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99 reviews
April 1,2025
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Piccole Donne *****
Piccole Donne Crescono ****
Piccoli Uomini**
I Ragazzi di Jo***
April 1,2025
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Premessa: Ero molto curiosa di leggere questa famosa serie della Alcott, e ho colto l'occasione acquistando questa versione proposta dalla Einaudi (per la prima volta tutti i libri sono raccolti insieme e la versione è per adulti e senza figure).

Giudizio generale: Devo dire che come raccolta è molto bella, ma non avendo mai letto la storia delle sorrelle March ne sono rimasta un po' delusa per il contenuto.

Piccole donne (inizio lettura 7 Giungno 2010 - fine lettura 14 Giungo 2010)
Una bella favola, dall’atmosfera calda e natalizia anche nei momenti in cui non è natale. E’ il primo libro della Alcott che leggo e mi è piaciuto molto lo stile di scrittura, così preciso e delicato nel ricreare luoghi, personaggi ed emozioni che è difficile non apprezzarlo. L’unica cosa che mi sento di criticare è l’immagine della donna che ne esce fuori davvero troppo stereotipata e remissiva, nonostante l’autrice abbia fatto un tentativo di inserire una protagonista anticonformista e ribelle (Jo March) che io in realtà non ho trovato così tanto “anticonformista e ribelle”, ma piuttosto “moderata”.
Ora “piccole donne” non è più un passaggio obbligato da far leggere assolutamente alle bambine (infatti io da piccola non l’ho letto e ne avevo sentito parlare a malapena) ma immagino che le bambine delle generazioni passate ne siano rimaste un po’ condizionate.
voto: ****

Piccole donne crescono (inizio lettura 21 Luglio 2010 - fine lettura 25 Luglio 2010)
Questo secondo capitolo delle vicende delle “piccole donne” non mi è piaciuto. Oltre a esserci rimasta male per le scelte intrapprese dall’autrice sullo sviluppo della storia...
*** SPOILER SPOILER SPOILER ***
(Beth che muore, Jo che rifiuta Laurie, Laurie che sposa Amy, Jo che sposa il professore tedesco)
*** FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER ***
... l’ho trovato di un buonismo sconcertante (molto peggio del primo libro) e di una “zuccherosità” da far venire il diabete. Inoltre i capitoli finali sono l’apoteosi del banale!
voto: **

Piccoli uomini (inizio lettura 19 Ottobre 2010 - fine lettura 22 Ottobre 2010)
Delusione totale! Ho trovato questo libro davvero noioso e intriso di un buonismo senza paragoni (ancora peggio dei precedenti libri della Alcott). Forse è una lettura TROPPO per bambini, ma non sono riuscita ad appassionarmi alla storia per niente :-(
voto: *

I ragazzi di Jo (inizio lettura 21 Novembre 2010 - fine lettura 23 Novembre 2010)
Anche questo quarto e ultimo libro della serie delle "Piccole donne" non mi ha entusiasmata e mi ha destato poco interesse. Sarà che lo stile di scrittura è sempre sullo stesso tono buonistico all'infinito e alla lunga mi ha proprio stufata. Inoltre l'attenzione è centrata principalmente su altri personaggi ai quali non sono riuscita ad affezionarmi (i piccoli uomini). Preferivo quando le protagoniste erano le sorelle March... leggere delle "avventure" dei loro figli-nipoti-allievi mi ha annoiata!
voto: **
April 1,2025
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I read Little Women several times as a child and then went on to read the rest of Alcott’s children’s novels, so I will count this volume as completely read, though I’ve only reread Little Women as an adult. My impetus for doing so was at the invitation of Anne Boyd Rioux to join a small group to discuss the novel.

When I started Little Women last month, I was struck by a couple of things I wouldn't have known as a child, even a child reading this for the first time in the early 1970s. First, the young Jo reads to me now as a precursor of Scout from To Kill a Mockingbird and maybe even Frankie from The Member of the Wedding. Second, though Alcott purposely borrows from Pilgrim’s Progress, there is an obvious influence from Dickens, not just with the sisters forming a Pickwick Club but also in relation to theme and style. As not too far down the road, I would become a Dickens fan, I wonder if reading Alcott paved that way for me. I'm currently rereading Nicholas Nickleby with another group and, having it in mind, I’m thinking Jo’s progressive ideas for her school for boys may have been Alcott’s response to Yorkshire-type schools. (Though, of course, her main influence for this new type of school had to have been her father Bronson.)

