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Il libro: un piccolo saggio in difesa della letteratura fantasy e la sua dignità, non solo come 'cibo' per l'infanzia, diviso in: On fairy stories, sull'opinione di Tolkien sul tema, Mythopoeia, sull'amore dei miti, il racconto "Leaf by Niggle", sulla vita, e il poema drammatico "Beorhtnoth".
vi's PoV: Amo Tolkien, amo la sua scrittura e visione. In questo piccolo saggio, di cui ho apprezzato in particolare la parte "On Fairy Stories", dove viene articolata una lucida e intelligente difesa al genere fantasy in senso lato, mi sono lasciata trasportare dalle parole dell'autore e fatta toccare nel profondo dal racconto "Leaf by Niggle", su cui poco mi espongo, ma che nella sua semplicità mi ha lasciato un sapore agrodolce in gola, emozionandomi. Siamo minuscoli in fondo nel mondo e ancor più nella storia. Lasciare il segno è difficile e non per forza essenziale.
Ho dato 4 stelle e non 5 perché ammetto di non essere riuscita ad apprezzare in toto Beorhtnoth, forse perché l'inglese leggermente troppo letterato mi è risultato difficile da masticare, ma per il resto questo è un piccolo grande libro da avere nei propri scaffali.
Bella anche la sempre attenta prefazione del figlio Christopher, a cui dobbiamo sempre esser grati.
vi's PoV: Amo Tolkien, amo la sua scrittura e visione. In questo piccolo saggio, di cui ho apprezzato in particolare la parte "On Fairy Stories", dove viene articolata una lucida e intelligente difesa al genere fantasy in senso lato, mi sono lasciata trasportare dalle parole dell'autore e fatta toccare nel profondo dal racconto "Leaf by Niggle", su cui poco mi espongo, ma che nella sua semplicità mi ha lasciato un sapore agrodolce in gola, emozionandomi. Siamo minuscoli in fondo nel mondo e ancor più nella storia. Lasciare il segno è difficile e non per forza essenziale.
Ho dato 4 stelle e non 5 perché ammetto di non essere riuscita ad apprezzare in toto Beorhtnoth, forse perché l'inglese leggermente troppo letterato mi è risultato difficile da masticare, ma per il resto questo è un piccolo grande libro da avere nei propri scaffali.
Bella anche la sempre attenta prefazione del figlio Christopher, a cui dobbiamo sempre esser grati.