Community Reviews

Rating(4 / 5.0, 100 votes)
5 stars
33(33%)
4 stars
30(30%)
3 stars
37(37%)
2 stars
0(0%)
1 stars
0(0%)
100 reviews
April 16,2025
... Show More
Δεύτερη ανάγνωση, συγκλονιστικότερη από την πρώτη. Τα διαθέσιμα αστέρια δε θα είναι ποτέ αρκετά για ένα τέτοιο βιβλίο.
April 16,2025
... Show More
(review in English below)

O melhor de Saramago e um dos melhores livros que já li!

A escrita é magnífica, riquíssima de estilo e significado, repleta de filosofia como se nada fosse, ou como se fosse a coisa mais natural do mundo. Tenho pena de não ter copiado algumas pérolas, mas talvez ainda vá procurá-las.

Os diálogos entre Jesus e Deus são fabulosos, ao mesmo tempo duma profundidade e dum humor que, parecendo incompatíveis à partida, fazem todo o sentido.

Depois de ter dado 5 estrelas a "Caim", gostava de poder dar 6 a esta verdadeira obra-prima!

The best from Saramago and one of the best books I've ever read!

The writing is exquisite, extraordinarily rich in style and meaning, full of philosophy as if there was nothing to it, or as if it were the most ordinary thing. I regret not having written down some mind-blowing sentences...

The dialogues between Jesus and God are to die for, with such depth and humour - which, seemingly incompatible, end up making lots of sense.

Having given 5 stars to
Caim, I wish I could give 6 stars to this wonderful masterpiece!
April 16,2025
... Show More
Skaitydama grįžau prie Saramago įspūdžio - a, čia ta knyga, kur dialogai nebus išskirti ir sakiniai bus ilgi. Ta knyga, kur pagrindinis veikėjas aiškus, bet ne vien apie jį ir iš jo pusės bus viskas pasakojama. Ta knyga, kuri įtrauks, bet greit jos nepaskaitysiu, nes skyriai ilgi.

Knygos anotacijoje rašoma, kad dėl jos autoriui teko kraustytis lauk iš Portugalijos, o keliose katalikiškose šalyse ji buvo uždrausta, kas man tik patvirtina, kad bet kokios rūšies fanatizmas yra tai, kas labiau už išsilavinimo ar vaizduotės stoką užkerta kelią platesniam akiračiui. Nes nėra ten nieko, ko negalėjo būti. Dievas pasipūtęs ir savimyla, ir dar kerštingas? Senajam Testamente apstu pavyzdžių, kad jis tikrai būtent toks ir gali būti. Velnias mąstantis, lygus Dievui ir nieko negundantis? Daug šventųjų yra kalbėję, kad jokia pikta dvasia neveiks be paties žmogaus noro ir valios (aišku, daug yra kalbėjusių kitaip, ir aš nesuprantu, kodėl būtent jų reikia klausytis). Ar bėda tame, kad viskas pernelyg žmogiška - santykiai, jausmai, sapnai, norai, baimės, ginčai, apsižioplinimai, pasipūtimai ir pan.? Tačiau bijodami tokių dalykų mes paprasčiausiai užkertam kelią supratimui, atjautai ir bet kokiai refleksijai, kas, grįžtu prie to, nuo ko pradėjau, yra fanatizmo požymiai.

Turbūt knygos bėda ta, kad ji puikiai ir įtikinamai parašyta. taip, kad patikėtum, jog va šitaip tikrai ir galėjo būti.
April 16,2025
... Show More
Tecnicamente penso si possa definire un romanzo storico, ma quando la storia riguarda la vita di Gesù Cristo e lo scrittore si chiama José Saramago ogni definizione diventa stretta.

Il libro, manco a dirlo, non segue la tradizione evangelica del Cattolicesimo e rende molto più reale la storia, con buona pace, per esempio, di chi credeva alla verginità di Maria.

Si parla, comunque, di spiritualità, di sottomissione, di eventi tragici, ma anche di miracoli, di violenza e di sogni.

-Il sogno è quel pensiero che non si è avuto nel momento in cui era necessario.-

Lo stile di Saramago affiora in ogni pagina, sia per l’uso della punteggiatura, ma anche per il tono dissacratorio con cui racconta gli eventi che arricchiscono l’esperienza del protagonista; talvolta rasentando l’umorismo.

