"Današnji znanstvenici misle duboko, a ne jasno. Potrebno je imati zdravu pamet da se misli jasno, ali moguće je misliti duboko i biti posve lud." (N. Tesla, 1934.)
The hype seems justified (and he seems to be a bit of a braggart).
He had and honed a marvelous (near perfect) visionary imagination in his childhood and was utterly riveted by experimenting with electrical machinery.
While he's famous for AC power and the Tesla coil, it seems he was aiming to support an overall technological overhaul of the world that would deliver us to peace (for that shall not come so long as there is scarcity, distance, etc.)
He was envisioning "the establishment of a 'World-System' of musical distribution, etc." And, yeah, transmission of power and signals is needed for this. We're still working on this, to be honest. Now it's more of a socioeconomic problem than a technical problem, however?
He also initiated work on teleautomatics (aka remote controlled robots), foreseeing the revolution when they become intelligent on their own right. Of course, he believed humans to be automatons, too, holding with ample observation this becomes readily apparent.
It's pretty short, so I recommend it in general :- )
Non voglio togliere nulla al genio di questo scienziato eccentrico e controverso e all'importanza delle sue invenzioni. Però la lettura di questa breve autobiografia non me lo ha reso simpatico. Parecchi aneddoti della giovinezza mi sembrano francamente inverosimili e forse derivano dai problemi nervosi che notoriamente affliggevano Tesla. Riguardo alla fionda vi voglio raccontare una delle mie imprese con questo antico strumento di guerra che lascerà di stucco il lettore. Mentre camminavo con mio zio lungo il fiume, ne approfittavo per esercitare la mia mira. Il sole stava tramontando, le trote erano allegre e di tanto in tanto saltavano fuori dall’acqua, con la loro sagoma scintillante che si stagliava perfettamente contro una parete di roccia lì vicino. In queste condizioni favorevoli qualsiasi monello sarebbe stato capace di colpire al volo un pesce. Tuttavia mi impegnai in un’impresa ancora più difficile e anticipai a mio zio, nei più piccoli dettagli, ciò che avevo intenzione di fare. Avrei preso un pesce al volo con un sasso, che lo avrebbe scagliato contro la roccia con il risultato di tagliarlo in due parti. Neanche il tempo di finire di dichiararlo che già era stato fatto. Mio zio mi guardò terrorizzato ed esclamò quasi fuori di sé «Vade retro, Satana!», e gli ci volle qualche giorno prima di ricominciare a parlarmi. Ho riscontrato una mancanza di umiltà che mal si addice a un scienziato di rango, soprattutto nell'autocompiacimento con cui egli descrive, senza ostentare alcuna ombra di dubbio, alcune invenzioni che avrebbero, secondo lui, indirizzato il destino dell'umanità tutta. In particolare, il "Sistema mondiale di trasmissione dell'energia senza fili", in cui lui credeva fermamente (occupa una parte considerevole dell'autobiografia), che avrebbe reso possibile ottenere risultati straordinari, come ad esempio la localizzazione di un qualsiasi sottomarino nemico in ogni parte del mondoo le macchine volanti che si autoalimenteranno e voleranno intorno al mondo senza doversi mai fermare. Una lettura interessante, comunque, anche se alcune poche pagine si dilungano in particolari tecnici difficilmente comprensibili per i non addetti. Traduzione in qualche punto discutibile: Sebbene sapevo che forze elettromotrici più elevate si potevano ottenere con apparati di dimensioni molto più grandi, il mio istinto mi diceva che lo stesso obiettivo potesse essere raggiunto progettando in modo opportuno un trasmettitore proporzionalmente più piccolo e compatto.