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La mia prima esperienza con D. F. Wallace era stata piuttosto negativa. Avevo letto la sua raccolta di racconti La ragazza dai capelli strani e, se il primo racconto, "Piccoli animali senza espressione", mi era piaciuto, da lì in poi era stato un calando di interesse. Mi ricordo ancora con orrore un racconto sul presidente Lyndon Johnson che mi parve più lungo di Guerra e pace (in realtà saranno state un ottantina di pagine) e che, riuscendone a leggere solo due o tre pagine al giorno, mi trascinai per settimane.
A quel punto ero dell’idea che D.F. Wallace semplicemente non facesse per me. Forse lo apprezzo di più come scrittore di non-fiction, non so, ma non mi sembra nemmeno che l’autore di quei racconti sia la stessa persona che ha scritto "Una cosa divertente che non farò mai più", libro che ha di gran lunga superato le mie più rosee aspettative.
"Una cosa divertente che non farò mai più" è un saggio divertente, scritto benissimo, interessante e che ti fa venir voglia di diventare amico di D. F. Wallace. E a me personalmente delle crociere extralusso interessa veramente poco, non è nemmeno un tipo di vacanza che mi attira, (ma ha parecchi elementi in comune con i famosi villaggi turistici in cui quasi tutti siamo stati almeno una volta nella vita. Anche più di una volta) quindi non fatevi frenare dall'argomento un po’ bizzarro.
Mi piace l’umorismo di D.F. Wallace, non “educatino” ma nemmeno eccessivamente cattivo.
Le note sono meravigliose. E le note delle note.
Nonostante sotto tutto il divertimento obbligato e sotto il divertimento della lettura si percepisca una certa tristezza e il tutto talvolta assuma delle prospettive sociologiche, rimane una lettura leggera, un libro breve, intelligente e simpatico, perfetto per periodi un po’ stressanti.
Forse sembrerà un po' eccessivo ma credo che dato l'argomento fosse impossibile (o quasi) scrivere un libro migliore di questo.
A quel punto ero dell’idea che D.F. Wallace semplicemente non facesse per me. Forse lo apprezzo di più come scrittore di non-fiction, non so, ma non mi sembra nemmeno che l’autore di quei racconti sia la stessa persona che ha scritto "Una cosa divertente che non farò mai più", libro che ha di gran lunga superato le mie più rosee aspettative.
"Una cosa divertente che non farò mai più" è un saggio divertente, scritto benissimo, interessante e che ti fa venir voglia di diventare amico di D. F. Wallace. E a me personalmente delle crociere extralusso interessa veramente poco, non è nemmeno un tipo di vacanza che mi attira, (ma ha parecchi elementi in comune con i famosi villaggi turistici in cui quasi tutti siamo stati almeno una volta nella vita. Anche più di una volta) quindi non fatevi frenare dall'argomento un po’ bizzarro.
Mi piace l’umorismo di D.F. Wallace, non “educatino” ma nemmeno eccessivamente cattivo.
Le note sono meravigliose. E le note delle note.
Nonostante sotto tutto il divertimento obbligato e sotto il divertimento della lettura si percepisca una certa tristezza e il tutto talvolta assuma delle prospettive sociologiche, rimane una lettura leggera, un libro breve, intelligente e simpatico, perfetto per periodi un po’ stressanti.
Forse sembrerà un po' eccessivo ma credo che dato l'argomento fosse impossibile (o quasi) scrivere un libro migliore di questo.