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Il ritratto di un mondo in cui coesistono religione e credenze popolari. Una donna che rivendica il diritto di scegliere assumendosi la responsabilità delle scelte fatte, dilaniata tra la fede nella propria volontà e il senso di colpa.
“A Dio non aveva mai chiesto se non di poter vivere secondo la propria volontà. Ed ora si trovava qui non perché avesse peccato e volesse riparare e scontare, ma perché ancora una volta, quasi al termine del suo cammino terreno, si preparava a prendere una grave decisione.”
Un libro denso, in cui la vita di Kristin e della sua famiglia si intreccia alle vicende storiche della Norvegia del 1300. La Undset mette a nudo i suoi personaggi, regalandoci pagine di profonda introspezione, di conflitti interiori difficilmente sanabili cui fanno da sfondo paesaggi mozzafiato, inverni rigidi, primavere rigogliose con una scrittura fluida e coinvolgente.
“A Dio non aveva mai chiesto se non di poter vivere secondo la propria volontà. Ed ora si trovava qui non perché avesse peccato e volesse riparare e scontare, ma perché ancora una volta, quasi al termine del suo cammino terreno, si preparava a prendere una grave decisione.”
Un libro denso, in cui la vita di Kristin e della sua famiglia si intreccia alle vicende storiche della Norvegia del 1300. La Undset mette a nudo i suoi personaggi, regalandoci pagine di profonda introspezione, di conflitti interiori difficilmente sanabili cui fanno da sfondo paesaggi mozzafiato, inverni rigidi, primavere rigogliose con una scrittura fluida e coinvolgente.