...
Show More
Non è stata una lettura semplice, DeLillo nei suoi romanzi parla di tante cose, tocca molti argomenti e spesso le sue opere non hanno un finale concreto (cosa che trovo comunque di importanza secondaria).
Per i miei gusti però Mao II è forse un po’ troppo frammentario, le vite dei 5 personaggi le ho trovate legate da un filo troppo sottile.
Sul significato del titolo Mao II (opera di Wharol in copertina), DeLillo rispose così «Warhol è una figura che in qualche modo si distacca dalla storia, galleggia sulla superficie delle cose, diventa icona, immagine “sacra”, come Elvis Presley e Mao Tse Tung. Il titolo del mio libro Mao II vuol dire questo. Siamo fuori dalla storia e dentro la ripetizione, la fotografia, la reiterazione di massa, l’obliterazione delle distinzioni, di ogni differenza». una descrizione che dà un’idea del romanzo stesso.
Ci circondano da ogni parte, a migliaia, i genitori, spaventati della nostra intensità. É questo che li spaventa. Noi crediamo davvero. Ci educano a credere, ma quando gli mostriamo la vera fede chiamano lo psichiatra e la polizia. Noi sappiamo chi è Dio, questo ci rende pazzi di fronte al mondo.
C’è un curioso nodo che lega romanzieri e terroristi. In Occidente noi scrittori diventiamo effigi famose mentre i nostri libri perdono il potere di formare e di influenzare. Anni fa credevo ancora che fosse possibile per un romanziere alterare la vita interiore della cultura. Adesso si sono impadroniti di quel territorio i fabbricanti di bombe e i terroristi. Ormai fanno delle vere e proprie incursioni nella coscienza umana. Era quanto solevano fare gli scrittori prima di essere mercificati. Stiamo cedendo il passo al terrore, ai notiziari del terrore, a registratori e telecamere, alle radio, alle bombe nascoste nelle radio. Le notizie dei disastri sono l’unica narrativa di cui la gente ha bisogno. Più sono cupe le notizie, più è grandiosa la narrativa.
Sappiamo tutti che la cosa che temiamo in segreto non è affatto un segreto ma quella cosa eterna e palese che predice il proprio ripresentarsi.
Se muori per un popolo e per una nazione la tua morte è massiccia e intensa. Se muori per gli oppressori, se muori lavorando per gli sfruttatori e i manipolatori, se muori egoista e vuoto voli via come una piuma del più piccolo degli uccelli.
Per i miei gusti però Mao II è forse un po’ troppo frammentario, le vite dei 5 personaggi le ho trovate legate da un filo troppo sottile.
Sul significato del titolo Mao II (opera di Wharol in copertina), DeLillo rispose così «Warhol è una figura che in qualche modo si distacca dalla storia, galleggia sulla superficie delle cose, diventa icona, immagine “sacra”, come Elvis Presley e Mao Tse Tung. Il titolo del mio libro Mao II vuol dire questo. Siamo fuori dalla storia e dentro la ripetizione, la fotografia, la reiterazione di massa, l’obliterazione delle distinzioni, di ogni differenza». una descrizione che dà un’idea del romanzo stesso.
Ci circondano da ogni parte, a migliaia, i genitori, spaventati della nostra intensità. É questo che li spaventa. Noi crediamo davvero. Ci educano a credere, ma quando gli mostriamo la vera fede chiamano lo psichiatra e la polizia. Noi sappiamo chi è Dio, questo ci rende pazzi di fronte al mondo.
C’è un curioso nodo che lega romanzieri e terroristi. In Occidente noi scrittori diventiamo effigi famose mentre i nostri libri perdono il potere di formare e di influenzare. Anni fa credevo ancora che fosse possibile per un romanziere alterare la vita interiore della cultura. Adesso si sono impadroniti di quel territorio i fabbricanti di bombe e i terroristi. Ormai fanno delle vere e proprie incursioni nella coscienza umana. Era quanto solevano fare gli scrittori prima di essere mercificati. Stiamo cedendo il passo al terrore, ai notiziari del terrore, a registratori e telecamere, alle radio, alle bombe nascoste nelle radio. Le notizie dei disastri sono l’unica narrativa di cui la gente ha bisogno. Più sono cupe le notizie, più è grandiosa la narrativa.
Sappiamo tutti che la cosa che temiamo in segreto non è affatto un segreto ma quella cosa eterna e palese che predice il proprio ripresentarsi.
Se muori per un popolo e per una nazione la tua morte è massiccia e intensa. Se muori per gli oppressori, se muori lavorando per gli sfruttatori e i manipolatori, se muori egoista e vuoto voli via come una piuma del più piccolo degli uccelli.