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Lavoro molto preciso e dettagliato MA con diverse falle. Di seguito quelle principali, secondo il mio parere:
1. La narrazione strettamente cronologica tagliuzza tutti gli avvenimenti in pezzettini, e rende difficile seguire un certo argomento nella sua totalità. Alcuni esempi sono la battaglia di Stalingrado, lo sbarco e la campagna di Normandia etc etc: tutti spalmati su diverse pagine, anche distanti tra loro.
2. Altro punto negativo di una tale narrazione è che, al di là delle date e dell'andamento generale durante gli anni, il tutto sembra sempre "tutto uguale" una mera lista di episodi, nomi posti etc, e questo per quasi 1000pagine
3. L'autore è chiaramente inglese e l obiettività non è il suo forte: giusto citare ed esaltare la resistenza e le vittorie inglesi, ma il resto (al di là di qualche citazione per i russi) non viene fatto per tutti gli altri contendenti. Non so quante volte si legga l esaltazione dei decifratori di Bletchley. Ok, bravi..ma anche meno
4. La parte dedicata all'Italia è praticamente nulla (se non sulle sconfitte/affondamenti grazie agli alleati). Ok che non è stato un Paese determinante, ma è stato comunque la seconda forza dell'Asse, terza dopo l aggiunta del Giappone
Mi sarò dimenticato di sicuro qualcosa. Riassumendo: il tema mi appassiona e ho letto diversi libri al riguardo, ma questo è stato tremendamente difficile da completare rimanendo in giro come lettura aperta per diversi mesi. Una volta terminato non mi sembra di aver ricevuto un "qualcosa in più" che invece capita con altri libri. Letto una volta, non penso lo rileggerò.
1. La narrazione strettamente cronologica tagliuzza tutti gli avvenimenti in pezzettini, e rende difficile seguire un certo argomento nella sua totalità. Alcuni esempi sono la battaglia di Stalingrado, lo sbarco e la campagna di Normandia etc etc: tutti spalmati su diverse pagine, anche distanti tra loro.
2. Altro punto negativo di una tale narrazione è che, al di là delle date e dell'andamento generale durante gli anni, il tutto sembra sempre "tutto uguale" una mera lista di episodi, nomi posti etc, e questo per quasi 1000pagine
3. L'autore è chiaramente inglese e l obiettività non è il suo forte: giusto citare ed esaltare la resistenza e le vittorie inglesi, ma il resto (al di là di qualche citazione per i russi) non viene fatto per tutti gli altri contendenti. Non so quante volte si legga l esaltazione dei decifratori di Bletchley. Ok, bravi..ma anche meno
4. La parte dedicata all'Italia è praticamente nulla (se non sulle sconfitte/affondamenti grazie agli alleati). Ok che non è stato un Paese determinante, ma è stato comunque la seconda forza dell'Asse, terza dopo l aggiunta del Giappone
Mi sarò dimenticato di sicuro qualcosa. Riassumendo: il tema mi appassiona e ho letto diversi libri al riguardo, ma questo è stato tremendamente difficile da completare rimanendo in giro come lettura aperta per diversi mesi. Una volta terminato non mi sembra di aver ricevuto un "qualcosa in più" che invece capita con altri libri. Letto una volta, non penso lo rileggerò.