...
Show More
“L’Inverno del Nostro Scontento”, pubblicato nel 1961 dal Premio Nobel per la Letteratura John Steinbeck [1902-1968], è un romanzo pessimista e amaro come la realtà di tutti i giorni: protagonista Ethan Hawley, sposato con l’amata Mary, ha due figli giovanissimi e lavora in un negozio di alimentari come semplice commesso; eppure è il discendente di una famiglia di facoltosi uomini di mare del posto andati in rovina, è stato un efficiente e coraggioso ufficiale durante la II Guerra Mondiale, è intelligente e perspicace ma la fortuna sembra avergli girato le spalle.
Ad un tratto però la ruota della fortuna sembra girare e ottime possibilità appaiono all’orizzonte della sua vita facendogli intravvedere un futuro più radioso, più fortunato, più consono alle sue abilità personali ed Ethan sembra saper piroettare tra le varie opportunità di cambiare vita, innalzarsi, ergersi davanti a chi finora l’ha visto come un perdente. Ma sarà davvero così?
Come ho detto inizialmente un romanzo tanto pessimista quanto bello e ben scritto: Steinbeck scava nell’animo umano, mette a nudo le paure, i sogni, le bassezze, l’amore, l’odio, ogni sentimento che alberga nel cuore e nell’anima dei suoi personaggi e ambienta tutto questo nella realtà quotidiana del sogno americano dell’America del secondo dopoguerra.
Ad un tratto però la ruota della fortuna sembra girare e ottime possibilità appaiono all’orizzonte della sua vita facendogli intravvedere un futuro più radioso, più fortunato, più consono alle sue abilità personali ed Ethan sembra saper piroettare tra le varie opportunità di cambiare vita, innalzarsi, ergersi davanti a chi finora l’ha visto come un perdente. Ma sarà davvero così?
Come ho detto inizialmente un romanzo tanto pessimista quanto bello e ben scritto: Steinbeck scava nell’animo umano, mette a nudo le paure, i sogni, le bassezze, l’amore, l’odio, ogni sentimento che alberga nel cuore e nell’anima dei suoi personaggi e ambienta tutto questo nella realtà quotidiana del sogno americano dell’America del secondo dopoguerra.