Per esempio in alcuni dialoghi con Dio…

Essendo Dio, devi sapere tutto, Fino a un certo punto, soltanto fino a un certo punto, A quale punto, Quello in cui comincia a essere interessante far finta di ignorare.

Ed è proprio la figura di Dio quella che trovo molto diversa dall’iconografia della tradizione, e non mi riferisco solo all’aspetto.

Il Dio di Saramago ci appare potente, ma anche esageratamente vanaglorioso e spietato, al punto da spingere Gesù, in punto di morte, a ribaltare la famosa frase che implorava il perdono divino per l’operato degli uomini, in quella, terribile:

Uomini, perdonatelo, perché non sa quello che ha fatto.

La figura che ho amato maggiormente è quella di Maria di Magdala; il suo incontro con Gesù ed il nascere dell’amore, anche carnale, tra i due costituiscono uno dei momenti più emozionanti del racconto.

Guarderò la tua ombra se non vuoi che guardi te, gli disse, e lui rispose, Voglio essere ovunque sia la mia ombra, se là saranno i tuoi occhi.

Ho trovato memorabile, infine, lo strano trio che si riunisce nel lago, avvolto dalla nebbia che lo nasconde agli altri uomini, composto da Dio, Gesù ed il Diavolo, in cui, tra l’altro, Dio elenca in ordine alfabetico tutti i futuri martiri ed i loro tremendi supplizi… e ci vorranno 40 giorni per finire (e tante pagine del libro).

L’ho letto piacevolmente e con molto interesse, nonostante sapessi… come andava a finire.
April 16,2025
... Show More

Reading this not as an overly religious person, and If I was to judge this purely on storytelling, with a few minor issues put aside, then for me Saramago's novel is the Citizen Kane of biblical reworkings. Such an impressive and passionate piece of literature that blew my relatively low expectations out of the water; right out of the Sea of Galilee, and then some. Being well acquainted with his distinctive style - punctuation: lack thereof, obviously helped too. Having somewhat of a thing - no, a damn right obsession - when it comes to doppelgängers, The Double will always remain my fave Saramago novel, but like I said, I had a feeling I'd be struggling with this, so being surprised that I wasn't is a bit of an understatement.
April 16,2025
... Show More
Prima di tutto l'uomo

[commento del 17/06 - a caldo]
Ho appena finito di leggerlo e ancora non voglio fare commenti né assegnare stelline.
Però ieri, quando ero ormai a due capitoli dalla fine, si è affacciato prepotentemente alla mia memoria il ricordo struggente di una poesia, bellissima e intensa, un ricordo che affiora da lontanissimo, dalle scuole elementari.
per lunghissimi anni, non so perché, forse per quell'insolito nome dell'autore, ho pensato che fosse di un poeta giapponese, poi, da grande, quel poeta ho imparato ad amarlo e a conoscerlo: è Nazim Hikmet, ed è turco.
ecco, secondo me, questa poesia è la gemella di questo romanzo e racchiude in sintesi quello che, sempre secondo me, è il miglior commento:

Prima di tutto l'uomo
Non vivere su questa terra
come un estraneo
o come un turista nella natura.
Vivi in questo mondo
come nella casa di tuo padre:
credi al grano, alla terra, al mare
ma prima di tutto credi all'uomo.
Ama le nuvole, le macchine, i libri
ma prima di tutto ama l'uomo.
Senti la tristezza del ramo che secca
dell'astro che si spegne
dell'animale ferito che rantola
ma prima di tutto
senti la tristezza e il dolore dell'uomo.
Ti diano gioia tutti i beni della terra
l'ombra e la luce ti diano gioia
le quattro stagioni ti diano gioia
ma soprattutto, a piene mani
ti dia gioia l'uomo!


