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Questo è stato il mio primo approccio con Didion, della quale ho sempre sentito lodare la prosa e la capacità narrativa.
Sicuramente l'errore di partenza è stato mio, Miami è tutto tranne che narrativa.
Un'indagine approfondita e dettagliata della società e della politica di Miami (e, di riflesso, degli Stati Uniti) tra gli anni '60 e '80 con un focus particolare sulla comunità cubana e sulle questioni sudamericane.
Ho trovato il volume davvero interessante a livello contenutistico. Mi è mancata, però, la scintilla. Quel qualcosa in più che mi fa dire "si, questo reportage, quest'inchiesta è scritta da una penna incredibile". E' come se Didion fosse nascosta dietro le righe del reportage e non ne uscisse mai. Mi è mancata l'autorialità del volume. Insomma, fatico a pensare a questo come ad un libro rappresentativo di Didion autrice.
Riproverò con altri titoli della scrittrice.
Sicuramente l'errore di partenza è stato mio, Miami è tutto tranne che narrativa.
Un'indagine approfondita e dettagliata della società e della politica di Miami (e, di riflesso, degli Stati Uniti) tra gli anni '60 e '80 con un focus particolare sulla comunità cubana e sulle questioni sudamericane.
Ho trovato il volume davvero interessante a livello contenutistico. Mi è mancata, però, la scintilla. Quel qualcosa in più che mi fa dire "si, questo reportage, quest'inchiesta è scritta da una penna incredibile". E' come se Didion fosse nascosta dietro le righe del reportage e non ne uscisse mai. Mi è mancata l'autorialità del volume. Insomma, fatico a pensare a questo come ad un libro rappresentativo di Didion autrice.
Riproverò con altri titoli della scrittrice.