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La mia copia ha un taglio netto verticale al centro della copertina. Non me ne sono accorta quando l'ho presa dallo scaffale, e nemmeno mi importa, ma quando ho cominciato a leggere questo libro non facevo altro che fissare quel taglio sul cartoncino, probabilmente fatto da un taglierino mentre aprivano un pacco. Non è uno strappo, è un taglio, sottile, preciso, netto, appunto.
Ecco, questa è esattamente la mia sensazione alla fine di questo libro. Mi ha lasciato un taglio da qualche parte, credo non lontano dal cuore, ma forse è più vicino alla bocca dello stomaco, e poi io non voglio sapere niente del corpo umano, tantomeno del mio, mi fa impressione.
Non sono capace di scrivere una recensione, tizio ha fatto quello, poi è successo quell'altro e alla fine mamma mia. Io so solo raccontare quello che rimane dentro di un libro o quello che mi succede mentre lo chiudo e alzo la testa e mi vengono in mente diecimila cose da dire, che poi non dico a nessuno, e qualche volta le scrivo qui e, sempre, ogni maledetta volta, sono sconclusionata.
Il libro non dice tutto (evviva) e tu rimani un po' lì nel limbo, a chiederti se hai capito bene, a chiederti come sia possibile e un po' all'inizio mi irritava non capire, io che faccio un milione di domande e voglio sempre sapere tutto. Poi l'ho lasciato condurmi dove voleva lui e, finalmente rilassata, mi ha portata in un posto meraviglioso, poco chiaro ma magnifico.
Tanto tempo fa, dormivo accanto a un uomo che mi raccontava le storie dei miti per farmi addormentare. Io poi, a tratti, mi lasciavo andare e dormivo e lui continuava e io mi svegliavo e avevo perso un pezzo ma ero estasiata dalla sua voce e dall'amore che aveva per me in quel momento. Ecco, quella cosa lì, in quel momento lì era amore. E quegli stessi momenti lì ho trovati in questo libro, verso la fine del libro, quando ormai la piega che prenderà è chiara.
Leggetelo. Non solo perché a me Ishiguro ricorda i miei vent'anni e il viso di Emma Thompson. Ma perché, qualche volta, è bello che non sia tutto chiaro, che non l'abbiate programmato e che vi lasciate trasportare dagli eventi. Niente alcol a sto giro, un buon tè inglese, bevuto in una bella tazza di porcellana e se sapete preparare degli ottimi scones, beh, sarà perfetto.
Ps se non sapete farlo, vi mando la ricetta. Ma imparate alla svelta, suvvia.
Ecco, questa è esattamente la mia sensazione alla fine di questo libro. Mi ha lasciato un taglio da qualche parte, credo non lontano dal cuore, ma forse è più vicino alla bocca dello stomaco, e poi io non voglio sapere niente del corpo umano, tantomeno del mio, mi fa impressione.
Non sono capace di scrivere una recensione, tizio ha fatto quello, poi è successo quell'altro e alla fine mamma mia. Io so solo raccontare quello che rimane dentro di un libro o quello che mi succede mentre lo chiudo e alzo la testa e mi vengono in mente diecimila cose da dire, che poi non dico a nessuno, e qualche volta le scrivo qui e, sempre, ogni maledetta volta, sono sconclusionata.
Il libro non dice tutto (evviva) e tu rimani un po' lì nel limbo, a chiederti se hai capito bene, a chiederti come sia possibile e un po' all'inizio mi irritava non capire, io che faccio un milione di domande e voglio sempre sapere tutto. Poi l'ho lasciato condurmi dove voleva lui e, finalmente rilassata, mi ha portata in un posto meraviglioso, poco chiaro ma magnifico.
Tanto tempo fa, dormivo accanto a un uomo che mi raccontava le storie dei miti per farmi addormentare. Io poi, a tratti, mi lasciavo andare e dormivo e lui continuava e io mi svegliavo e avevo perso un pezzo ma ero estasiata dalla sua voce e dall'amore che aveva per me in quel momento. Ecco, quella cosa lì, in quel momento lì era amore. E quegli stessi momenti lì ho trovati in questo libro, verso la fine del libro, quando ormai la piega che prenderà è chiara.
Leggetelo. Non solo perché a me Ishiguro ricorda i miei vent'anni e il viso di Emma Thompson. Ma perché, qualche volta, è bello che non sia tutto chiaro, che non l'abbiate programmato e che vi lasciate trasportare dagli eventi. Niente alcol a sto giro, un buon tè inglese, bevuto in una bella tazza di porcellana e se sapete preparare degli ottimi scones, beh, sarà perfetto.
Ps se non sapete farlo, vi mando la ricetta. Ma imparate alla svelta, suvvia.