Le tentazioni di Saramago

[commento del 18/06 - a freddo]
Cadere nel tranello di giudicare il pensiero di Josè Saramago anziché l'opera letteraria è un attimo, per restare in ambito religioso, una tentazione molto forte.
il Vangelo secondo Gesù Cristo è innanzitutto un romanzo, non è un vangelo apocrifo, non è un documento occultato nei polverosi archivi del Vaticano, non è il libro sacro di una nuova setta cristiana, non si basa su nuove incredibili rivelazioni: è un romanzo e come tale andrebbe considerato.
Saramago rielabora e interpreta, sulla falsa riga dei quattro Vangeli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni una sua personalissima visione della vita di Gesù Cristo, dal concepimento alla morte, privilegiando soprattutto l'aspetto dei rapporti interpersonali tra i personaggi e offrendo uno spaccato, sicuramente ben documentato, sulle abitudini e le usanze dell'epoca in Palestina.
All'inizio sembra voler ricalcare fedelmente la cronologia e gli avvenimenti dei quattro Vangeli cercando però di fornire spiegazioni concrete e risposte pratiche nei punti nodali, laddove il credente si ferma e si affida alla fede.
Poi però, dopo qualche capitolo, ci si accorge che neanche questa è la chiave di lettura del Vangelo di Saramago: anche nel Vangelo di questo scrittore, "ateo dichiarato", c'è un dio, esiste una dimensione metafisica dove il bene ed il male sono le due facce impersonificate della stessa medaglia: sono Dio e il diavolo, sono lo yin e lo yang, sono il bianco e il nero, sono la luce e la tenebra che ambiscono a conquistare il cuore dell'uomo.
Non esiste un Vangelo senza Dio, un Gesù solamente umano, anche Saramago deve arrendersi e per raccontarci il suo Gesù, e quella grande mistificazione che è per lui la religione cattolica, deve per forza e comunque affidarsi a qualcosa di soprannaturale.
Il Dio di Saramago non è il "Dio cattivo e noioso preso andando a dottrina" di Luca Carboni, o meglio, cattivello un po' lo è visto che trama, dispone, manipola, induce, seduce e decide ogni cosa, privando Gesù e con lui l'umanità intera dell'illusione dell'autodeterminazione, negando, in una sorta di provvidenza al negativo, la possibiltà di scelta del proprio destino.
Il Dio di Saramago è un manovratore, è il fine che giustifica i mezzi, è un Dio che non annoia ma che si annoia, sempre pronto ad un effetto speciale, ad un colpo di scena, ad una magìa improvvisa.
il Gesù di Saramago invece è uomo con tutte le sue debolezze, le sue titubanze, con tutti i suoi dubbi: è talmente umano da mancare di quel carisma che smuoveva le folle negli altri vangeli, talmente umano da risultare a tratti incomprensibile, talmente umano da non esserlo solo con sua madre, allontanandola senza comprenderla, lasciandola sola con la sua croce.
Lo stile di Saramago, questo è il primo libro che leggo di questo autore, è particolarissimo, ma non improbabile; ho sentito spesso parlare di assenza di punteggiatura, ma quest'affermazione non è del tutto veritiera: i punti e le virgole ci sono, semplicemente i dialoghi sono inglobati nel periodo e si tratta solo di trovare il giusto ritmo di lettura; a me personalmente questo stile, in questo contesto, è piaciuto molto, penso che abbia regalato molta immediatezza e fluidità alla narrazione, facendo in modo che i dialoghi diventassero parte viva della storia e non delle battute slegate dal resto.
Penso però che il romanzo sia un po' diviso in due: molto più accurata la prima parte, quella della nascita di Gesù, fino agli anni trascorsi facendo il pastore, un po' più affrettata invece, quella della maturità, dei miracoli e della morte, dove gli eventi sembrano sovrapporsi l'uno all'altro troppo velocemente (sull'esatta cronolgia di alcuni ho qualche dubbio, mi sembra che da un certo punto in poi abbia mischiato un po' le carte: mi riservo di controllare!), anche se in quest'ultima ci sono due punti fondamentali, secondo me di grande letteratura: quello dove Dio elenca a Gesù le conseguenze del cattolicesimo sull'umanità e quello dove Gesù spiega la fede a San Tommaso, dove Saramago prima indigna, provocando orrore e raccapriccio per poi offrire una parabola di rara bellezza, dove mostrando la nudità dell'uomo e la sua pochezza esalta tutto l'amore di Gesù.
Ma siamo proprio sicuri che il ritratto del Gesù narrato nei quattro Vangeli, non comunichi in fondo la stessa umanità?