I have no clue as to what my reaction would be to this book if I hadn’t absorbed it as a child, so my childhood five-stars remain. Even Alcott wearied of writing “moral pap for the young” (her words), but there was a family to bring out of poverty, something at which her father was hopeless, as he apparently was meant for more transcendental things. (Yet even the Transcendentalist Ralph Waldo Emerson, a family friend, was more of a support for the Alcott family.) I don’t remember what I thought of the moralizing sections when I was a child—I’m guessing not much, if anything at all, as they would’ve fit with my Catholic-school upbringing—but what’s interesting to me now is what Alcott was able to slip in within the sentiment, including a bold reference to a "quadroon" boy and her attempt to debunk stereotypes about spinsters (she may have felt ‘forced’ to marry off her alter-ego Jo, but Alcott herself remained single).

This edition is not the one I read as a child. This Little Women is comprised of the original separate editions of the two parts, which were combined about ten years later (in 1880) into one volume: at that time the publishers made revisions Alcott probably didn’t want and wasn't involved in, congratulating themselves on those changes being what boosted sales. From what I remember of my childhood readings, these alterations must’ve been heavier in the Second Part of Little Women than in the First, but that's just a guess.

*

April 25: I suppose there might've been several good reasons I didn't reread Little Men as a child, and not just that I didn't own the book, as my adult reread of this did not go nearly as well as my recent reread of Little Women. Though there are welcome instances of humor, racial equality and gender reversals (a new boy at the school is referred to in a completely positive way as the "daughter" of the Bhaers), there are probably too many characters for any one to make an impression and that includes Nan, a reincarnation of Jo. But my main issue was with the interminable moralizing, more heavy-handed in this volume than in Little Women, though I forgive Alcott as I know she wrote this to fulfill a demand in order to support her fatherless nephews.

*

May 30: My reread of Jo's Boys was a much better experience than my reread of Little Men (see paragraph above), the only botheration for me in this final volume of the March family being with so much 'telling-rather-than-showing'. The confrontation of social issues, such as the rights of women and Native Americans, was very welcome, as were the rather dark adventures of two of the "boys".
April 1,2025
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Valutazione complessiva: ⭐⭐⭐.5/5.

Che avventura letteraria è stata questa!
Lunga, intensa, e costituita da un sacco di emozioni che mi hanno tenuto compagnia per circa un mese e mezzo.
La scelta di leggere questa che, alla fine, si è rivelata una vera e propria quadrilogia sulla piena vita delle sorelle March, è stata motivata dal fatto che, durante il mese di gennaio, ho guardato il tanto atteso film al cinema che mi ha rapita, facendomi innamorare di Meg, Jo, Beth e Amy, da desiderare immediatamente di recuperare i libri al più presto, seppur essendo all'oscuro che successivamente a "Piccole Donne" e "Piccole Donne Crescono" ci fossero "Piccoli Uomini" e "I ragazzi di Jo".

Tutti e quattro i libri hanno sono incentrati su diverse storie, ma che hanno molto in comune tra loro.
"Piccole Donne" e "Piccole Donne Cresconono" sono due romanzi incentrati sulla vita delle quattro sorelle March, tutte e quattro protagoniste. Il primo è concentrato su Meg, Jo, Beth e Amy che dall'età dolce e spensierata che è l'infanzia si approcciano alla crescita e alla maturità, sotto i premurosi consigli di "Mami", la loro madre; mentre "Piccole Donne Crescono" è più incentrato sulla maturità alla volta della vita adulta delle quattro sorelle e ai loro primi amori, i primi veri e propri sacrifici, quelli veri, e le prime vere sofferenze.
Invece, riguardo a "Piccoli Uomini" e "I ragazzi di Jo", si rincontrano le sorelle March adulte e con le loro famiglie.
Però, la vicenda è più incentrata sulla scuola di Plumfield che apre Jo, in cui accoglie tanti ragazzini orfani e li aiuta sulla via per diventare delle brave persone.
"Piccoli Uomini" proprio come "Piccole Donne" è incentrato sulla crescita di questi ragazzini e bambini, senza ovviamente, far mancare la parte femminili. Mentre ne "I ragazzi di Jo" vediamo questi ragazzi diventare uomini e sposarsi sotto gli occhi pieni di infinito orgoglio della signora Jo.

