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almeno 4 stelle andrebbero a Defoe, qui non tanto romanziere ma comunque ottimo narratore capace di trasformare resoconti di processi e racconti di testimoni oculari rielaborandole in maniera assolutamente interessante, ma il voto ridotto si deve al fatto che nell'edizione italiana - che a quel che so (e qui bramerei di essere corretta) - curata da Mario Carpitella e pubblicata nel 1974 che, sebbene abbia quella che a me pare una buona traduzione, è mancante (per scelta dei curatori) di diverse vite di pirati e di alcune descrizioni in quanto secondo i curatori si sarebbe trattato di cose che non avrebbero interessato il lettore italiano (le descrizioni naturalistiche perché poco pertinenti la pirateria e alcune biografie in quanto simili a quelle di altri pirati).
Ora tra le biografie assenti figura anche quella di 'Calico' Jack Rackham (che viene nominato solamente per il suo legame con Anne Bonny e Mary Read) e - tra tutte le biografie espunte - quest'assenza è quella che mi ha disturbato di più in quanto fan della serie tv Black Sails (dove Jack è uno dei personaggi principali) e perché a questa figura si deve uno dei personaggi che hanno riportato in auge la figura del pirata negli anni 2000: Jack Sparrow. (niente io continuo a preferire il lasciare libera scelta al lettore di saltare le parti non di suo interesse al 'decidiamo noi cosa vi può interessare').
Ma torniamo al Defoe narratore, che tra le molteplici biografie 'reali' inserisce una biografia 'verosimile', lo stile è godibilissimo e non nasconde i giudizi estremamente severi che Defoe ha verso i pirati e le loro imprese, ma questi giudizi spesso sono posti con una ironia così fine che ci si ritrova a sorridere.
Inoltre è palese, leggendo quest'opera, quanto anche Larsson si sia ispirato alle vicende di questi pirati nel far raccontare al suo Long John Silver le sue avventure al Defoe personaggio.
Ora tra le biografie assenti figura anche quella di 'Calico' Jack Rackham (che viene nominato solamente per il suo legame con Anne Bonny e Mary Read) e - tra tutte le biografie espunte - quest'assenza è quella che mi ha disturbato di più in quanto fan della serie tv Black Sails (dove Jack è uno dei personaggi principali) e perché a questa figura si deve uno dei personaggi che hanno riportato in auge la figura del pirata negli anni 2000: Jack Sparrow. (niente io continuo a preferire il lasciare libera scelta al lettore di saltare le parti non di suo interesse al 'decidiamo noi cosa vi può interessare').
Ma torniamo al Defoe narratore, che tra le molteplici biografie 'reali' inserisce una biografia 'verosimile', lo stile è godibilissimo e non nasconde i giudizi estremamente severi che Defoe ha verso i pirati e le loro imprese, ma questi giudizi spesso sono posti con una ironia così fine che ci si ritrova a sorridere.
Inoltre è palese, leggendo quest'opera, quanto anche Larsson si sia ispirato alle vicende di questi pirati nel far raccontare al suo Long John Silver le sue avventure al Defoe personaggio.