“Agisci come se tutto dipendesse da te, sapendo che tutto dipende da Dio”
S. Ignazio di Loyola
April 16,2025
... Show More
"ΚΑΤΑ ΙΗΣΟΥΝ ΕΥΑΓΓΕΛΙΟΝ"

ΕΝΑ ΑΝΤΙΔΟΓΜΑΤΙΚΟ, ΑΙΡΕΤΙΚΟ ΒΙΒΛΙΟ. ΜΙΑ
ΔΙΑΦΟΡΕΤΙΚΗ ΠΡΟΣΕΓΓΙΣΗ ΑΠΟ ΤΟΝ ΜΕΤΡ
ΤΟΥ ΕΙΔΟΥΣ, ΣΑΡΑΜΑΓΚΟΥ! ΠΕΡΙΓΡΑΦΗ ΤΗΣ ΑΝΘΡΩΠΙΝΗΣ ΦΥΣΗΣ
ΤΟΥ ΙΗΣΟΥ.

Ο ΙΗΣΟΥΣ ΔΗΜΙΟΥΡΓΗΘΗΚΕ ΑΠΟ ΤΗΝ ΜΙΞΗ ΤΩΝ
ΣΠΟΡΩΝ ΤΟΥ ΙΩΣΗΦ Κ ΤΟΥ ΘΕΟΥ. ΤΗΝ ΠΡΑΓΜΑΤΙΚΗ
ΚΑΤΑΓΩΓΗ ΤΟΥ ΤΗ ΜΑΘΑΙΝΕΙ Ο ΓΙΕΣΟΥΑ ΟΤΑΝ
ΘΑ ΡΘΕΙ ΣΕ ΕΠΑΦΗ ΜΕ ΤΟ ΘΕΟ.

ΑΚΡΩΣ ΑΝΘΡΩΠΙΝΗ Η ΔΙΑΣΤΑΣΗ ΤΟΥ ΙΗΣΟΥ
ΣΕ ΑΥΤΕΣ ΤΙΣ ΣΕΛΙΔΕΣ. ΑΙΣΘΑΝΕΤΑΙ, ΠΟΝΑΕΙ,
ΚΛΑΙΕΙ,ΘΥΜΩΝΕΙ, ΕΡΩΤΕΥΕΤΑΙ, ΠΑΘΙΑΖΕΤΑΙ,
ΛΥΠΑΤΑΙ, ΑΜΦΙΣΒΗΤΕΙ(ΟΠΩΣ ΘΑ ΑΜΦΙΣΒΗΤΗΘΕΙ Κ Ο ΙΔΙΟΣ ΑΠΟ ΤΗΝ ΟΙΚΟΓΕΝΕΙΑ ΤΟΥ).

ΣΤΑ ΧΡΟΝΙΑ ΤΗΣ ΕΦΗΒΕΙΑΣ ΤΟΥ, ΘΑ ΠΟΡΕΥΤΕΙ
ΜΕ ΤΟ Δ��ΑΒΟΛΟ. ΑΡ��ΟΤΕΡΑ ΘΑ ΓΝΩΡΙΣΕΙ Κ ΤΗΝ
ΠΛΕΥΡΑ ΤΟΥ ΚΑΛΟΥ, ΤΗΣ ΚΑΛΟΣΥΝΗΣ, ΤΟΥ ΘΕΟΥ.
ΑΛΛΩΣΤΕ ΤΟ ΚΑΚΟ Κ ΤΟ ΚΑΛΟ ΣΥΝΥΠΑΡΧΟΥΝ. ΔΕΝ
ΜΠΟΡΕΙ ΝΑ ΥΠΑΡΞΕΙ ΤΟ ΚΑΛΟ ΑΝ ΔΕΝ ΥΠΑΡΧΕΙ ΤΟ ΚΑΚΟ Κ ΑΝΤΙΣΤΡΟΦΑ.

ΕΧΟΝΤΑΣ ΤΙΣ ΓΝΩΣΕΙΣ Κ ΤΙΣ ΕΜΠΕΙΡΙΕΣ Ο ΙΗΣΟΥΣ
ΘΑ ΕΠΙΛΕΞΕΙ ΠΛΕΥΡΑ. ΑΝ Κ ΟΥΣΙΑΣΤΙΚΑ ΟΠΟΙΑ Κ
ΝΑ ΕΠΙΛΕΞΕΙ Κ ΟΙ ΔΥΟ ΘΑ ΕΥΝΟΗΘΟΥΝ Κ ΘΑ ΚΑΡΠΟΦΟΡΗΣΟΥΝ.