Lo ammetto, ho più apprezzato la storia incentrata su Meg, Jo, Beth e Amy, perché mi è parso di seguire tutte e quattro passo passo, e quasi in ogni fase che le ha portate alla vita adulta. Mentre la storia dei ragazzi di Plumfield è narrata per intero come se fossero degli episodi fine a se stessi.

Lo stile della Alcott non l'ho trovato affatto astruso, ridondante o difficoltoso per come ci si aspetterebbe un classico per adulti dell'epoca, ma, anzi, il suo stile è scorrevolissimo e molto pulito. E poi, dalle sue parole sembra trasparire assoluto candore e purezza.
Ho adorato tantissimo la profondità della sua introspezione che fa immedesimare i giovani lettori perfettamente nei personaggi e nella loro crescita, facendoli riflettere su tantissime cose.

È uno dei pochi classici che ho letto fino ad adesso che più mi è entrato nel cuore. Quindi, libro assolutamente consigliatissimo!

Valutazione Piccole Donne: ⭐⭐⭐
Valutazione Piccole Donne Crescono: ⭐⭐⭐.5/5
Valutazione Piccoli Uomini: ⭐⭐⭐
Valutazione I Ragazzi Di Jo: ⭐⭐⭐
April 1,2025
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Forse questo romanzo non fa per me.
Non mi sento di sconsigliarlo, scorre bene, ma non mi ha tenuto incollata.
April 1,2025
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Like many I read Little Women and Good Wives in my youth, and hadn't read the other 2. Little Women (along with What Katy Did) was our book group choice, so I was pleased to find the complete set on Kindle at a bargain price. The recent BBC dramatisation was wonderful, and I did enjoy re-reading the first 2, but the subsequent books although interesting were too moralising for me. But pleased to see some support for women's rights even back then!
April 1,2025
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Come anticipato sopra, questo è stato uno dei libri che più porto nel cuore: ho letto la versione per ragazzi quand'ero piccola, visto film e anime, crescendo ho approfondito, divorando la versione integrale e i suoi seguiti che trovate tutti raccolti in questo volume: Piccole Donne, Piccole Donne crescono, Piccoli Uomini, I ragazzi di Jo.
Tutti conosciamo più o meno le vicende delle sorelle March e di quello che poi porta alla costruzione degli ultimi due volumi, che fra tutti sono quelli probabilmente meno conosciuti (ma che vi straconsiglio di leggere), e quindi questa non sarà una recensione solita, ma vorrei parlarvi dei motivi che mi hanno fatto innamorare di questa storia nata dalla penna di Louisa May Alcott.
Meg, Jo, Beth e Amy sono quattro ragazze che vivono con la madre mentre il padre è al fronte come cappellano; le storia prende il via a Natale e ci mostra tutto quello che sono le ragazza del tempo: i sogni, i problemi, i dubbi, la maturazione che ognuna di loro affronterà.
Le quattro ragazze sono ben caratterizzate e nel tempo sono diventate delle vere icone, riconoscibili e facilmente affini ad ognuna di noi: abbiamo Meg, la piuù grande, la più saggia delle quattro, ma che come ogni ragazza non è priva di vanità; socievole, matura e molto materna con le sorelle, soprattutto con la piccola Amy, è quella che si sposerà per amore con Brooke e che rincontreremo nei romanzi successivi con i loro figli (Demi, Daisy e Josie). Abbiamo Beth, la docle, fragile Beth: sensibile, altruista, ma al contempo schiva e timidissima; legatissima alla sorella Jo (sono veri e propri opposti), riuscirà a far breccia nel gelido cuore del signor Laurence ed è quella che avrà anche una svolta inaspettata e improvvisa. C'è poi Amy, la più piccola delle sorelle (e quella con cui ho sempre faticato un po' ad entrare in empatia) che definire un uragano è poco: prima bambina egoista e viziata (essendo la più piccola nonn è difficile capirne il motivo), poi, sotto la guida della zia March, migliora un pochino divendo raffinata, educata, più matura, ma