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99 reviews
April 1,2025
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Piccole Donne è LA saga familiare. È la capostipite di tutte. È l'origine. Ed è stupenda.
Questo libro è una raccolta di tutti i volumi della saga scritta dalla Alcott, che sono rispettivamente Piccole donne, Piccole donne crescono, Piccoli uomini e I ragazzi di Jo.
I primi due volumi sono due romanzi veri e propri che, seguendo un ordine cronologico più o meno coerente e costante, raccontano la vita delle quattro sorelle March dall'infanzia e prima adolescenza fino all'inizio dell'età adulta.
Sono anche i due volumi che mi sono piaciuti maggiormente e che mi hanno letteralmente tenuta incollata alle pagine.
Gli altri due libri invece non si concentrano più sulle sorelle March, ma con un focus nella vita di Jo, si concentrano sui ragazzi di Plumfield (il collegio appunto che Jo dirige).
Dai primi due libri agli ultimi due si ha quindi anche un "passaggio di testimone" dalla famiglia March alla famiglia Bhaer.
Il ritmo degli ultimi due libri è diverso, non lineare né coerente, ma la differenza maggiore che si riscontra sta nel fatto che questi non raccontano, come i primi due, una serie di eventi successivi tra loro e collegati ma piuttosto una serie di eventi "presi a caso" che l'autrice - come dice lei stessa - ritiene salienti per farci conoscere i protagonisti. Ma li presenta sotto forma di cronaca, di resoconto. Ovviamente un certo filone temporale di sottofondo non manca, ma i capitoli per la maggior parte sono fondamentalmente slegati tra loro. Una certa vicenda inizia e finisce nello stesso capitolo, e quello successivo si focalizza su altro di completamente distinto. Manca quindi quel filo rosso che unisce un capitolo all'altro e che lascia il lettore con il fiato sospeso e la voglia di continuare.
Nonostante mi siano piaciuti, questo fattore ha contribuito molto al rallentamento nella lettura di Piccoli uomini (soprattutto) e di I ragazzi di Jo.
Piccoli uomini è il libro in cui questo "scarto" tra un capitolo e l'altro è maggiormente evidente. Già con I ragazzi di Jo l'autrice è un po' ritornata sui suoi passi.
Proprio per questo l'ultimo libro mi è piaciuto più del terzo. Un altro punto a favore de I ragazzi di Jo, è il fatto che tornano i nostri cari amati protagonisti iniziali: pian piano riconquistano il loro posto sulla scena e, assieme ai nuovi protagonisti, ci salutano per l'ultima volta.

Ho amato davvero tanto questa saga e nonostante, appunto, abbia avuto qualche punto debole qua e là è sicuramente un capolavoro.
April 1,2025
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no I haven't read this whole thing, just have some kindle notes I want to put on here from this version
April 1,2025
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This started out being an interesting read, but as time went on, the chapters continued to drone on as well. It was great getting to know the characters and their life stories, but there were A LOT of unnecessary filler and I found myself skimming through the last 2 books. Definitely a classic that I won't need to read again.
April 1,2025
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Ho amato questo libro, ho provato insofferenza per questo libro. Mi spiego meglio.

Il volume racchiude la saga completa di Piccole Donne di Louisa May Alcott. Il mio picco d'amore deriva proprio dal mio sentimento entusiasta nei confronti dei primi volumi della saga, che ho letto da ragazza e che ho particolarmente adorato. La storia delle sorelle March mi è restata nel cuore e Jo è stato uno dei primi esempi di femminismo che ho incontrato lungo il mio cammino. Ho sentito un legame pazzesco con quella personaggia, che ho trovato più simile a me di tante altre storie che avevo letto. I primi due volumi (Piccole donne e Piccole donne crescono) sono stati una seconda lettura che ho particolarmente apprezzato.

Per ciò che riguarda gli ultimi due, invece, rappresentavano una novità e per questo mi incuriosivano tantissimo. Non sapete quindi che delusione vedere nel terzo volume (Piccoli uomini) il personaggio di Jo modificarsi così tanto. Non era più la ragazza inquieta, ribelle e un po' anticonformista che avevo tanto amato. Il personaggio viene messo in secondo piano dalle vicende dei ragazzi che lei e suo marito crescono nella scuola di Plumfield. Nel quarto volume (I ragazzi di Jo) la situazione resta invariata, ma torna una narrazione più femminista. Si parla, tra le righe, di temi quale l'emancipazione femminile e il diritto al voto, temi tanto cari all'autrice, femminista e sostenitrice del suffragio universale.

