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Quando ho preso in mano questo volume, sapevo già di trovarmi dinanzi a uno dei capisaldi della letteratura sci-fi humour. Solo leggendo il ciclo con i cinque romanzi della Guida Galattica per Autostoppisti, mi sono accorto di quanto invece sia molto più di un capolavoro.
Per quanto non mi abbia fatto ridere particolarmente, se non in qualche preciso punto, ho ritenuto geniali certi ragionamenti (interventi dell’autore veri e propri o citazioni della Guida) e sono fonte di spunti di riflessione anche alcuni scambi di battute fra personaggi.
Il ciclo della Guida Galattica per Autostoppisti non ha bisogno di molte parole per essere descritto e commentato, ma quelle poche parole che possono essere spese sono decisamente positive. In effetti, nel corso dei cinque libri, non solo Adams ha dimostrato di essere un eccellente narratore, ma ha dimostrato di avere una fantasia invidiabile visto il modo in cui ha ricollegato certi eventi che si ritrovavano in ogni libro e che sembravano di poco conto, salvo poi rivelarsi cruciali nello sviluppo della trama di tutto il ciclo. Inoltre Adams ha dimostrato un encomiabile cambiamento nello stile: se i primi tre libri sono molto più "umoristici", gli ultimi due romanzi del ciclo assumono spesso e volentieri caratteri più seriosi che, nonostante tutto, non stonano affatto con il complesso narrativo sapientemente creato.
L'unica pecca che qualcuno potrebbe riscontrare nel corso della lettura, molto spesso, è quella per cui certi passaggi potrebbero essere poco comprensibili a causa della materia trattata: i viaggi multidimensionali e nello spazio-tempo.
Si fa forse un po' fatica a seguire le vicende che prendono vita, nel passaggio da un capitolo all'altro, in luoghi e tempi differenti, ma senz'ombra di dubbio, tutto sarà lentamente più comprensibile mano a mano che il lettore si avvicinerà al gran finale a sorpresa.
Questi cinque libri rimangono comunque fenomenali nella loro critica dissacrante e mai prosaica e che abbraccia tematiche delicate (o ritenute tali) come la religione, la politica e anche certi comportamenti di noi esseri umani sperduti in questo GCG di Universo (Gran Casino Generale di Universo). È veramente un testo più che consigliato, che con leggerezza e sarcasmo pungente riesce a tutti gli effetti ad abbracciare “La Vita, l’Universo, tutto quanto” (cit.)
Per quanto non mi abbia fatto ridere particolarmente, se non in qualche preciso punto, ho ritenuto geniali certi ragionamenti (interventi dell’autore veri e propri o citazioni della Guida) e sono fonte di spunti di riflessione anche alcuni scambi di battute fra personaggi.
Il ciclo della Guida Galattica per Autostoppisti non ha bisogno di molte parole per essere descritto e commentato, ma quelle poche parole che possono essere spese sono decisamente positive. In effetti, nel corso dei cinque libri, non solo Adams ha dimostrato di essere un eccellente narratore, ma ha dimostrato di avere una fantasia invidiabile visto il modo in cui ha ricollegato certi eventi che si ritrovavano in ogni libro e che sembravano di poco conto, salvo poi rivelarsi cruciali nello sviluppo della trama di tutto il ciclo. Inoltre Adams ha dimostrato un encomiabile cambiamento nello stile: se i primi tre libri sono molto più "umoristici", gli ultimi due romanzi del ciclo assumono spesso e volentieri caratteri più seriosi che, nonostante tutto, non stonano affatto con il complesso narrativo sapientemente creato.
L'unica pecca che qualcuno potrebbe riscontrare nel corso della lettura, molto spesso, è quella per cui certi passaggi potrebbero essere poco comprensibili a causa della materia trattata: i viaggi multidimensionali e nello spazio-tempo.
Si fa forse un po' fatica a seguire le vicende che prendono vita, nel passaggio da un capitolo all'altro, in luoghi e tempi differenti, ma senz'ombra di dubbio, tutto sarà lentamente più comprensibile mano a mano che il lettore si avvicinerà al gran finale a sorpresa.
Questi cinque libri rimangono comunque fenomenali nella loro critica dissacrante e mai prosaica e che abbraccia tematiche delicate (o ritenute tali) come la religione, la politica e anche certi comportamenti di noi esseri umani sperduti in questo GCG di Universo (Gran Casino Generale di Universo). È veramente un testo più che consigliato, che con leggerezza e sarcasmo pungente riesce a tutti gli effetti ad abbracciare “La Vita, l’Universo, tutto quanto” (cit.)