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La Tre stelline sono una media tra le due che, secondo me, si merita la prima parte (lunga, noiosa e ripetitiva) e le cinque che invece merita la seconda, quando cioè la storia vira verso il legal thriller. sono stata in procinto di lasciar perdere la lettura per un senso costante di già visto, già sentito nella feroce critica ai vacui anni '80 (ma immagino che in certi contesti la situazione non sia cambiata molto) e questo, a mio parere, dimostra che l'aspetto di denuncia sociale del romanzo di Tom Wolfe non regge al passare del tempo.
L'aspetto che ho trovato più interessante è la descrizione dei racconti tra stampa e potere.
Da metà libro in poi, l'intera vicenda si anima e non è più possibile staccarsi dal libro: il rischio è, comunque, di non arrivare mai a leggere quelle pagine per la noia che si può provare leggendo la prima metà del libro.
L'aspetto che ho trovato più interessante è la descrizione dei racconti tra stampa e potere.
Da metà libro in poi, l'intera vicenda si anima e non è più possibile staccarsi dal libro: il rischio è, comunque, di non arrivare mai a leggere quelle pagine per la noia che si può provare leggendo la prima metà del libro.