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Guida galattica per gli autostoppisti è un ciclo di romanzi stravaganti e imprevedibili, in cui i fili seguiti dai personaggi sembrano assolutamente lasciati in balia del caso, così come in balia del caso sono gli incontri tra loro e dunque l'avanzamento della trama.
Lo premetto subito: alla lunga, all'ennesimo incontro totalmente fortuito con un personaggio di cui si era parlato a inizio libro, questo escamotage smette di divertire. Tuttavia, bisogna ammetterlo: Douglas Adams è stato bravo nel tener presente molto di ciò che aveva scritto in precedenza, creando una narrazione tutto sommato dotata di senso.
La vicenda incomincia quando la Terra viene demolita per lasciar spazio a un'autostrada spaziale e l'inglese Arthur Dent è così costretto a fuggire insieme all'alieno Ford Prefect, proveniente da Betelgeuse e redattore di una guida della galassia dedicata agli autostoppisti. Da allora, è un susseguirsi di peripezie a spasso per spazio, tempo e universi.
Passiamo ai punti a favore: l'umorismo inglese di Adams è splendido e in alcuni punti si ride di gusto. I personaggi sono memorabili (la mia preferita è Fenchurch, purtroppo non presente in tutti i romanzi, ma anche Ford Prefect, il robot Marvin e Arthur Dent non sono affatto male). Insomma, tutto sommato la lettura viaggia rapida e colpisce positivamente.
Consigliato a chi apprezza un certo umorismo demenziale; per quanto mi riguarda, è un libro da tre stelle su cinque. Romanzo preferito: Addio, e grazie per tutto il pesce.
Buona lettura e ricordate: NIENTE PANICO.
Lo premetto subito: alla lunga, all'ennesimo incontro totalmente fortuito con un personaggio di cui si era parlato a inizio libro, questo escamotage smette di divertire. Tuttavia, bisogna ammetterlo: Douglas Adams è stato bravo nel tener presente molto di ciò che aveva scritto in precedenza, creando una narrazione tutto sommato dotata di senso.
La vicenda incomincia quando la Terra viene demolita per lasciar spazio a un'autostrada spaziale e l'inglese Arthur Dent è così costretto a fuggire insieme all'alieno Ford Prefect, proveniente da Betelgeuse e redattore di una guida della galassia dedicata agli autostoppisti. Da allora, è un susseguirsi di peripezie a spasso per spazio, tempo e universi.
Passiamo ai punti a favore: l'umorismo inglese di Adams è splendido e in alcuni punti si ride di gusto. I personaggi sono memorabili (la mia preferita è Fenchurch, purtroppo non presente in tutti i romanzi, ma anche Ford Prefect, il robot Marvin e Arthur Dent non sono affatto male). Insomma, tutto sommato la lettura viaggia rapida e colpisce positivamente.
Consigliato a chi apprezza un certo umorismo demenziale; per quanto mi riguarda, è un libro da tre stelle su cinque. Romanzo preferito: Addio, e grazie per tutto il pesce.
Buona lettura e ricordate: NIENTE PANICO.