sempre con un carattere molto forte (Laurie ne sà qualcosa). Infine, ma non per meno valore, la mia prefetrita in assoluto, ovvero Jo: chi leggendo di lei, non ha sentito il brivido della ribellione, del giusto, del seguire i proprio sogni, del non mollare. Una ragazza schietta, coraggiosa, determinata, a tratti scontrosa e dal temperamento troppo impulsivo; è di fatto il maschiaccio della famiglia, quella che invece di comportarsi come una signorina per bene, si mette sempre nei guai. Come le sue sorelle, anche Jo, nel tempo migliorerà, crescerà, imparerà a moderare il suo temperamento vulcanico, ma al contempo è quella che riuscirà a realizzare il suo sogno di diventare scrittrice prima e insegnante poi, nella scuola di Plumfield dove sono poi ambientati i due seguiti, ovvero Piccoli uomini e I ragazzi di Jo.
Piccole donne è di fatto entrato nella cultura di massa, diventando un punto di riferimento per le lettrici di tutto il mondo ma non sono da disdengnare i seguiti che vedono le sorelle March oramai adulte, sposate e con figli, coloro che rispecchieranno i caratteri delle sorelle nel tempo.
Piccole donne, e in particolar modo questa raccolta dei quattro romanzi della Alcott, è un must have per i fan, una riscoperta dell'intera storia delle quattro sorelle March e di come, ancora una volta e passati gli anni, riescono a conquistarci completamente.
April 1,2025
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now this may be really controversial but no one understands the extent of which I wanted Jo to marry Laurie... NO ONE UNDERSTANDS THE PAIN.
April 1,2025
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(letto: Piccole Donne; dnf a pag.60: Piccole Donne Crescono)
Mi ci sono avvicinata perchè un'amica l'ha sempre considerato un bel ricordo d'infanzia. Avrò sbagliato a prenderlo in mano adesso, all'inizio dei 20 anni; probabilmente se l'avessi letto da bambina l'avrei apprezzato, chi può dirlo.
Sta di fatto che leggere quanto ho letto è stato uno sforzo immane: è da novembre 2019 che provo a finire i primi due libri della serie, tra vari prestiti in biblioteca che puntualmente scadevano, e recuperi nel mentre via ebook. Mi sono arresa e ho lasciato perdere la mia testardaggine di finire sempre qualsiasi libro cominci.
Sono consapevole di dover considerare la storia nel contesto dell'epoca storica in cui è stato scritto e ambientato, e della rivoluzionarietà nel medesimo contesto di un romanzo in cui i personaggi femminili sono al servizio della propria storia, e non di protagonisti maschili. Ma a mio avviso non ha superato la prova del tempo; non l'ho trovato ispiratore nè "attuale" - quanto un classico, invece, secondo me, dovrebbe essere. È una calda raccomandazione al conformismo, ed alquanto moralista, troppo.
April 1,2025
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Ultimo libro della quadrilogia di Piccole Donne.
Libro terminato insieme alle ragazze del GDL #classicsinfriendship.

I ragazzi di Jo narra le vicende di tutti quei piccoli protagonisti che abbiamo trovato in ‘Piccoli Uomini’ e che in questo libro invece sono cresciuti - sono più grandi, più maturi. Ognuno sta avendo delle avventure, nuove esperienze ma rimangono comunque davvero tanto attaccati alla famiglia di Plumfield, a papà Baher e mamma Jo.

Sono passati dieci anni ed ognuno di loro sta vivendo la propria vita, chi lontano e chi vicino a Plumfield ma si ritrovano sempre, ogni tanto, a passare delle giornate insieme, a raccontarsi le storie, a raccontare le loro avventure.
C’è chi ha trovato l’amore e chi ancora no.
C’è chi sta cercando di essere migliore.
C’è chi si sta per sposare.
E c’è chi sta seguendo la sua passione per la musica.
Ma il bello di tutti questi ragazzi è vedere quanto ancora si vogliono bene e sono legati tra di loro, anche non vedendosi tutti i giorni. Anche non vedendosi per anni.