Ο ΘΕΟΣ ΧΡΗΣΙΜΟΠΟΙΕΙ ΤΟΝ ΙΗΣΟΥ ΩΣ ΘΥΜΑ, ΩΣ
ΠΙΟΝΙ ΓΙΑ ΤΟ ΜΕΓΑΛΕΠΗΒΟΛΟ ΣΧΕΔΙΟ ΤΟΥ, ΤΗΝ
ΚΑΘΟΛΙΚΟΤΗΤΑ. ΕΠΙΘΥΜΕΙ ΝΑ ΛΑΤΡΕΥΕΤΑΙ ΑΠΟ ΟΛΗ
ΤΗΝ ΟΙΚΟΥΜΕΝΗ. ΑΥΤΟ ΘΑ ΕΠΙΤΕΥΧΘΕΙ ΜΕΣΩ ΤΗΣ
ΑΡΩΓΗΣ ΤΟΥ ΙΗΣΟΥ(ΘΑΥΜΑΤΑ, ΚΗΡΥΓΜΑΤΑ). ΟΜΩΣ,
ΥΠΑΡΧΕΙ ΕΝΑ ΤΙΜΗΜΑ. Ο ΙΗΣΟΥΣ ΘΑ ΠΑΕΙ ΣΑΝ ΑΡΝΙ ΣΤΗ ΣΦΑΓΗ ΟΠΩΣ ΘΑ ΛΕΓΑΜΕ ΛΑΪΚΙΣΤΙ. ΘΑ ΘΥΣΙΑΣΤΕΙ ΟΧΙ ΓΙΑ ΝΑ ΣΩΣΕΙ ΤΗΝ ΑΝΘΡΩΠΟΤΗΤΑ
ΑΛΛΑ ΓΙΑ ΝΑ ΣΩΣΕΙ ΤΟ ΘΕΟ ΚΑΙ ΤΗ ΛΑΤΡΕΙΑ ΤΟΥ.

ΓΙΑ ΝΑ ΣΩΘΕΙ Η ΨΥΧΗ ΠΡΕΠΕΙ ΝΑ ΧΑΘΕΙ ΤΟ ΣΩΜΑ!

ΣΤΟ ΟΝΟΜΑ ΤΗΣ ΕΞΟΥΣΙΑΣ Κ ΤΗΣ ΔΟΞΑΣ ΓΙΝΟΝΤΑΙ ΑΠΟ ΚΑΤΑΒΟΛΗΣ ΚΟΣΜΟΥ, ΘΑ ΓΙΝΟΥΝ Κ ΘΑ ΓΙΝΟΝΤΑΙ ΣΦΑΓΕΣ Κ ΠΟΛΕΜΟΙ. ΘΑ ΘΥΣΙΑΖΟΝΤΑΙ ΑΘΩΟΙ ΠΟΛΙΤΕΣ ΓΙΑ ΝΑ ΔΟΞΑΣΤΟΥΝ ΚΑΠΟΙΟΙ ΑΛΛΟΙ. ΟΙ ΤΕΛΕΥΤΑΙΟΙ ΘΑ ΕΙΣΠΡΑΞΟΥΝ ΤΗΝ ΥΣΤΕΡΟΦΗΜΙΑ.

ΜΙΑ ΑΠΟΛΑΥΣΤΙΚΗ ΚΑΥΣΤΙΚΗ ΓΡΑΦΗ ΓΙΑ ΤΗΝ ΠΙΟ ΓΝΩΣΤΗ ΜΕΝ ΑΛΛΑ ΑΜΦΙΣΒΗΤΗΣΙΜΗ ΔΕ ΖΩΗ ΤΟΥ ΙΗΣΟΥ- ΘΕΑΝΘΡΩΠΟΥ.
April 16,2025
... Show More
Ένα ριζοσπαστικό ευαγγέλιο.

Οι άνθρωποι ειναι ετερώνυμοι του καλού και του κακού. Ο Θεός και ο Διαβολος συνυπαρχουν. Χωρις το κακό δεν μπορεί να υπάρχει το καλό και αντίστροφα.
Σε καμία περίπτωση δεν θα μπορούσε να επικρατήσει κατα κράτος το καλό και η αγάπη,δεν έχουν λόγο ύπαρξης χωρις το κακό και το μίσος.

