci voleva era la luce, e un certo ordine e una certa pulizia. Alcuni ci vivevano e non lo avvertivano mai, ma lui sapeva che era tutto nada y pues nada y nada y pues nada. Nada nostro che sei nel nada, nada sia il nome tuo il regno tuo nada sia la tua volont� nada in nada come in nada. Dacci questo nada il nostro nada quotidiano e nadaci il nostro nada come noi nadiamo i nostri nada e non nadarci in nada ma liberaci dal nada; pues nada. Ave niente pieno di niente, niente sia con te." Per cui si ferm�. Rimase agli elementi minimi delle relazioni, delle cose serie della vita, del carattere e ne parla qui. Il racconto � un alto strumento tendente al freddo, e si dice che per i suoi limiti stringenti sia la forma pi� divinamente difficile. Da molti decenni, presso gli altissimi vertici ci sono questi quarantanove, per molti lettori oracoli, odori, lampi sull'anima dell'uomo. Da qualche parte � sepolta la carcassa rinsecchita dell'autore. Nessuno ha saputo spiegare cosa cercasse lo scrittore a quell'altitudine. Ho perfino letto che c'� chi li definisce, oltre che "di bruttezza imbarazzante", "un concentrato di maschilismo, fascismo, antropocentrismo, spirito reazionario, da muovere al disgusto." Per�! Chiss� con quale lista di attributi si definirebbe l'autore col viscere cagionevole. Temo che siano questo genere di giudizi ad impedire allo spirito maschilista fascista antropocentrico reazionario a passare definitivamente di moda. La soddisfazione di non darla vinta a chi con queste ideone si catafotte da solo nella gehenna, anzi a fargli cos� rabbia da svitare i denti dalle gengive, non ha prezzo. Ma come si chiameranno quelli che vedono ovunque lo spirito fascioantropocentricoreazionarmaschilista? Ce l'ho sulla punta della demoplutogiudomassonica tastiera, ma no, proprio non mi viene in mente. E dire che lo sapevo lo. Dannata mezzet�. Gi� cede la memoria, aiuto! Colonna sonora: Miles Davis � A Different Kind Of Blue dvd.
April 17,2025
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I read many of Hemingway stories from this edition. And then he becomes one of my favorites.
April 17,2025
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Gdyby nie moje wyzwanie to byłby dnf - dawno się tak nie męczyłam...
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