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March 26,2025
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Vita interiore di un apostolo
L'incontro con questo libro è stato eccellente, perchè è scritto in modo brillante e il protagonista è un critico d'arte inglese: l'arte mi affascina e il Regno Unito anche, per quello che ho visto.
Procedendo nella lettura, l'ho trovato un po' incredibile: il protagonista è uno studente di Cambridge, colto, indeciso se dedicarsi alla matematica o all'arte, sceglie l'arte. Affascinante, imparentato con la regina madre, frequenta clubs esclusivi e la società degli Apostoli, un ristretto gruppo di studenti di Cambridge; ma non si prende troppo sul serio, conduce una vita bohemienne in una specie di comune. Predilige Poussin, pittore secentesco di Arcadie non del tutto inconsapevoli della loro transitorietà (Et in Arcadia ego, ricorda il teschio facendo capolino da sotto le frasche): come si fa a prediligere Poussin, mi chiedo, con tutti i pittori che hanno dipinto negli ultimi 900 anni. All'inizio della seconda guerra mondiale, mancandogli di pepe la vita, diventa una spia sovietica: per avere qualcosa di interessante da dire, prende parte al progetto Enigma di decriptazione dei messaggi nazisti in codice. Taccio per non spoilerare della vita relazionale e sentimentale. La vita gli dà qualche dispiacere e l'affoga nel gin, preferibilmente.
Insomma, mi pareva il tutto un po' troppo inverosimile, per quanto scritto benissimo, con tutti i chiaroscuri che ci si aspetta da un critico d'arte e da un celebre scrittore come Banville. Inoltre, da un inglese elegante che torna inorridito da un viaggio in Russia, ci si chiede perchè mai dovrebbe fare la spia sovietica.
Dopo aver chiuso il libro, ho letto la quarta di copertina e ho appreso che il protagonista Victor è quasi esattamente Anthony Blunt, protagonista di uno dei più grandi scandali del dopoguerra: critico d'arte che aveva catalogato la collezione privata di Elisabetta II, imparentato con la famiglia reale, spia sovietica e tutto il resto. Alla mia domanda risponde brillantemente Wikipedia: quel gruppo di giovani intellettuali, gli Apostoli, riteneva la politica imperialista e conservatrice del Regno Unito responsabile della povertà della classe operaia e della strage di giovani della prima guerra mondiale (the flower of England face down in the mud) e aveva provato a rimediare, diventando filo-sovietico.
Non temete lo spoiler, tanto la qualità del libro trascende decisamente la quarta di copertina: è una specie di memoir della spia dopo essere stata scoperta, nella quale ripensa alla sua vita, quando volge al termine, facendo i conti in particolare con le persone care che aveva trascurato, perso nel suo egocentrismo – ma non ho ucciso nessuno, almeno, non con le mie mani -.
March 26,2025
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Доста скучна книга. Нещо средно между учебник по История на изкуството и документалистика.
В “ Търсенето на Немо” има повече интрига и екшън.
Разбива представата за шпионажът и го представя като доста скучно предаване на клюки.
March 26,2025
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(Another fabulous novel — I am fast becoming a huge admirer of Banville. If you want a laugh, look up his Wikipedia entry…, sly bastard!)

Review: this is a fascinating, almost perfectly constructed novel of the inner life of a lightly fictionalized Anthony Blunt. Impressive in all aspects. This, and the Sea, are among the best books I have read in the past year or two — if not more.

Banville has a fierce and sardonic eye, and his portrait of Blunt (written in the unreliable first person) becomes increasingly complex and disturbing as the novel proceeds. His deep knowledge of art and history are perfectly suited to his topic.

Highly, highly recommended!
March 26,2025
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This is a terrific reimagining of the life of Anthony Blunt, but although many of the historical events are shared, much of Victor Maskell's life and character is clearly fictional. I found it a bit difficult to get started, but once Maskell's mixture of stylish erudition, humour and ruthlessness became familiar, I found it enjoyable and entertaining - one of Banville's best creations.
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