Ο Θεός εξαπατάει το ίδιο του το δημιούργημα. Χρησιμοποιεί τον Ιησού ως δόλωμα για να προσελκύσει στη Θεϊκή του επικράτεια περισσότερους πιστούς. Τον εκμεταλλεύεται για να νικήσει τις υπόλοιπες θρησκείες παγανιστικές ή ειδωλολατρικές. Τον εξαπατά. Τον σταυρώνει στο έλεος των άπιστων και κακόβουλων αιρετικών χωρις να ακολουθεί η Ανάσταση και η λύτρωση.

Ένας Θεός κατακτητής που ειναι συνυφασμένος με το Διαβολο. Ένας Ιησούς Ναζωραίος Βασιλεύς Ιουδαίων επαναστάτης και ρηξικέλευθος. Θεϊκά ανθρώπινος. Υποφέρει απο τύψεις. Αγαπάει. Συμπονάει. Αντεχει. Τυραννιέται. Ερωτεύεται. Σκέφτεται. Αποφασίζει. Αντιδράει. Υπομένει. Επιμένει. Απαρνιέται. Αναρωτιέται. Προσπαθεί να γλιτώσει την ανθρωπότητα απο τις προαναγγελθείσες αιματοχυσίες στο όνομα του Μοναδικού Θεού.

Ένας λατρεμένος συγγραφέας. Οργισμένος και τρυφερός. Ένας άνθρωπος με βαθύ σεβασμό στην πίστη και τη θρησκεία. Με απόλυτη,απολογητική γραφή, απλή και συμβολική σαν ευαγγελιστής.
Το βιβλιο αυτό δεν θεωρείται θεολογικό. Ειναι ανατρεπτικό χωρις να γίνεται υβριστικό και ισοπεδωτικό.
Ειναι τα πάντα γύρω απο την ιστορια του Ιησού ιδωμένα απο άλλη αισθητική γωνία.
Ειναι ένα λογοτεχνικό έργο τέχνης - κάθε ομοιότητα με πρόσωπα και γεγονότα ας θεωρηθεί συμπτωματική-που προσφέρει τροφή για σκέψη ή φαντασία.

Καλή ανάγνωση!
April 16,2025
... Show More
Definitely not recommended for very religious people.
Otherwise, I think of it as a true masterpiece. Saramago is a magus of words...
April 16,2025
... Show More
“Padre, allontana da me questo calice, Che tu lo beva è la condizione per il mio potere e la tua gloria, Non desidero questa gloria, Ma io voglio questo potere”


Questo vangelo comincia con la descrizione di un'incisione. Si tratta de “La Grande Crocifissione” di Albrecht Durer del 1498.


Immagino che la scelta di descrivere l'incisione partendo dall'alto abbia un suo preciso significato: è l’annuncio di una lettura del vangelo che vuole tornare ad essere materia umana.
Finchè, infatti, si rimane circoscritti e limitati nella dimensione divina l’Uomo non può avere una reale comunione con il divino in quanto non c’è una reale comprensione:

" Si vede il sole in uno degli angoli superiori del rettangolo, quello alla sinistra di chi guarda, e l’astro re è raffigurato con la testa di un uomo da cui sprizzano raggi di luce pungente e sinuose lingue di fuoco, come una rosa dei venti indecisa in quali direzioni puntare, e quel viso ha un’espressione piangente, contratta da un dolore inconfortabile, e dalla bocca aperta emette un urlo che non potremo udire, giacché nessuna di queste cose è reale, quanto abbiamo davanti è solo carta e colore, nient’altro."

Saramago procede facendoci entrare in casa di Giuseppe e Maria:
novelli sposi, sorpresi nei loro bisogni, sottomessi ai loro umori psicologici e corporali.

Con queste immagini il lettore li sente più vicini.
Giuseppe ha una buona dimestichezza nel parlare ma non è poi un gran falegname; Maria è una ragazza di soli sedici anni e non ha qualità che la distinguono da altre donne del villaggio.
Fa quello che devono fare tutte le donne:
tacere, rimanere in un angolo, obbedire.
Dunque un uomo ed una donna in un mondo di pari uomini e donne.

