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In Il giovane Holden c'è una frase che è diventata ormai un must tra i lettori: “Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira”. Sono sicura che tutti voi che state leggendo questa recensione l'avete letta almeno una volta nella vita.
Ecco, dopo aver finito questo libro, desidero immensamente Erica Jong come mia migliore amica e poterle telefonare o mandarle un messaggio ogni volta che ho un problema e fare con lei lunghe chiacchierate sincere e divertenti sugli uomini, bevendo vino frizzante.
Per quanto Paura di volare sia uscito nel 1973, quindi ben sei anni prima che io nascessi, è incredibilmente moderno. Tantissime parti del libro, quelle in cui Isadora riflette sulla situazione delle donne e come una donna viene ancora vista dagli uomini, potrebbero benissimo essere riprese da qualunque conversazione sui social in cui si parla per esempio di catcalling o di molestie sessuali.
Il libro racconta le vicende sentimentali e i primi due matrimoni di Isadora Wing, alter ego della scrittrice i cui due primi matrimoni sono qui ripresi, romanzandoli.
Lo stile della narratrice è semplice e d'effetto, mai noioso, mai scontato e di sicuro, Erica Jong è sempre sincera.
Pur essendo un libro di 48 anni fa, mi sono ritrovata moltissimo nelle sue riflessioni sul sesso e sull'amore, pur con le differenze tra la mia vita e quella di Isadora. Ma viene da pensare che davvero certe cose non cambiano mai. Fortunatamente, dall'altro lato, qualcosa nei miei anni devo averlo imparato perché sapevo benissimo da quando si sono incontrati come sarebbe finita la storia con Adrian Goodlove ed esattamente anche il motivo. Peccato che molto spesso queste conoscenze si rivelano sempre quando non si è parte in causa...
Sicuramente continuerò la storia di Isadora e inizierò Come salvarsi la vita, sequel di questo romanzo.
Ecco, dopo aver finito questo libro, desidero immensamente Erica Jong come mia migliore amica e poterle telefonare o mandarle un messaggio ogni volta che ho un problema e fare con lei lunghe chiacchierate sincere e divertenti sugli uomini, bevendo vino frizzante.
Per quanto Paura di volare sia uscito nel 1973, quindi ben sei anni prima che io nascessi, è incredibilmente moderno. Tantissime parti del libro, quelle in cui Isadora riflette sulla situazione delle donne e come una donna viene ancora vista dagli uomini, potrebbero benissimo essere riprese da qualunque conversazione sui social in cui si parla per esempio di catcalling o di molestie sessuali.
Il libro racconta le vicende sentimentali e i primi due matrimoni di Isadora Wing, alter ego della scrittrice i cui due primi matrimoni sono qui ripresi, romanzandoli.
Lo stile della narratrice è semplice e d'effetto, mai noioso, mai scontato e di sicuro, Erica Jong è sempre sincera.
Pur essendo un libro di 48 anni fa, mi sono ritrovata moltissimo nelle sue riflessioni sul sesso e sull'amore, pur con le differenze tra la mia vita e quella di Isadora. Ma viene da pensare che davvero certe cose non cambiano mai. Fortunatamente, dall'altro lato, qualcosa nei miei anni devo averlo imparato perché sapevo benissimo da quando si sono incontrati come sarebbe finita la storia con Adrian Goodlove ed esattamente anche il motivo. Peccato che molto spesso queste conoscenze si rivelano sempre quando non si è parte in causa...
Sicuramente continuerò la storia di Isadora e inizierò Come salvarsi la vita, sequel di questo romanzo.