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BASTA CON LA GUERRA
Rendo pubbliche le mie opinioni, come consapevole atto di sfida alle autorità militari, perché penso che la guerra venga volontariamente prolungata da coloro che avrebbero il potere di porvi fine. Sono un soldato, e credo di parlare a nome dei soldati. Ritengo che questa guerra, cominciata come guerra di difesa e liberazione, si sia trasformata in guerra di aggressione e conquista. Credo che i propositi per i quali io e i miei commilitoni ci siamo arruolati avrebbero dovuto essere espressi con chiarezza, in modo che divenisse impossibile modificarli, e credo che, se ciò fosse stato fatto, gli obiettivi da noi perseguiti apparirebbero ora raggiungibili per via diplomatica. Ho visto e patito sulla mia pelle le sofferenze delle truppe, e non posso più rendermi complice di chi prolunga questi patimenti per fini che ritengo malvagi e ingiusti. Intendo protestare non contro la condotta della guerra, ma contro le ipocrisie e gli errori politici che stanno provocando il sacrificio di tanti uomini. In nome di chi sta soffrendo, protesto contro il raggiro perpetrato a suo danno, e spero di poter contribuire a infrangere il compiaciuto cinismo con cui quasi chiunque sia rimasto a casa assite al perdurare di tormenti che non tocca a lui patire; costoro del resto non hanno immaginazione sufficiente a comprenderli.
Siegfried Sassoon
luglio 1917
GUERRA MAI PIU'
Rendo pubbliche le mie opinioni, come consapevole atto di sfida alle autorità militari, perché penso che la guerra venga volontariamente prolungata da coloro che avrebbero il potere di porvi fine. Sono un soldato, e credo di parlare a nome dei soldati. Ritengo che questa guerra, cominciata come guerra di difesa e liberazione, si sia trasformata in guerra di aggressione e conquista. Credo che i propositi per i quali io e i miei commilitoni ci siamo arruolati avrebbero dovuto essere espressi con chiarezza, in modo che divenisse impossibile modificarli, e credo che, se ciò fosse stato fatto, gli obiettivi da noi perseguiti apparirebbero ora raggiungibili per via diplomatica. Ho visto e patito sulla mia pelle le sofferenze delle truppe, e non posso più rendermi complice di chi prolunga questi patimenti per fini che ritengo malvagi e ingiusti. Intendo protestare non contro la condotta della guerra, ma contro le ipocrisie e gli errori politici che stanno provocando il sacrificio di tanti uomini. In nome di chi sta soffrendo, protesto contro il raggiro perpetrato a suo danno, e spero di poter contribuire a infrangere il compiaciuto cinismo con cui quasi chiunque sia rimasto a casa assite al perdurare di tormenti che non tocca a lui patire; costoro del resto non hanno immaginazione sufficiente a comprenderli.
Siegfried Sassoon
luglio 1917
GUERRA MAI PIU'