E così questo vangelo si serve di più binari: un'amalgama ben equilibrata tra la verità del contesto storico, la fantasia che è permessa al romanziere, il mondo del possibile dato dalle notizie dei vangeli apocrifi.
Se il Gesù dei vangeli canonici ha poteri taumaturgici, il personaggio romanzato non è da meno ma è innanzitutto un Uomo anzi, un ragazzo con impeti e pulsioni più che naturali alla sua giovane età.
In particolare, è ribelle.
I dialoghi tra Dio e Gesù sono piccole sceneggiature teatrali cariche di sarcasmo ed ironia che provocano un sorriso amaro.
Di fronte ad un dio assetato di potere Gesù oppone un rifiuto alla prospettiva di un futuro di morte. Pagine e pagine elencano i martiri trucidati in modo orribile per difendere la propria fede. E la scia di sangue che si tradurrà in guerre senza confine provoca rabbia nel giovane Gesù che non vuole farsi portatore di un credo che tollera queste atrocità.

Questo è il fulcro:

"E qual è il ruolo che mi hai destinato nel Tuo piano, Quello di martire, figlio mio, quello di vittima, quanto c’è di meglio per diffondere una dottrina e infervorare una fede. Le parole martire e vittima, a Dio uscirono dalla bocca come se la lingua all’interno fosse di latte e miele, ma un improvviso gelo fece rabbrividire le membra di Gesù, quasi la nebbia lo avesse avvolto"

"A un martire si addice una morte dolorosa e, se possibile, infame perché l’atteggiamento dei credenti sia più facilmente disponibile, appassionato, emotivo"


Una riscrittura atea per chi rispetta la scelta di una fede ma non accetta chi per questa fede uccide.

[ La mancanza di punteggiatura di Saramago che alcuni lettori vivono come un peso dovrebbe essere spunto di riflessione. Perchè un autore sceglie questo stile? Pigro? Ignorante? E se avesse voluto semplicemente avere dei lettori attivi ? Che si cerchino da sé le proprie pause, che trovino da soli la strada per la giusta intonazione!]
April 16,2025
... Show More
وليس أربع فقط.. إنما أربع ونصف..


جميلة هذه الرواية من بدايتها لنهايتها بأسلوب مميز من ساراماغو.

حين يبدأ بحياة نجار و زوجته والنطفة الأولى لذلك المسمى يسوع والولادة هناك في ذلك الكهف وقصة الأطفال المقتولون ومن ثم الذنب الذي يشعر به النجار فالصلب ويعدها رحلة يسوع و معرفته بمن يكون هو ولما وجد و ما هي حكايته؟

سرد جميل ومميز بالطبع ما دام من ساراماغو، فيجذبك صفخة بعد صفحة لمعرفة ما نهاية ذلك اليسوع وكيف سيكون.

هناك الكثير و الكثير من القصص التي تتلاقى مع قصص أنبيائنا وأئمتنا نحن في الإسلام ولكن تغيير في بعض المسميات:
• فنحن نؤمن بأن المسيح هو ��بن مريم ولكنها من غير زواج من باب المعجزة.
• قصة زكريا وزوجته والرزق بالطفل في الكبر هنا إبراهيم وسارة.
• سفر يوسف النجار ومريم من الناصرة الى بيت لحم ويعقوب وسفره من العراق إلى فلسطين
• الملك هيردوس و تخوفه من النبي القادم الذي سيحكم اسرائيل وسيكون من بيت لحم، وقتل الأطفال دون سنة الثالثة هنا وقتل فرعون للأطفال اللذين يولدون في زمن النبي موسى عليه السلام
• حلم يوسف بقتل إبنه يسوع و رؤيا إبراهيم عليه السلام بذبح إبنه اسماعيل.
• والشيخ سمعان وقوله أجعله مختفي لا أحد يعلم بولادته
عدم مساعدة الناس لهم بالولادة و الولادة الصعبة أليست هنا ناذكر قصة ولادة الإمام المهدي عجل الله فرجه.
• وعندما تحدث يسوع مع تلاميذه و أعلمهم بمصيرهم النعائي من الصلب و الذبح والقتل ألم نتذكر الحسين عليه السلام وأصحابه يوم كربلاء.


وكما كانت الرواية مشحونه اقتباسات جميلة بعضها كتأمل في الحياة وبعضها حكم، رائعة بتلك الجمل التي تقف لتتأمل عندها.

وليس المهم هل هذا صحيح أم لا؟، اقرأها على أنها رواية تحكي قصة طفل يسمى يسوع من الولادة للموت.
Leave a Review
You must be logged in to rate and post a review. Register an account to get started.