April 1,2025
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Tornare a leggere dopo tanti anni il libro 'Piccole donne' è stato un po' come mettersi una confortevole coperta addosso e ho nuovamente apprezzato, non solo la storia delle sorelle March, ma anche lo scorrevolissimo stile narrativo dell'autrice Louisa May Alcott.
Le quattro figlie di casa March crescono in un ambiente sereno e i genitori le educano con solidi e sani principi, come l'accontentarsi di quello che si possiede ed avere sempre un gesto di riguardo verso il prossimo. Nonostante la famiglia conduca una vita di ristrettezze, le donne rimaste a casa senza il capo famiglia impegnato al fronte, riescono ad affrontare le difficoltà in maniera dignitosa e tranquilla.
I caratteri di ognuna di loro così nettamente distinti e definiti, che si riescono ad identificare senza neanche nominarne il nome, ma solo leggendo un loro discorso o atteggiamento.
Seguirle durante la crescita leggendo delle loro delusioni e gioie, scoprirle innamorate o distrutte dal lutto, concordare con una loro scelta o domandarsi il motivo di una loro azione, è emozionante ma anche toccante.
Ognuna di loro dimostra un talento per l'arte e Jo è quella che, per indole, lo esprime con più irruenza rispetto alle altre.
Il periodo storico in cui è ambientato, dove la guerra toglie, segna e inaridisce chi ne viene colpito in maniera diretta o indiretta, le travolge cambiandone la visione entusiasta e disillusa che solitamente si ha alla loro età.
L'alternanza di momenti lieti a quelli tragici, credo che sia la chiave vincente per non trovare la lettura pesante e troppo drammatica, perché si riderà davanti alle recite scritte e recitate da Jo con la complicità delle sorelle, si sognerà quando si innamoreranno, si piangerà quando qualcuno dirà addio, si sarà felici degli obiettivi raggiunti da ognuna di loro e si apprezzeranno tantissimo i legami persi e ritrovati della vera amicizia.
Fin da subito, attraverso le vicissitudini di Jo ma anche delle sue tre sorelle, l'autrice lancia un messaggio femminista molto forte per l'epoca, suggerendo a non demordere mai ma credere sempre nei propri sogni, nonostante la vita si diverta a mettere alcuni ostacoli lungo il cammino.
La storia di Beth, Jo, Meg ed Amy la conosciamo in molti, chi grazie a letture d'infanzia o chi guardando i numerosi film ispirati dai libri, però io non avevo mai letto l'ultimo della serie che compie un salto temporale di dieci anni e purtroppo ho constatato che non è stato coinvolgente come i precedenti. Giustamente le sorelle March, Jo in particolare, le ho trovate cresciute immerse nei ruoli di mogli e madri di famiglia, lasciando alle loro spalle l'appellativo, dato dal padre, di piccole donne, e l'atmosfera un po' spensierata e leggera che tanto mi aveva affascinato in precedenza, nell'ultimo libro della serie non l'ho percepita.
Piccole donne si potrebbe considerare il grande classico per le woman to be, poiché esalta in maniera fresca e delicata il valore del ruolo femminile nella società, ma non credo che sia adatto a tutti, non tanto per gli argomenti trattati, ma per la modalità di narrazione che richiede una certa maturità.
Per me è stata una bella rilettura che ha riaffiorato ricordi ed emozioni dimenticate nel tempo, rileggere non è mai una brutta idea, sopratutto quando si tratta di libri belli e importanti come questo.
April 1,2025
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Steady and sweet

Rereading these books as an adult I noticed things from a whole different perspective. I love the Sabbath passage in Jo’s boys and how it realistically portrays what it looks like to take a Sabbath with kids. I love the parts where Jo counsels her boys.

Stands the rest of time with its wit and wisdom
April 1,2025
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Louisa May Alcott has done a great job in engaging the readers with Little Women! The book walks you through the lives of four sisters, Meg, Jo, Beth and Amy. It talks about the difficulties, hardships and jealousy that they face and how they eventually have to overcome their jealousy in order to accept their life the way it is and lead a happy life. You actually feel as if you know personally know each character of the book. You share their joys and sorrows. There are a few plot twists that make the story a bit more interesting to read. There are some tragic moments when you will catch yourself crying with the characters of the book, but then again there are also joyful moments that provide for a good laugh. Though some might say that the ending was not quite right, I could not think of a better way to end the book. The style of writing is something else that is really good. Just the usage of words, make the book good to read. Though it may get a bit long, the humor and tragedy will be enough to keep you interested all throughout the book.I would definitely recommend reading Little Women, if you’re looking for a book that is not only classic with the perfect combination of comedy,tragedy,drama and romance, but also easy to relate to .
April 1,2025
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Sermonising!