In questo volume ritroviamo molto spesso le tre sorelle March insieme, più affiatate che mai ed orgogliose dei propri ragazzi, ormai grandi ma che avranno sempre un posto speciale nel loro cuore.

È stato un viaggio meraviglioso.
Queste piccole donne ormai cresciute, mi sono entrate nel cuore ed il loro amore così intenso per questi ragazzi mi ha fatto innamorare anche di loro.

Consiglio a tutti davvero di dare un’opportunità a questo classico, ma non solo al primo ed al secondo libro, che sono i più conosciuti.. anche al terzo ed al quarto che si, sono un po’ diversi dai primi, ma sono bellissimi e vi faranno affezionare a questi personaggi ancora di più.

April 1,2025
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Libro 1 - PICCOLE DONNE
Alla Alcott non piacevano i libri sdolcinati e ce l'ha messa tutta per introdursi nell'ambiente letterario con qualcosa di innovativo. Purtroppo però bisogna vendere per campare e se chi legge vuole in mano frasi svolazzanti e quadretti di puritanissima letizia familiare, eccovi accontentati. Tant'è, l'animo ribelle non è proprio riuscita a soffocarlo e almeno in una delle sorelle ha potuto riversare la sua inquietudine. Jo non è una ragazza - è un'adolescente che cerca di raggruppare in sè stessa tutte le caratteristiche maschili possibili per guadagnarne seppur in minima parte la libertà. Perchè per una donna, a quei tempi, la vita non è che fosse proprio rose e fiori come la tappezzeria del salotto. E se il marito o il padre ti andava in guerra, potevi ritrovarti in mezzo ad una strada cinque minuti dopo l'arrivo del telegramma di decesso. Non era tutto ricamo, pianoforte e beneficenza e Louisa avrebbe tanto voluto raccontarcelo - a modo suo, leggendo tra le righe, l'ha fatto.

Libro 2 - PICCOLE DONNE CRESCONO
Fine dell'anticonformismo, la Alcott ha capito cosa scrivere per vendere e non si risparmia. Questo è infatti il Libro dei Matrimoni Perbene cui neppure Jo sfugge, seguendo, seppur un minimo a modo suo, l'approvata strada imboccata prima della sorella Meg e quindi da Amy. Figliolanza compresa. Beth viagga per altri destini, ma si sa, nell'800 una morte in casa era esperienza comune. I quadretti di vita domestica con ruoli ben separati vengono solo brevemente alternati alle avventure letterarie dell'allora ragazzaccia ribelle e anche le sbandate di Laurie sono prontamente redarguite per un rientro veloce e soddisfatto nei binari canonici. Un poco più innervosente del primo libro, con riferimenti sociali inesistenti.
April 1,2025
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A questo libro, non posso che associare la mia quarantena. Non potendo andare in biblioteca, ho iniziato a leggere i libri che già c'erano a casa, tra cui il primo volume di "Piccole Donne".
Mi sono innamorata di Jo. Nonostante sia un libro piuttosto vecchio, con contenuti ormai datati (su certi temi), mi ha dato una sensazione di calore, affetto, famiglia. Ho adorato in particolare "Piccole donne crescono". Mi rivedo nell'ambizione di Jo, ho sofferto per la perdita della famiglia March, ho ammirato il loro modo di affrontare la vita. Con forza, impegno, gentilezza.
Per quanto riguarda gli ultimi due volumi (di cui non sapevo assolutamente dell'esistenza), li ho trovati un po' debolucci, sotto il profilo della trama.
"Piccoli Uomini" è un romanzo dolce, simpatico, tenero, ma non ha una trama molto forte, parlando semplicemente delle avventure quotidiane di un gruppo di ragazzini accolti da Jo.
Il suo sequel, "I ragazzi di Jo", mi ha entusiasmata molto più. Sarà per il taglio nettamente femminista (si comincia a parlare di suffragio universale e dell'importanza che ricopre la partecipazione delle donne nella vita sociale, politica e lavorativa), sarà per l'evoluzione dei "Piccoli uomini", ormai giovani adulti, che si affacciano, ognuno verso il proprio destino.
Questa tetralogia mi è piaciuta. È stata una piacevole sorpresa, perché mai avrei pensato che libri di questo tipo potessero appassionarmi.
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