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Cosa dire di un libro dalla trama arcinota come questo? La mia emotività si è dilaniata tra due stati: l'empatia e la compassione verso Gregor e la comprensione del disgusto dei familiari. Cosa avremmo fatto noi se un nostro caro si fosse trasformato in uno scarafaggio gigante i cui pensieri ci sono incomprensibili? E quindi non ci è dato sapere se questo essere comprenda il contesto circostante e le nostre parole? Siamo sicuri che ci saremmo comportati diversamente? A me ricorda molto l'atteggiamento verso un anziano ormai non autosufficiente. Familiari costretti a turni oltre a quelli lavorativi, a pagare badanti o case di cura, a prendersi cura di un essere che ricorda vagamente la persona amata. La morte del parente coincide inesorabilmente con una sensazione di sollievo. Il lutto purtroppo si è già stemperato nella degenza.