After watching a TV adaptation, I could not remember reading the later books in the series. So "invested" the princely sum of 49p on this set. I had forgotten how sickly sweet was the writing. But more to the point, the lack of any proof reading made reading a real chore. Every other sentence seemed to need a pause to think what word has been missed, or what should be here to make sense.I
No, for the young readers of today I would not recommend.
April 1,2025
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Libro 1º (dic. 2015) - "Piccole Donne ": non è mai troppo tardi per scoprire un classico della letteratura per ragazzi ed innamorarsene. Ricordavo a grandi linee le avventure delle sorelle March da un (brutto) cartone animato degli anni '80, ma leggerle ha tutto un altro fascino. Voto: ★★★★

Libro 2º (gen. 2016) "Piccole donne crescono": continuano le avventure delle sorelle March, che crescendo, si sono affacciate alla vita fuori dal comfort della casa familiare: Meg sta per sposarsi e deve imparare a gestire casa e famiglia al meglio, Amy è in giro per l'Europa e sta facendo nuove esperienze che la cambieranno profondamente, Jo persegue i suoi sogni di scrittrice ma deve fare i conti con un mercato editoriale che, per garantirle un guadagno, la vorrebbe autrice di storie-spazzatura. Beth, che non è mai veramente guarita dalla scarlattina, è consapevole della propria condizione e sa che dovrà imparare a godere di ogni attimo di felicità regalatole. Ognuna ha già segnato il proprio percorso ma a guidarle nelle scelte migliori e nei momenti difficili ci sarà sempre il sostegno di mamma e papà March, pronti a dare un buon consiglio ma anche a lasciar sbagliare le figlie a modo loro perché da quegli errori ne possano trarre un insegnamento.
La Alcott descrive la Vita, né più né meno, con i suoi momenti di felicità ma anche con le disgrazie, con le prove da superare, le delusioni, le esperienze, gli amori, i sogni, le speranze, l'affetto profondo che lega i membri di una famiglia in cui ci si rispetti e ci si voglia bene. E, in tutto questo, a me sembra ancora tremendamente attuale nonostante il suo romanzo si appresti oramai a spegnere le 150 candeline! Voto: ★★★★
April 1,2025
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Ho terminato Piccole donne: I quattro libri. Forse non bisognerebbe leggere da adulte, nel 2021, un libro che si è tanto amato da bambine, del quale si sono viste le trasposizioni cinematografiche mille mila volte e del quale si conserva un bellissimo ricordo, perché la realtà è spesso peggiore della nostra immaginazione.
Ho trovato terribilmente pesanti i continui riferimenti a dio, alla buona condotta, al peccato e alla morale, il patetismo che pervade ogni azione delle piccole e grandi March.
Poi dato che ho letto la quadrilogia il primo e l'ultimo volume sono quelli che ho apprezzato di più. Nel primo c'è proprio la famiglia unita, l'infanzia, le protagoniste sono ancora un po' grezze ed è divertente leggerne e vedere le differenze di caratteri, che invece verso la fine si appiattiscono completamente, tanto che sembrano intercambiabili, non fosse che Meg ama le faccende di casa, Amy dipinge e Jo scrive, però alla fine dicono quasi le stesse cose.
La vena protofemminista della Alcott si vede principalmente nell'ultimo volume, I ragazzi di Jo, dove si parla di emancipazione femminile, voto alle donne, parità di educazione (ma le ragazze oltre a sapere il greco devono farsi carico sempre delle faccende domestiche, di riparare la biancheria, di essere di classe, gradevoli, semplici, pure, avere un certo senso estetico, sapere curare i malati, consolare gli afflitti, essere il faro verso cui indirizzare i pensieri più alti, essere la consolazione dei genitori, fare opere buone, cucinare per tutti, spolverare e non so nemmeno quante attività accessorie sono richieste alle fanciulle che popolano il collegio di Jo e del suo scialbo marito), e dove Nan, una delle ragazze scapestrate accolte a scuola in Piccoli Uomini cresce e diventa medico. Credo uno dei personaggi più simpatici della saga. Da ragazzina avevo il mito di Jo che scriveva e si tagliava i capelli per soldi e probabilmente non facevo caso alle sue infinite lotte con satana aka il suo carattere impetuoso, e tutte le tiritere moraleggianti, e l'amore per la sua mamma e il suo papà e tutte quesdte cose che infarcisc ono ogni pagina delle mille e rotte che la Alcott ha dedicato al personaggio.
Mi sono documentata e ho letto che questo sentimentalismo è tipico americano (oltre che probabilmente vittoriano) e io forse nel 2021 mi sento molto più cinica europea.
Sinceramente mi dispiace scrivere questa recensione, perché ho sinceramente amato i libri e i film, ma a questo punto ripenso alla trasposizione di Greta Gerwig e penso che abbia forzato un po' la mano
April 1,2025
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È stato bellissimo indugiare al fianco delle quattro sorelle March, assistendo a ogni gioia e ogni dolore. Alcune avventure mi hanno sorpresa, altre mi hanno divertita e tutte mi hanno affascinata.
Un romanzo dopo l’altro, mi sono affezionata sempre più a questo mondo di buoni sentimenti e propositi, in cui i personaggi cercano di migliorare se stessi e non perdono la speranza anche quando sbagliano rotta.
Alcuni escono di scena, altri arrivano ma ognuno di loro arricchisce, a suo modo, la vicenda. Infine, quando il sipario è calato, un’inevitabile nostalgia ha avuto la meglio su di me.
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